Un’antivigilia di Natale trascorsa in un cordiale e disteso
clima di festa è stata vissuta da un centinaio di detenuti e detenute della
Casa circondariale Sant'Anna di Modena che hanno partecipato a "L'ALTrA
cucina... per un pranzo d'amore", un evento promosso da Prison Fellowship
Italia in collaborazione con il Rinnovamento nello Spirito Santo.
È stato il direttore RnS Amabile Guzzo a presentare
l’iniziativa e introdurre lo spettacolo nella sala Teatro dove Fiordaliso,
Alessandro Greco e Beatrice Bocci, assieme ad alcuni volontari del servizio di
musica e canto del RnS, si sono avvicendati in canti, letture e imitazioni alla
presenza dei detenuti e degli agenti che hanno saputo cogliere, nel rispetto
dei reciproci ruoli, lo spirito di fratellanza che permeava l’iniziativa. Uno
spettacolo coinvolgente, nel quale il conduttore radio-televisivo Alessandro
Greco ha fin da subito introdotto quella sana e ormai collaudata competizione
fra “squadra maschile” e “squadra femminile” che caratterizzava la trasmissione
“Furore” della quale è stato presentatore su Rai 2 per molti anni.
«C’è un messaggio e un augurio particolare che vorrei
lasciarvi – ha sottolineato durante uno dei suoi interventi Alessandro Greco –
e sta nelle parole di questa canzone di Marco Mengoni: mi allontano dagli eccessi e… torno a te, che sei per me l'essenziale!».
«Sono qui – ha detto Fiordaliso – perché mi piace divertirmi
insieme a voi». La cantante e showgirl ha calcato la scena facendosi apprezzare
per la sua voce e per la sua capacità di trascinare tutti i presenti con il
ritmo delle sue canzoni. Il suo grande successo degli anni ’80, “Non voglio
mica la luna”, è stato cantato da tutti i presenti e in modo particolare dalle
detenute della sezione femminile, che si sono così aggiudicate la scherzosa competizione
con gli uomini presenti, meno determinati in campo vocale.
La lettura dei testi di Bonhoeffer e di Papa Francesco hanno
permesso alla conduttrice televisiva e attrice Beatrice Bocci, moglie di
Alessandro, di aiutare a coniugare il divertimento della festa allo spessore di
significato richiamato dal Natale.
Il pranzo natalizio preparato dallo chef Carmine Giovinazzo,
campione di MasterChef, insieme ai volontari emiliano-romagnoli del Rinnovamento
nello Spirito Santo, è stato servito ai tavoli e consumato da detenuti,
volontari ed ospiti presenti.
«Abbiamo vissuto insieme dei
momenti piacevoli, sorridendo e riflettendo insieme sul senso della vita – ha
commentato il direttore Amabile Guzzo nel momento degli auguri di Natale –. Se
siamo qui è perché abbiamo sbagliato, perché forse abbiamo incontrato qualcuno
che ci ha indotti in errore. L’augurio per tutti noi è di incontrare una
Persona, la più importante, quella che può cambiare la nostra vita ridonandole
un senso pieno e autentico, una nuova speranza. Che questo Natale possa essere
occasione di incontrare il Cristo Gesù che nasce e si fa uomo per ciascuno di
noi».
Sandro Gallo