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Dio è grande! 
Testimonianza
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Brunella è la coordinatrice del gruppo “Maria Spirito Santo” di Cosenza, frequenta il Rinnovamento dall’età di 15 anni.

Il 3 ottobre si era recata con il cognato diacono sui monti della Sila per raccogliere funghi e, perdendo l’orientamento, non ha più saputo che direzione prendere.

«Come spesso succede a tutti noi – racconta – quando nelle diverse situazioni della vita ci perdiamo, invece di fermarmi e chiedere aiuto a Dio ho voluto seguire la mia razionalità che mi ha portato ancora di più fuori strada in un posto dal quale non sono riuscita più a tornare indietro».

Suo cognato appena si è reso conto della situazione ha dato l’allarme, ma nonostante un dispiegamento enorme di soccorsi composti da vigili del fuoco, carabinieri, finanzieri, corpo forestale, protezione civile, soccorso alpino e volontari,  supportati da elicotteri e cani molecolari, Brunella è rimasta in quel bosco per quattro giorni e quattro notti, senza mangiare, senza bere, senza poter camminare, al freddo della notte e in presenza di ogni sorta di animali nella zona alcuni anche molto pericolosi quali cinghiali e lupi.

«Quando è arrivato il buio della prima notte ho invocato lo Spirito Santo perché venisse in mio aiuto e subito mi è ritornata in mente la Parola che il Signore ci aveva dato il martedì precedente nella preghiera comunitaria, il passo di Isaia diceva: “quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile”. Per tutto il tempo non ho mai perso la speranza e mi sono sentita avvolta e sollevata dalla mano di Dio».

Intanto i fratelli del Rinnovamento vegliavano e pregavano, in comunione con le parrocchie, con i bambini nelle scuole, con i conventi, con gli altri movimenti, con il Padre Arcivescovo e con la gente comune. Una straordinaria incessante catena di preghiera che ha avuto il suo culmine il martedì sera, giorno di incontro di preghiera comunitaria del gruppo, quando i fratelli del comitato diocesano hanno organizzato una veglia invitando chiunque volesse partecipare. Tutti coloro che vi hanno partecipato hanno fatto esperienza di cos’è la fede carismatica: sono entrati in Chiesa angosciati e scoraggiati e ne sono usciti con la certezza che il prodigio sarebbe avvenuto perché i fratelli e le sorelle nella preghiera non chiedevano o speravano, ma erano assolutamente sicuri che Brunella fosse in vita e che l’avrebbero trovata.

La mattina successiva, mercoledì 7 ottobre, quando i soccorritori ormai cercavano un corpo da seppellire, nello stupore di tutti, l’hanno ritrovata senza nessun problema né fisico, né psicologico.

«Le sole parole che trovo per descrivere ciò che è successo – racconta nella sua testimonianza – sono quelle del Salmo 121 “Alzo gli occhi verso i monti, da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore”: veramente il Signore ha custodito la mia vita, è stato   per me ombra di giorno e luce di notte, mi ha protetto da ogni male».

«Dio è grande – conclude Brunella –. Non finirò mai di benedirlo per ciò che ha fatto e non solo alla mia vita. Dio ha permesso tanta sofferenza per mostrare a tutti la sua potenza e la forza della preghiera. Solo quando siamo “un cuor solo e un’anima sola” diventiamo veri testimoni del Vangelo».

Anna e Sandro Gallo 

(06.12.2015)