La Preghiera comunitaria carismatica di oggi
ha introdotto i partecipanti a una profonda esperienza mistica e spirituale.
Gli animatori, fratelli anziani del cammino, hanno “traghettato” i partecipanti a sperimentare la benedizione
palpabile di Dio.
Il desiderio di Dio di vedere attorno a sé i
suoi figli che lo accolgono e lo riconoscono, nella lode e nell'adorazione, ha
permesso di riconoscere e sperimentare l'eterna benedizione di Dio che precede
ogni paternità “in cielo e in terra”. Non si è faticato a sperimentare la
concretezza di questa benedizione, che è consistita tutta nell'accogliere lo
Spirito Santo, come fiume in piena. Incoraggiati a entrare con Gesù in questo
fiume di grazia, lo Spirito Santo ha concesso grazie spirituali evidenti sui
volti gioiosi dei presenti. L'esperienza di oggi si è concretizzata con
prodigi, consolazioni, guarigioni, conferme spirituali e pastorali, promozione
da parte di Dio di nuovi carismi.
La presenza benedicente di Maria, contemplata
e venerata oggi dalla Chiesa come Immacolata Concezione, ha operato per i
presenti il favore della sua intercessione, permettendo di sperimentare la
profezia del profeta Isaia “Così dice il Signore che ti ha fatto, che ti ha formato
dal seno materno e ti soccorre: Non temere, Giacobbe mio servo, Iesurun che ho
eletto, poiché io verserò acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido.
Verserò il mio spirito sulla tua discendenza, la mia benedizione sui tuoi
posteri, cresceranno fra l'erba, come salici lungo acque correnti' (44,2-4).
Un adeguato tempo di adorazione allo Spirito
ha dato accesso all'accoglienza della sua stessa vita nella vita umana. Lo
Spirito Santo rendendo capace l'uomo di Dio ha operato anche in modo che i presenti
potessero ora contemplare l'azione vivificante dello Spirito Santo. Pronti ad
accogliere la bellezza e la forza rigenerante dello Spirito, con Simone, il
discepolo di Gesù, ci si è nuovamente arresi: «Maestro, abbiamo faticato tutta
la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti» (Lc 5,
5).
La resa di Simone, l'Apostolo di Gesù, è
consistita per gli Animatori presenti il riconoscimento della sua stessa
Signoria, che permette ora di attraversare la porta santa del proprio cuore. Ed
è così iniziato il Giubileo della misericordia con simplicitate et laetitia di ciascuno. L'Assemblea così si è
lasciata coinvolgere in un tempo di festa e di danza per il suo Dio!
Carmela
Romano