«Grazie Signore Gesù per il dono di questi
fratelli»: è nel tempo del ringraziamento eucaristico che il coordinatore
nazionale Mario Landi
interviene per il consueto saluto ai volontari della Conferenza nazionale animatori.
A nome del Comitato nazionale – alla presenza del direttore Amabile Guzzo, di Lorenzo Pasquariello
membro di CNS per l’area Pastorale, Federico Luzietti per
l’area Formativa, Marcella
Reni per l’area Carismatica – e del Consiglio nazionale,
Landi parla a quanti nei giorni di Rimini si fanno dono per gli altri,
mettendosi a servizio dei fratelli. «Come ci dice la Parola, voi riconoscete la
roccia dalla quale siete stati tagliati (cf Is 51, 1), la roccia della
preghiera» fonte a partire dalla quale vivere la missione, perché «è la
preghiera che ci porta all’agire, al vivere». Gesù apre gli occhi a quanti non
vedono, ai ciechi della vita: «Ci sono cecità ricorrenti nella nostra vita –
prosegue il Coordinatore nazionale – e che ci portano a non vedere. Quando il
Signore apre i nostri occhi vediamo “per la prima volta”: vediamo le cose con
occhi diversi e ri-conosciamo il mondo e siamo ri-conoscenti per le opere del
Signore. La riconoscenza del CNS e del CN è per ciascuno di voi: non siete
volontari ma missionari, e ringraziamo il Signore per la vostra vita, per il
vostro sì anche in questa Conferenza nazionale animatori».
«Il mio grazie va a ciascuno di voi, insieme
all’invito a continuare a vivere questo servizio nella gioia: accogliete
l’altro come un altro Cristo in mezzo a voi, riconoscendolo nel volto dei
fratelli»: dopo il saluto del Coordinatore nazionale, il direttore Amabile Guzzo interviene
per porgere il suo ringraziamento e fornire alcune indicazioni a quanti
fattivamente vivono il servizio nelle giornate della Conferenza animatori, che
quest’anno ha fatto registrare il tutto esaurito delle presenze previste. «La
grazia di Dio raggiunga ogni cuore, quanti vivranno il servizio all’interno e
all’esterno dei padiglioni del Palacongressi: basta avere questa grande
disponibilità perché Dio, come dice il Vangelo (cf Mt 9, 27-31), realizza le
cose nella nostra vita per la fede che abbiamo nel cuore».
Elsa De Simone
(05.12.2015)