È
arrivato nel Rinnovamento appena quindicenne e da trentacinque anni vi
appartiene servendo il Signore nella fatica e nella gioia.
Una
mattina di aprile dello scorso anno, mentre si radeva, Davide si accorge di
avere un piccolo nodulo sotto la mandibola. Ecografia, prelievi, biopsie, fin
quando la diagnosi non diventa certa: linfoma non Hodgkin di tipo aggressivo,
arrivato in poco tempo al secondo stadio. Inizia subito la chemioterapia, poi la
radio ma, da subito, il Signore gli mette nel mio cuore che “questa malattia
era per la Sua gloria!”.
«Io,
infatti, – spiega Davide – non voglio testimoniare la guarigione, quella è
stata annunciata da subito e con chiarezza dalla parola di Dio donata in
preghiera, voglio dar gloria a Dio per la serenità, la fortezza, la grinta,
l’ironia con cui abbiamo affrontato tutto ciò».
«Non
sono mai mancato a un incontro di preghiera – prosegue –, ho continuato a
lavorare, ho addirittura concluso gli ultimi esami universitari e questo non è
certo merito mio. È stata la mano di Dio, inequivocabile, che mi ha sospinto e
guidato, e mi ha permesso, facendo solo il mio dovere di credente, di
testimoniare ciò in cui credo e che mi sforzo di annunciare; e poi, accanto alla
mano di Dio, la preghiera incessante di moltissimi, alcuni dei quali, forse,
neanche conosco. Ciò che ha commosso me e mia moglie è stato il continuo
incontrare fratelli, di ogni dove, che ci attestavano affetto e ci confermavano
preghiera. Persino il nostro Vescovo, arrivato in Diocesi da pochissimo, quando
mi ha incontrato mi ha detto che stava pregando per me! Grazie, di cuore, al
Signore, ai fratelli del mio gruppo, Carla in particolare, alla mia comunità, a
Mario, a Salvatore, Luciana…a tutti quelli in mezzo a voi che hanno pregato per
questo anziano di cammino. Non so se merito tanta stima e affetto, ma il
Signore della mia vita, a cui va il mio canto di lode fedele, vi ricompensi
secondo la misura del suo cuore, visiti la vostra vita con la sua grazia e
colmi di benedizione la nostra meravigliosa famiglia del RnS!».
Anna e Sandro
Gallo