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Signore dammi una famiglia santa 
La testimonianza di Roberta
39a Convocazione nazionale RnS - Clicca per ingrandire...

Ho pregato sempre il Signore di darmi una famiglia santa – racconta Roberta – e Lui ha messo sulla mia strada Gaetano. Un giovane avvocato tutto giacca, cravatta, happy hour e Sharm el Sheikh. Il Signore ha dovuto lavorare un po’, ma il suo cuore si è sciolto e in poco tempo ci siamo sposati. La nostra vita però, invece di decollare ha subito un crollo e non mi sono resa conto che la zavorra ero proprio io.

Avevo posto la carriera al primo posto, lasciavo spesso mio marito per andare all’estero. Facevo le corse per non mancare alla preghiera, ma per mio marito ero diventata irraggiungibile; lui desiderava avere un figlio ma io non potevo fermarmi!

Nel frattempo mi rendevo sempre più conto di quanto mi stesse facendo male vivere una doppia vita in un ambiente blasfemo e pronto a tutto, a qualsiasi sgambetto pur di andare avanti; sentivo che questa non era la mia natura. Dopo due aborti spontanei e sei mesi di indagini mediche, compresi che due mutazioni genetiche impedivano al mio sangue di circolare correttamente; anche se mi occupavo di miglioramento genetico non avevo alcuna intenzione di occuparmi della mia di genetica perché un’enorme tristezza mi aveva colpito e ho avuto bisogno di tempo e di aiuto per elaborare questo lutto perché un aborto è un lutto vero e proprio!

Al lavoro, nel frattempo, le cose si mettevano male, le porte si chiudevano ma non avevo la voglia né la forza per reagire. Non sapevo che anche questo era un progetto del Signore per me. A luglio frequentai la scuola per responsabili e diedi la mia disponibilità a candidarmi nel mio gruppo, tanto prevedevo di avere tempo a disposizione. Il Signore stava sconvolgendo la mia vita. A settembre 2014 partecipai al Pellegrinaggio da Scafati a Pompei (NA) nel giorno dedicato alla famiglia e piansi tanto di un pianto di gioia, la tristezza non c’era più, aveva lasciato spazio alla consapevolezza che il Signore è il re della mia vita e che se lo avessi lasciato agire avrebbe fatto grandi cose. Ad ottobre persi il lavoro e rimasi incinta!

Durante tutta la gravidanza strinsi i denti e mi sottoposi alle cure ma non volli assolutamente fare controlli per verificare la salute del mio bambino tanto lui era già un dono di Dio. A giugno scorso sono stata eletta con mio grande stupore coordinatrice del mio gruppo. Il 4 luglio è nato Pierpaolo, era piccolo e denutrito ma ben presto si è ripreso perché è forte come una roccia. A 4 mesi era con me e mio marito a Rimini alla Conferenza animatori e oggi, a 9 mesi, di nuovo a Rimini alla Convocazione nazionale.

Oggi aiuto mio marito nel suo nuovo studio legale, sono una moglie, una mamma e servo nel mio gruppo a tempo pieno. Tutti i giorni Lo ringrazio e Gli dico di indicarmi la via perché: “Quanto a me e la mia casa serviremo il Signore!”.

Sandro Gallo

(22.04.2016)