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“Una roccia vestita da prete” 
Memoria grata di don Dino Foglio
39a Convocazione nazionale RnS - Clicca per ingrandire...

Sono passati 10 anni dalla morte di uno dei Padri del RnS. Infatti don Dino Foglio, sacerdote bresciano, una “roccia vestita da prete”, come era stato definito da chi lo conosceva bene, a fine gennaio del 2006 saliva al Cielo e oggi, a conclusione della sessione mattutina, tutto il RnS lo ha voluto ricordare con filmati e testimonianze di chi è stato più vicino a lui nel ministero pastorale.

A don Guido Pietrogrande, consigliere spirituale nazionale del Rinnovamento, il compito di introdurre e coordinare questo tempo di memoria grata. A don Dino, infatti, don Guido deve molto per averlo introdotto alla esperienza del Rinnovamento in un periodo particolare della vita sacerdotale. «Mi manca come un padre manca a un figlio», ha detto nel suo intervento, ricordando che don Dino  era uno esigente, ma che dava fiducia e che ha saputo condurre il RnS all’approvazione dello Statuto da parte della CEI.

Don Fulvio Bresciani, sacerdote, è stata una delle tante vocazioni sacerdotali accompagnate da don Dino, che peraltro aveva proprio nell’ambito “vocazione” incarichi nazionali. «Ero un ragazzo lontano dalla Chiesa», ha testimoniato don Fulvio, ma don Dino ha avuto la capacità di tirarlo fuori da un atteggiamento di contestazione verso la Chiesa e di insegnargli ad amarla fino a diventare sacerdote.

Profondo conoscitore dell’uomo, amante appassionato della Chiesa, don Dino è riuscito a far accettare il RnS dalla Chiesa gerarchica, che all’inizio aveva delle perplessità sulla bontà dell’esperienza carismatica.

La prima segretaria di don Dino, Concetta Meneghini, nel suo intervento ha ringraziato il Signore per averlo conosciuto e ha raccontato delle prime esperienze nella segreteria di Brescia, ricordando che don Dino era un vulcano di iniziative. Infatti si occupava anche di organizzare pellegrinaggi e convegni e corsi di formazione a Lozio, dove centinaia di persone di tutte le età, soprattutto d’estate, partecipavano alle settimane di spiritualità. «Chi si ferma nella vita dello Spirito torna indietro» amava dire don Dino, e quindi neanche i problemi economici diventavano un ostacolo per la partecipazione dei giovani alle varie iniziative.

E al Gaver, altro luogo di spiritualità, di giovani ne sono arrivati tanti, fra cui Monica, oggi responsabile della Fraternità “Tenda di Dio”, formatasi a Brescia grazie a don Dino, in risposta a una precisa parola profetica. Un sacerdote santo che mi ha saputo accogliere, ha detto Monica: «Io che ero anoressica ho cominciato a mangiare non solo il cibo materiale, ma anche quello spirituale».

A Don Davide Maloberti è toccato concludere questa memoria grata presentando il libro da lui scritto e  pubblicato a fine gennaio dal titolo “Il grande allenatore”, che narra della vita e delle opere di don Dino, che sapeva armonizzare e far lavorare la squadra, facendo sentire unica e speciale ogni persona, come fa ogni bravo allenatore. E don Dino lo era.

Donato Sciannameo

(24.04.2016)