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La Parola non è incatenata! 
Sintesi dell'intervento conclusivo di Salvatore Martinez, Presidente Nazionale del RnS
CNA2007 - Salvatore Martinez - Clicca per ingrandire...

La XXXI Conferenza nazionale animatori si chiude così come è iniziata, all'insegna della Parola di Dio: il popolo del Rinnovamento richiama il canto che aveva caratterizzato la mistagogia iniziale, "La Parola è la luce", che adesso sigla un intenso momento di preghiera che conclude la relazione finale del Presidente, Salvatore Martinez. Una relazione attraversata da un invito urgente, da una affermazione che va rinnovata, da un verbo forte e attuale: credere!
Una certezza attraversa le parole di Salvatore: la Parola di Dio non è incatenata, e se questo accade è solo perché il maligno tenta di legarla attraverso gli inganni del nostro tempo: egoismo, menzogne su Cristo e sulla Chiesa, vanità, orgoglio, attaccamento ai beni materiali, relativismo, disprezzo dell'autorità, ingratitudine, carenza di amore, maldicenza; è solo una parte del lungo elenco di inganni che S. Paolo fa nella 2 Lettera a Timoteo (3, 2 e ss) e che sembra dipingere il ritratto della nostra epoca. Tuttavia, ricorda il Presidente, quei "tempi difficili" di cui parla Paolo sono i tempi difficili vissuti in tanti momenti della storia dell'uomo e dei credenti; non è, dunque, il tempo corrente che distrugge gli uomini ma gli inganni del male che agisce in ogni epoca. Infatti, tutto il tempo che divide la prima venuta di Cristo dal suo ritorno è un tempo che impegna i cristiani in un combattimento feroce, sì, ma già vinto sulla Croce. Il richiamo di Salvatore, allora, è a non cedere alla catena più grande, quella che non ci permette di vedere le nostre catene. Non vi è catena che non possa essere sciolta dalla potenza della Parola di Dio e dall'obbedienza dei credenti alla verità del Vangelo. Questa fede, «che agisce per obbedienza, non per convenienza» e che è l'unica che può «umanizzare l'uomo», ci rende fermi nella certezza che «Gesù è una parola data e non può essere ritirata, è una parola chiara e non si può essere confusi, è una parola aperta e non si può essere chiusi, è una parola vera e non si può essere ingannati, è una parola umile che non ci fa sentire grandi, è una parola potente che non ci fa sentire incapaci, è una parola eterna, che mai ci farà sentire sconfitti».  Infine, il Presidente del RnS invita tutti gli animatori a ripartire dall'essenzialità della Parola, con semplicità, amore fraterno, misericordia reciproca e slancio rinnovato, nella consapevolezza che il RnS «non è questione umana né tanto meno questione di pochi, ma una questione che importa a Dio e comporta Dio», ovvero lo rende presente nella storia denunciando il male e diffondendo il bene.

(04.11.2007)