«Signore, grazie per tutto ciò che hai
fatto! Grazie soprattutto perché il Rinnovamento in questi anni ha saputo
tradurre la preghiera comunitaria carismatica in qualcosa di concreto
attraverso le opere, attraverso gli eventi, attraverso situazioni di
evangelizzazione che ci hanno visti impegnati e che molto spesso, presi dal vortice
delle tante cose da fare e da vivere, non riusciamo mai a raccontarci».
Introdotta da Lorenzo Pasquariello,
membro di Comitato nazionale per l’area Pastorale, la seconda parte della
sessione mattutina è stata caratterizzata da un excursus attraverso le opere, gli eventi, i segni concreti in cui
si “trasfigura” la preghiera comunitaria carismatica nella vita del Movimento.
Sei gli aspetti approfonditi, attraverso un racconto della vita ma anche della
comprensione autentica della «strada che il Signore ci ha fatto percorrere».
Opera segno a livello internazionale è
la Fondazione vaticana “Centro internazionale Famiglia di Nazareth”, affidata
al Rinnovamento nello Spirito da san Giovanni Paolo II e confermata dai
Pontefici che gli sono succeduti: Benedetto XVI e Francesco. «Nell’ottobre 2012
viene eretta la Fondazione vaticana da Benedetto XVI, al
fine di dare attuazione al Magistero della Chiesa cattolica relativo alla
famiglia – ha commentato Marcella Reni,
membro di CNS per l’area Carismatica, citando lo Statuto della Fondazione vaticana
–. Al Rinnovamento è stato chiesto di farsi collaboratore del Pontificio
consiglio in questa opera, con riferimento non solo al consiglio di
amministrazione ma a noi tutti, ai nostri carismi, alla nostra ministerialità,
alla nostra preghiera». L’istituzione della Fondazione è legata al “sogno” di
san Giovanni Paolo II, manifestato durante il 2° Incontro mondiale delle famiglie nel 1997 a Rio de Janeiro: realizzare una dimora in Terra Santa per tutte le
famiglie del mondo. Idea confermata da Benedetto XVI e da Francesco, che ha
fatto suo il progetto del Centro, dandone notizia in occasione del Regina Coeli a Betlemme, il 25 maggio 2014, durante la sua visita pastorale in Terra Santa. A
supporto delle attività della Fondazione, è nata la “Foundation for the
Family – Usa”, formata da vescovi e laici cattolici ma anche da esponenti del
mondo cristiano. Tra le opere realizzate, il Portale della famiglia, «una porta
virtuale per aiutare le famiglie in tutti i servizi, con assistenza di vario
tipo per aiutare le famiglie nei bisogni quotidiani, in regime di
“sussidiarietà orizzontale” e all’insegna della “economia del dono”».
COREF, acronimo di Consumo
responsabile e fraterno, è un’associazione che nasce a sostegno dei
consumatori. «In un periodo di particolare difficoltà per la famiglie,
soprattutto per quanto concerne i bisogni primari spesso mortificati dalle
logiche del mercato, si è pensato di creare una struttura che potesse ricercare
strumenti e azioni migliori per venire incontro a tutto questo»: Carlo Vaccarini, presidente
dell’Associazione italiana dei gruppi COREF, interviene parlando del
progetto “I pacchi di famiglia: per un consumo responsabile fraterno”. «Il
progetto affronta il “problema” della spesa facendo riferimento alla modalità
della filiera corta, garantendo un risparmio
effettivo al consumatore del 25% sul prezzo della spesa a prezzi di
mercato, impegnandosi a reinvestire eventuali utili maturati, nello sviluppo di
progetti di giustizia sociale a vantaggio di portatori di disagio, impegnando i
produttori aderenti ad assumere soggetti svantaggiati».
«Oltre
900 tra vescovi, presbiteri e diaconi, provenienti da tutto il mondo, convenuti
per invocare lo Spirito Santo sul loro ministero, sulla Chiesa, sul mondo: e
così è avvenuto!»: don Vincenzo
Apicelli, consigliere nazionale aggiunto ambito Sacerdoti, ripercorre le
meraviglie compiute dal Signore nel 3° Ritiro mondiale per sacerdoti e
religiosi, celebrato dal Rinnovamento carismatico cattolico dal 10 al 14
giugno, presso la Basilica papale di San Giovanni in Laterano. «Convocati dal
tema “Chiamati alla santità per una nuova evangelizzazione”, è stato
meraviglioso vedere come la Chiesa “madre” di tutta la cristianità cattolica si
riempiva di un popolo sacerdotale, radunato dai quattro angoli della terra per
fare esperienza dell’amore del Padre, per sentirsi sempre più un corpo il cui
capo, Cristo, convocava per donare la perenne effusione del Santo Spirito di
Dio». Un’esperienza che ha fatto sentire i partecipanti come gli apostoli, i
discepoli e gli anziani della comunità radunati a Gerusalemme con altri fratelli
e sorelle della Chiesa madre (cf 15). «Radunati dallo Spirito Santo per vivere
la comunione fraterna nella condivisione delle opere di Dio, per cercare la
volontà del Padre, per chiedere al Signore la giusta direzione per continuare
in una “nuova vita”, in una “nuova visione delle cose”, quella del Signore».
«Estatevangelizzando è uno stile di
vita»: il consigliere nazionale aggiunto
ambito Giovani Angelo Brancaleone ha così esordito presentando
l’appuntamento estivo con i giovani, Estatevangelizzando. Dopo la prima
edizione dell’estate 2014, a Policoro (MT), la scorsa estate oltre 7000 tra ragazzi
e ragazze si sono dati appuntamento a Pescara, radunati dal tema “Beati i puri
di cuore”, seguendo la strada tracciata da Papa Francesco. Questo appuntamento
«non è semplicemente un evento o un ritiro dove alcuni giovani si ritrovano per
fare un’esperienza di Gesù, ma è un modo di vivere l’incontro personale con
Gesù nella propria vita, sullo stile del “discepolo missionario”, per dirla con
Papa Francesco. Estatevangelizzando diventa così l’espressione di quella
“Chiesa in uscita” che esce dal cenacolo alla piazza, dal centro alle
periferie, per fecondare questo nostro tempo col seme della Parola, con
l’entusiasmo e la forza che contraddistingue i giovani e con lo stile
“carismatico” che impariamo nella famiglia del RnS».
Etienne
e Filippa Niemants, delegati nazionali per l’ambito Famiglia, ripercorrono
alcuni momenti più significativi del viaggio delle famiglie del RnS negli USA,
in occasione dell’8° Incontro mondiale delle famiglie a Filadelfia: «Le
famiglie provenivano da tutta Italia, dal Piemonte alla Calabria, consapevoli
di essere state “mandate” dal RnS delle nostre regioni per fare tesoro e
riportare le ricchezze ricevute. Non ci conoscevamo tutti e la sfida era di
formare subito il gruppo. Lo Spirito ci spingeva a diventare un’unica famiglia».
Una famiglia che, nei giorni antecedenti l’Incontro a Filadelfia, ha vissuto
una forte esperienza umana e spirituale, visitando e pregando nei luoghi
simbolo della Grande Mela: la Cattedrale di Saint Patrick, che avrebbe accolto
il Santo Padre al suo arrivo negli USA, Times Square, Ground Zero. «Nei giorni
successivi i nostri pulmini sono diventati “Chiesa mobile” dai quali si alzava
la lode a Dio attraverso la celebrazione della Liturgia delle ore e la
proclamazione della Parola. Il corteo dei nostri pulmini sembrava davvero una
delegazione ufficiale: quella dello Spirito».
Uscire, annunciare, abitare, educare,
trasfigurare: cinque verbi, cinque parole per declinare la “voce del Verbo”,
come indicato dalla Conferenza episcopale italiana in occasione del 5° Convegno
ecclesiale di Firenze. Il coordinatore
nazionale Mario Landi, tra i membri del Comitato preparatore del Convegno,
attraverso il video ufficiale della CEI ha mostrato questi cinque temi
dell’uomo, rivisitati in un primo momento attraverso una visione umana per poi
confluire in una necessaria visione che contempli un unico punto di vista
sull’uomo: quello di Gesù. «Noi non siamo in un’epoca di cambiamenti ma siamo
di fronte a un cambiamento d’epoca – ha commentato Landi citando Papa Francesco
–. Il Santo Padre ci ha donato tre parole fondamentali, rispetto alle quali
anche il Rinnovamento nello Spirito si deve sentire interpellato: umiltà,
disinteresse, beatitudine, parole che devono costituire nella Chiesa italiana
un punto di riferimento fondamentale per l’attività pastorale». La vocazione
del RnS è di portare, attraverso lo Spirito Santo, i sentimenti di Gesù nel
cuore delle persone: «Una parola, tra quelle della traccia, che racchiude il
nostro operare è “trasfigurare”: nel trasfigurare c’è tutto l’uscire, c’è tutto
l’annunciare, l’abitare, l’educare, perché la trasfigurazione è l’opera dello
Spirito Santo».
Elsa
De Simone