Luciana è nel Rinnovamento dal 1975 e dal
1999 serve il Signore nella Segreteria nazionale del Rinnovamento a Roma.
Dalla fine di marzo la sua famiglia vive un
momento difficile: a suo padre è stato diagnosticato un tumore incurabile al
cervello che secondo i medici gli avrebbe lasciato una o due settimane di vita.
Un dolore che si aggiunge alla già difficile
situazione derivante dalla cecità di sua mamma che chiaramente non riesce ad
accudire il papà. Luciana, per questo motivo, ha dovuto lasciare
momentaneamente la Segreteria nazionale e tornare nella sua casa di Bergamo,
dove insieme alle due sorelle e ai due fratelli assiste il papà nei suoi ultimi
giorni di vita.
In questa situazione anche la sua stessa
presenza alla Convocazione era improbabile e sebbene questo le causasse una
grande sofferenza, sarebbe stata disposta ad accettare la rinuncia. Ma le
previsioni dei medici non si sono rivelate esatte e pur essendo trascorse
quattro settimane il suo papà è ancora con loro. «Così, nella fede - racconta Luciana -, ho deciso di partire,
affidando mio padre a Gesù, per svolgere qui alla Convocazione il mio servizio.
Sono certa che papà è tra le sue mani amorevoli e che potrò ritornare in tempo
per salutarlo».
Luciana racconta di una situazione molto
difficile tra i suoi genitori e di come proprio negli ultimi giorni stiano
vivendo la vita matrimoniale come mai era accaduto prima. «Ho potuto vedere con
i miei occhi – continua Luciana - come, anche nelle situazioni più dolorose, la
grazia di Dio sovrabbonda e ci sorprende. La fedeltà al matrimonio e nel
matrimonio e il perdono dato e ricevuto, realizza grandi miracoli e guarisce
anche le ferite più profonde. Il perdono è contagioso: in questi giorni anche
tanti parenti lontani si sono riavvicinati».
Ciò che per molti anni è sembrato impossibile
si è realizzato in pochi giorni, il Signore ha ascoltato le preghiere della
mamma per la salvezza dell’anima del papà. «Per la mia famiglia è questo il
nostro Giubileo di Misericordia. Alleluia!».
Anna Pugliese
(23.04.2016)