Anche quest’anno centinaia di volontari del RnS si
sono ritrovati con gioia per un appuntamento davvero speciale. Un’occasione che
si rinnova ogni anno per tutti coloro che nella preghiera e nel servizio
accolgono la chiamata di Cristo.
È cominciata così per il volontari del RnS la 39°
Conferenza nazionale animatori all’interno della Cappella del Palacongressi di
Rimini in cui è stata concelebrata la Santa Messa a loro dedicata.
«Ci saranno persone liberate dall’oscurità e dalle
tenebre e finalmente i ciechi vedranno», ha esordito nell’omelia don Guido
Pietrogrande, consigliere nazionale del RnS. È stata una Liturgia che ha
parlato di “luce”, di cecità guarite e di mormorii messi a tacere, rivolgendosi
a tutti coloro che «non hanno occhi per vedere quello che sta realizzando Dio
in un momento così travagliato».
È un annuncio, ha detto poi don Guido, rivolto
anche a tutti coloro che, in quanto volontari, «devono avere gli occhi ben
aperti», non solo per svolgere efficientemente il loro servizio, ma anche per
comprendere la vera ragione che li spinge a essere “servi” e evangelizzatori
della Parola, in un tempo in cui il Signore chiama il RnS a fare “un salto in
avanti”.
Questa Conferenza, dunque, nel segno della preghiera
e della condivisione, deve “aprire gli occhi” affinché sia visibile il Regno di
Dio per mettere a tacere quel ”mormorio” che getta nell’oscurità la Chiesa e il
suo popolo.
«E noi crediamo che Dio possa davvero darci occhi
nuovi e ben aperti?», ha detto don Guido rivolgendosi ai volontari. La nostra
fede è fondamentale per far sì che ciò avvenga; allora potremo vedere le novità
che Dio ci dona ogni giorno e in questo testimoniare la presenza di Cristo in
mezzo a noi.
«Fortunati coloro che avendo occhi toccati da Gesù –
ha detto don Guido concludendo l’omelia – riusciranno a vederlo e ne saranno
testimoni e servi».
Daniela Di Domenico
(05.12.2015)