La Preghiera Comunitaria Carismatica, animata dal Comitato nazionale di Servizio, all'inizio della XXXIX Convocazione nazionale dei Gruppi e delle Comunità del RnS, segna il passaggio spirituale della porta santa. Da subito, ciascuno degli oltre undicimila partecipanti ha potuto sperimentare la forza e la gloria del Dio vivente. Si è giunti dalle quattro latitudini dell'Italia: mari, laghi, monti e pianure, e a ciascuno dei presenti è chiesto di attendere nella Preghiera lo Spirito Santo, come Spirito di luce, di forza, di grazia e di lavacro di rigenerazione spirituale. Nella lode e nell'invocazione, lo Spirito Santo ha tracciato la fisionomia del popolo della Nuova Alleanza: «Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio». Appare impressionante l'attualità di queste parole del profeta Michea (6,8), che ci giungono dall'ottavo secolo prima di Cristo. Il contesto è quello di un grave momento di crisi: insicurezza all'esterno, difficoltà e prove all'interno del popolo eletto. Proprio come accade oggi. Il desiderio di Dio per il suo popolo è quello di donargli la forza necessaria, e i sentimenti dei presenti sono quelli del Salmista, che riconosce la forza del Signore «Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto e hai accresciuto in me la forza» (Sl 137, 3).

In questo clima di profonda gioia e di effusione dello Spirito di misericordia, Gesù stesso, vivo e risorto, risana da alcuni probabili 'infarti spirituali' donando un cuore forte e gioioso, con cui rimanere nella grazia dell'amore del Padre e del Figlio che si dona senza riserve nello Spirito Santo.

Carmela Romano