La grazia divina conosce un
solo tempo, il Kairos. Si tratta dell'irruzione di Dio nelle cose e nello
spazio dell'uomo. Dio, attraverso lo Spirito, questa mattina ha visitato gli
ambiti in cui l'uomo vive. Ha rivisitato il suo cuore, donandogli consolazione
e guarigione, suscitando in tal modo uno spirito di gratitudine per le grazie
ricevute in questi giorni. Le parole del Salmista si sono trasformate in occasione
di lode e di acclamazione <> Sl 109 (108), 30-31
La commozione del Dio d'amore
si e' resa comprensibile attraverso la Profezia di Ezechiele, che in modo
sempre nuovo ed originale interviene a vantaggio di tutti gli uomini, anche
verso coloro, che solo in questo istante sono disponibili ad accogliere il suo
amore <> (47,8-12). Il
progetto di salvezza passa attraverso nuovi inizi e rinnovate scelte da parte
dell'uomo nei confronti del proprio Dio, Padre e fonte di ogni salvezza. E,
poiché, probabilmente, qualcuno
ancora non si sente incluso in questo piano di amicizia e di misericordia, Gesù si offre come il sommo medico e si propone come “cardiologo”, pronto a operare una nuova
creazione, confermando l'opera del Padre, per mezzo dello Spirito : <> (Ez
11,19-20). La gratitudine si e' trasformata in ammirazione, in acclamazione, in
lode e in giubilo per il nuovo volto ritrovato e per il cuore nuovo ricevuto
tutto rinnovato nell'amore che si fa grazia.
Carmela Romano
(25.04.2016)