«Bentornati a Rimini! Grazie di essere qui! Ovviamente
il “Francesco di Rimini” non è il “Francesco di Roma” ma il Vescovo di Rimini è
in comunione con il Vescovo di Roma e spero di essere anch’io uno dei tanti
ponti con il Santo Padre…». È un saluto
che strappa subito un sorriso e un senso di accoglienza ai presenti, quello di
mons. Lambiasi, Vescovo della Diocesi che torna a ospitare il popolo del RnS
dopo due anni di assenza in occasione della Convocazione.
Mons. Lambiasi articola la sua parola di indirizzo
sul tema “Gesù volto della Misericordia del Padre” su tre punti: “l’evento”, il
“Credo” e la “Beatitudine di Gesù”.
«Dio toglie il velo», dice mons. Lambiasi
sviluppando il primo punto -, cioè Egli ci svela pienamente il suo volto
misericordioso attraverso suo Figlio, Gesù di Nazareth.
E se Dio si è rivelato nel suo Figlio unigenito
disceso sulla terra, il Vescovo di Rimini esorta a credere in un Dio-uomo,
fatto di carne e sangue, un Dio che non pretende riverenze ma che con umiltà e
lacrime si china e lava i piedi dell’uomo per purificarli dal peccato e dalla
morte. Un Dio non vendicativo ma sempre pronto ad abbracciare e perdonare. «Io
credo nel Dio della misericordia più generosa – ha continuato il Vescovo -, che
afferma la sua grandezza nel fare grandi i suoi figli…».
Infine, mons. Lambiasi, richiamando tra le
Beatitudini quella della misericordia, saluta l’assemblea con un augurio, un
auspicio e una speciale benedizione: «Beati quelli che perdonano per amore
dell’Altissimo, perché da lui saranno perdonati. Beati quelli che ripongono la
loro felicità nel far felici i miseri: i poveri, gli afflitti, i perseguitati.
Beati quelli per i quali c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Beati quelli
che credono nella Parola fedele del Dio che si ricorda sempre della sua
misericordia e la stende su quelli che lo temono e lo amano».
Daniela Di Domenico
(22.04.2016)