Dopo le parole di benvenuto rivolte all'assemblea dal
Presidente del RnS, Salvatore Martinez, si invoca lo Spirito Santo su Mario Landi. Al Coordinatore
nazionale spetta il compito di introdurre e presentare il senso, la visione, i
contenuti del programma della XXXIX Convocazione nazionale. Ricordando la
parola biblica ricevuta dal Comitato nazionale alla vigilia dell'incontro,
tratta dal profeta Sofonia (cf 2, 6-7), Mario Landi ne delinea con commozione
la pertinenza: «La costa del mare diventerà pascolo; prati per i pastori,
recinti per le greggi; la costa del mare apparterrà al resto della casa di
Giuda. In quei luoghi pascoleranno e prenderanno riposo, quando il Signore loro
Dio li avrà visitati e avrà ristabilito le loro sorti». Gesù buon pastore è la
porta dalla quale tutti siamo chiamati a passare, come ci ricorda il Vangelo di
Giovanni (10, 9a), scelto come tema della Convocazione nazionale di quest'anno.
«Questo passaggio - ha affermato Landi -, che è il nostro giubileo, non deve
rappresentare un impegno a tempo, ma un modo di vivere l'esperienza del
Rinnovamento».
Ricordando il momento finale della recente Conferenza animatori,
Mario Landi osserva come, mentre si concludeva la relazione del Presidente e si
invocava la misericordia di Dio, ci collegavamo con Papa Francesco che apriva
la porta santa, vivendo «una intensa e diffusa effusione dello Spirito Santo».
Quel «sintonismo dello Spirito Santo» ci spinge a «essere segno visibile della
Chiesa che varca la porta santa ma che sempre esce in missione: oggi - prosegue
il Coordinatore - abbiamo la straordinaria opportunità di esportare la grazia del
RnS, a partire dalla preghiera comunitaria carismatica. Il giubilo della nostra
preghiera sarà quello che dovrà caratterizzare anche la nostra missione. Come
ci ha ricordato papa Francesco (Stadio Olimpico, 2014), il nostro percorso sia
"ecumenismo spirituale, cura dei poveri e dei bisognosi e accoglienza degli
emarginati. E tutto questo sulla base dell'adorazione". Della misericordia -
osserva Landi - non si fa esperienza consumistica e soggettiva, ma oggettiva,
condivisa e contagiosa».
Ricordando, poi il programma delle diverse giornate,
il Coordinatore nazionale ha aggiunto: «Dio attende con impazienza come Padre
buono che tanti possano rialzarsi dal luogo infelice del proprio peccato; Gesù
passerà nel Roveto ardente, prenderà sulle spalle le pecore più gracili e
deboli, per liberarle dal male; a Gesù accorreranno tanti ammalati e lui si
farà compagno di viaggio attraverso la preghiera e l'Eucaristia, la Parola e lo
Spirito». Infine, augurando all'assemblea di poter vivere pienamente il dono
della Convocazione, ha concluso: «Noi sappiamo di poter essere per grazia un
giubileo permanente di misericordia. A condizione che il Rinnovamento non viva
solo sulla carta ma sulla carne... Volete vivere veramente il giubileo della
misericordia? Dovete annunciarlo nel potere dello Spirito Santo, proclamando
l'anno della grazia del Signore».
Luciana Leone
(22.04.2016)