“Perseverate nella preghiera e vegliate in essa”
è il tema generale della sessione pomeridiana, dedicata ai simposi di
approfondimento. Otto quelli in programma in questo primo step, che ha una sua
prosecuzione nel pomeriggio della terza giornata con l’approfondimento di
altrettanti simposi. È la preghiera il nucleo fondante ciascun approfondimento,
declinata nei suoi diversi aspetti e dinamiche, come indicato dai singoli
relatori.
Don Patrizio Di Pinto, relatore del simposio “Sulla
preghiera nella vita della Chiesa”: «I fondamenti e i principi teologici sulla
preghiera hanno messo in evidenza che la preghiera non è qualcosa di sporadico
e di accessorio, ma è uno stile di vita. E questo è vero per ogni tipo di
preghiera, quella personale, comunitaria, in famiglia, nella vita della Chiesa».
Barbara Marchiò, relatrice del simposio “Sulla
preghiera personale”: «Luogo di incontro quotidiano con il Signore, nella
preghiera personale apprendi il linguaggio divino: quel modo unico e personale
con cui Dio comunica con te. Come trovare il tempo e il luogo? Cosa fare prima,
durante e dopo? Come mi parla lo Spirito Santo?».
Marcella
Reni, relatrice del simposio “Sulla preghiera in
famiglia”: «L’esperienza fondamentale del Rinnovamento nello Spirito Santo è la
preghiera comunitaria carismatica, e il primo “luogo” nel quale fare esperienza
della preghiera “in comune”, con l’esercizio dei carismi, è la famiglia. La “vita nuova” comincia proprio nella
famiglia, tra marito e moglie, genitori e figli, nonni e nipoti».
Don Guido Maria Pietrogrande,
relatore del simposio “Sul Roveto ardente”: «Il Roveto è un’adorazione
Eucaristica comunitaria, con animazione carismatica, che i Gruppi e Comunità
del Rinnovamento italiano innalzano a Dio già da anni, in obbedienza a un
esplicito invito del Santo Padre Giovanni Paolo II. Il Progetto si è radicato e
sviluppato con frutti abbondanti di conversioni, guarigioni del cuore e di
evangelizzazione, in tanti ambienti ecclesiali e sociali».
Lorenzo
Pasquariello, relatore del simposio “Sulla preghiera
nel Pastorale di servizio”: «La preghiera nel Pastorale di servizio fa crescere
nelle relazioni fraterne e aiuta nel discernimento sulla vita del
gruppo/comunità e dei singoli fratelli. L’invocazione dello Spirito Santo prima
di ogni decisione, l’uso dei carismi di ciascuno e la preghiera di
intercessione reciproca consentono di realizzare un modello di preghiera
comunitaria utile a tutto il gruppo/comunità».
Federico Luzietti,
relatore del simposio “Sulla preghiera applicata al discernimento carismatico”:
«La preghiera è la fonte di ogni discernimento spirituale. Solo l’azione dello
Spirito Santo, sempre invocato e adorato, ci dona di comprendere e compiere la
volontà di Dio nelle singole esistenze e nelle comunità. Gli animatori e i
responsabili, in particolar modo, sono chiamati a pregare per accogliere e
discernere i carismi che si manifestano nei fratelli, per essere ben esercitati
nell’armonia dell’unità e della carità, per la missione della nuova
evangelizzazione».
Suor
Gemma Scognamiglio, relatrice del simposio “Sulla
preghiera nell’esperienza del deserto”: «Nel cammino della vita, il sentiero si
presenta irto di difficoltà di ogni genere, come uomini e donne, discepoli e
discepole del Signore Gesù. Come possiamo, con l’aiuto della fede, vivere
queste tappe ineludibili? Pregare sempre senza stancarsi diventa la chiave di
soluzione. Il deserto è il tempo nel quale toccare con mano l’amore di Dio che diventa
kairòs, manifestazione ed esperienza
di Dio amore».
Rosario Sollazzo, relatore del simposio “Sulla
preghiera quando s’invoca una rinnovata effusione dello Spirito Santo”: «Il
cammino inizia dall’accoglienza del fratello nella comunità, segnata dall’accompagnamento
di un anziano nel cammino perché si giunga al tempo di preparazione del
Seminario di vita nuova, tempo di preparazione kerigmatica e di esperienza
spirituale».
a cura di Elsa De Simone