Dopo i giovani e le famiglie, oggi gli
animatori che hanno introdotto l'Assemblea alla presenza del Signore sono stati
i Consacrati. Uomini e donne che hanno offerto la loro vita al Signore e che
nella loro carne portano i segni evidenti della loro offerta esistenziale a
Dio. Immediatamente, il Signore si è come imposto ai presenti: Lui, desidera
essere percepito e vissuto come forza rigenerante: «Perciò, ecco io mostrerò
loro, rivolgerò loro questa volta la mia mano e la mia forza. Essi sapranno che
il mio nome è Signore» (Ger 16, 21). La forza della mano di Dio
che ora si manifesta è una grazia che accoglie e consola, rende forti e dispone
all'accoglienza del suo stesso amore. Grazia rigenerante che scorre nelle
arterie e nelle vene di ciascuno come “corrente di grazia” che trascende le
capacità umane, proprio perché proviene dalla stessa essenza di Dio.
Quest'oggi per i partecipanti alla Conferenza
animatori disporsi sotto la mano di Dio ha significato adorare la gloria di
Dio. Questa gloria tocca gli occhi degli animatori perché intravedano la
volontà di Dio; tocca la mente perché i “servi” di Dio ora abbiano la capacità
di discernere “il meglio”. Questo gesto di contemplare la gloria di Dio
consente ai presenti di iniziare a spazzare via i ritualismi inutili e purifica
la lingua per essere profeti e sentinelle di Dio.
Lasciarsi adombrare dalla mano di Dio
significa ricevere anche forza e coraggio per andare verso la Croce e
continuare a vivere la Pentecoste della Croce, da dove scaturisce sangue e
acqua, capace di liberare, sanare e salvare dalla fatica e dalla depressione
spirituale.
L'invito profetico «Forza, forza, forza,
popolo mio! Coraggio!» ha ridestato nell'Assemblea una seconda invocazione ispirata:
«il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona d'esultanza» (Sir 1, 9). Da ora, si è come entrati nuovamente
sotto il processo educativo dello Spirito. Lui rimane sovrano e sorprende i
suoi consacrati e quanti si dispongono al suo servizio. Li rende forti e capaci
di proseguire i lavori intensi di questa nuova giornata che apre e orienta i
presenti agli orizzonti dello Spirito verso quel dono carismatico che rimane la
Preghiera comunitaria carismatica!
Carmela Romano
(07.12.2015)