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Gesù ci chiede di accoglierlo nella nostra casa 
Messa conclusiva celebrata in suffragio di don Oreste Benzi, sintesi dell'omelia di S.E.R. mons. Francesco Lambiasi
CNA2007 - mons. Lambiasi - Clicca per ingrandire...

"Non è possibile tentare di vedere Gesù senza essere da lui visti e intercettati. Zaccheo docet". Nella Celebrazione eucaristica in suffragio di don Oreste Benzi, che chiude la XXXI Conferenza animatori, mons. Francesco Lambiasi pronuncia l'omelia. "Nella galleria dei personaggi dipinti da Luca, Zaccheo - dice il Vescovo di Rimini commentando la Parola - è la figura del peccatore convertito". È il miracolo della conversione, che "comincia con l'umanissimo sguardo del Dio ‘amante della vita'...
Non è Zaccheo alla ricerca di Gesù; è Gesù alla ricerca di Zaccheo. E quando Gesù cerca, trova... Quel giorno a Gerico lui doveva salvare Zaccheo; era entrato per cercare lui e anche solo per lui ci sarebbe andato. Perché Gesù è fatto così: si mette a cercare anche una sola pecorella". E accoglie il pubblicano prima della sua conversione: è la bella notizia. "Siamo amati, prima di ogni nostro bisogno di amore; siamo attesi, oltre ogni nostro desiderio di attesa; siamo accolti, prima ancora di ogni nostro sogno di ospitalità. Ma bisogna decidersi - esorta Mons. Lambiasi - Il pericolo numero uno è quello di rimanere a guardare, di non scendere dall'albero".
Ricordando una poesia di Eugenio Montale, il Vescovo di Rimini parla della "posizione assai diffusa - dice - fra persone che si dichiarano intellettualmente oneste e moralmente esigenti. Si sceglie di stare in continua ricerca". Una posizione sincera, ma che "nasconde un orgoglio sottile: finché si è alla ricerca della verità, il protagonista è il ricercatore, non la verità.
La ‘veracità', cioè la sincerità della ricerca, l'onestà con se stessi, prende in questo caso il posto della verità... È un tentativo sottile di condurre il gioco, di tenere in scacco Cristo". Ma, conclude mons. Lambiasi, "finché restiamo ‘in punta di piedi' o sul ramo di un albero, riusciremo al più a soddisfare una curiosità, ma non a fare l'esperienza dell'Incontro che salva. Per questo - dice - Gesù ci chiede di scendere e di accoglierlo nella nostra casa, nella nostra vita".

(04.11.2007)