«Tutto è iniziato nel 2009 quando, dopo una vita
di sregolatezza, ho incontrato Claudia. Mentre aspettavamo nostra figlia Giada
abbiamo scoperto che Claudia aveva una brutta malattia. Come capita a tanti
cristiani che si ricordano di Dio solo in queste circostanze, abbiamo
cominciato a pregare e a chiedere che tutto andasse bene, che
Claudia potesse guarire e che la nostra bimba nascesse senza problemi». Fabrizio,
dal palco di Rimini, racconta la sua storia di rabbia, sofferenza e
riconciliazione con Dio; la chemioterapia di Claudia, che lo lascia il 27
maggio 2015 tra atroci sofferenze, a due anni dalla nascita di Giada. «Mi sono
ritrovato da solo - racconta - con una bambina di 2 anni, e ho dichiarato
guerra a Dio perché secondo me Claudia era morta a causa sua. Oggi invece posso dire che
nessun padre desidera o infligge la morte al proprio figlio».
L'8 dicembre Fabrizio partecipa alla Conferenza animatori
del RnS, conoscendo per la prima volta il Rinnovamento. Durante la Messa,
mentre sullo schermo scorrono le immagini del Crocifisso e della Madonna, il
suo sguardo cade su una giovane mamma che sta allattando il figlio. Nel
silenzio Fabrizio grida a Dio e alla Madonna la sua rabbia e il suo dolore: «Perché
Claudia non aveva avuto la gioia di crescere sua figlia? Se esistete davvero
dovete dimostrarmelo adesso!». In quel momento il suo sguardo pieno di
rabbia incontra quello misericordioso e pietoso della mamma che, seduta a
terra, stava allattando, e in lui nasce improvvisamente la certezza
dell'esistenza di Dio: «I miei occhi si sono aperti con stupore e incredulità,
ho fatto un gran sospiro e in quel momento mi sono sentito come chi viene al
mondo per la prima volta. Dopo 16 anni ho sentito il bisogno di confessarmi e
di ricevere la comunione, e lo Spirito Santo mi ha mandato un angelo di nome
Laura che si prende cura di me e di Giada».
Lucia Romiti
(24.04.2016)