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Primato dell'ascolto della Parola, profezia e servizio ai fratelli, formazione. Sono i principali temi trattati da Sebastiano Fascetta nella prima relazione della mattinata. Tema, "La Sapienza forma amici di Dio e profeti" (Sap 7, 27c). "Lo Spirito e la Parola - esordisce il membro del Consiglio nazionale parlando agli animatori - sono i due doni che devono segnare il nostro cammino nel Rinnovamento...
L'ascolto attraverso la Scrittura è la cosa fondamentale che Dio chiede. Ed è un esercizio, una disciplina, un cammino, che non si improvvisa ma richiede una formazione". La Pentecoste è strettamente connessa alla Parola, perchè è la Parola stessa che diventa evento, realtà. Così, continua Fascetta, "ogni autentica esperienza nello Spirito non può che portare all'ascolto della Scrittura. Altrimenti è un fatto soggettivo".
E ancora, il servizio. Fascetta esorta gli animatori a coltivare l'amicizia con Dio privilegiando la preghiera biblica, e delinea le caratteristiche principali del formatore: un testimone anzitutto. Uno che cammina con i fratelli, che è loro compagno di viaggio; non un maestro, ma un discepolo consapevole di avere anche lui bisogno di crescere.
Naturalmente, poi, il formatore deve avere una competenza e deve essere "unto dallo Spirito". Una responsabilità grande, quella degli animatori. "Siamo chiamati ad essere profeti", dice rivolgendosi a loro Sebastiano Fascetta. E per farlo, è necessario prima di tutto dare il primato alla parola di Dio e rilanciare la formazione.
(03.11.2007)