Enrico e Mélanie, una giovane coppia di sposi di un gruppo RnS di Treviso, genitori di tre bambine, raccontano la loro esperienza di affidamento a Dio in una difficile situazione di fallimento lavorativo. Mai la fede li ha abbandonati, mai la Provvidenza ha fatto mancare loro il necessario. «Nel 2012 - racconta Enrico - la mia attività commerciale, a causa della crisi economica, si trovava in un profondo stato di indebitamento. Per far fronte alla drammatica situazione che si preannunciava, io e mia moglie abbiamo deciso di affidare tutto nelle mani del Signore, in chiesa, davanti al Tabernacolo. Da quel momento la situazione ha cominciato a peggiorare in modo irreversibile». Ma più ciò accadeva, più la fede dei due coniugi aumentava. «Come àncora di salvezza - raccontano - avevamo solo una parola che il Signore ci donava quasi quotidianamente: "Non affannatevi dunque dicendo: che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Il Padre vostro celeste sa che ne avete bisogno" (cf Mt 6, 31-32)».
Nei lunghi e dolorosi mesi di prova i due sposi hanno continuato a ringraziare Dio ogni giorno, nella Messa, facendo una scoperta meravigliosa: nonostante tutto lo amavano, si fidavano di lui e desideravano che fosse fatta la sua volontà. Enrico e Mèlanie hanno vissuto molto tempo senza stipendio, ma la Provvidenza non ha fatto mai mancare loro il necessario. «Oggi - concludono - i nostri problemi non si sono risolti del tutto ma, con il cuore pieno di gioia e di fiducia, ringraziamo Dio per questa croce che ci ha ottenuto la fede e la consapevolezza che la preghiera degli sposi ottiene. Nulla è impossibile a Dio!».
Lucia Romiti
(24.04.2016)