Al via domenica 3 luglio a Balti, in Moldavia, il progetto
sociale “Punto di contatto”, dedicato
ai minori dai 6 ai 16 anni, promosso dalla
Fondazione Alleanza del RnS Onlus. Per due settimane (3-10 luglio, 11-17
luglio) due équipe – selezionate a seguito della formazione di Loreto (AN) – si
alterneranno nella cittadina moldava, in collaborazione con la parrocchia di
Balti di p. Jacek. Il Progetto ha già
avuto una prima edizione nel 2015.
Cos’è “Punto di contatto”?
È il Progetto sociale di un
Centro estivo socio-educativo per minori, promosso dalla Fondazione Alleanza
del RnS Onlus, rivolto ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 16 anni.
Tale Progetto si innesta nella più ampia missione nella
Repubblica Moldava che il Rinnovamento nello Spirito Santo anima dal 2002 in
collaborazione con la diocesi di Chisinau.
Per due settimane due équipe di volontari, tra cui educatori
professionali e insegnanti, guideranno circa 80 bambini e
ragazzi dai 6 ai 16 anni provenienti dalle varie zone della
città e dei dintorni, in un vero percorso di crescita umana che ha come
tema centrale le opere di misericordia corporale: divisi in fasce di
età, attraverso strumenti diversificati quali il gioco e l’attività
motoria, il sostegno scolastico, la lettura, i laboratori espressivi e
teatrali, laboratori creativi, in un ambiente ad alta densità educativa
qual è quello della parrocchia, sarà loro offerta la meravigliosa opportunità
di stare insieme ai coetanei e vivere forti esperienze di amicizia, fraternità,
solidarietà, gratuità. L’iscrizione e la partecipazione al Centro sono libere e
gratuite. Sono previsti anche piccoli corsi di italiano per i bambini
moldavi.
L’iniziativa nasce in
collaborazione e su sollecitazione della parrocchia di Balti che, già nel 2014,
ha visto una prima esperienza replicata poi nel 2015. Questa iniziativa vede crescere
le adesioni dei ragazzi di anno in anno: nel 2015 i partecipanti erano 40,
quest’anno sono già 80.
“Punto di contatto” si pone come piccolo segno di solidarietà
e aiuto in una zona povera e difficile, provando a contrastare in maniera
attiva la povertà educativa e il vuoto relazionale particolarmente diffusi in Moldavia. Il
Progetto vuole crescere di anno in anno e arrivare a coinvolgere, attraverso i
bambini, anche i loro genitori e le famiglie, attraverso attività loro
dedicate.
Un piccolo gesto per “generare speranza” partendo dai più
piccoli, dagli ultimi.