Oggi, 30 settembre 2015, il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo
di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha tenuto la sua
prolusione di apertura del Consiglio Episcopale Permanente della Cei, in
programma a Firenze fino a venerdì 2 ottobre.
Il presidente nazionale del RnS, Salvatore Martinez, ha
commentato le parole del card. Bagnasco con speciale riferimento all'appuntamento
del 3 ottobre in piazza San Pietro:
«Siamo grati al
card. Angelo Bagnasco per le parole preziose e puntuali sulle emergenze
spirituali e sociali che l'Italia continua a presentare - ha commentato il Presidente
Martinez. Di ritorno dall'Incontro mondiale delle famiglie di
Philadelphia, non possiamo non segnalare la centralità dell'istituto familiare
per l'avvenire dei popoli e per il progresso civile delle nazioni. Ridare
cittadinanza e soggettività alla famiglia è ormai priorità assoluta se si
vogliono vincere le crisi antropologiche di relazionalità e di responsabilità
che affliggono le nuove generazioni sempre più confinate all'insignificanza e
insensibili alle memorie affettive. Da cristiani ribadiamo la bellezza della
famiglia nell'originalità dell'amore sponsale e filiale di cui facciamo
esperienza, specie quando le nostre famiglie sembrano avere perduto la gioia di
vivere, la gioia di condividere, la gioia dell'ospitalità. Noi crediamo inoltre
nel valore immisurabile della preghiera, la migliore arma di riconciliazione e
di unità per combattere le sofferenze della famiglia. Per questo siamo lieti di
rispondere all'appello della Cei, di ritrovarci in piazza San Pietro sabato 3
ottobre, insieme a Papa Francesco, ai nostri Vescovi italiani, ai Padri
sinodali, agli altri Movimenti e Associazioni alla vigilia del Sinodo sulla
Famiglia. Il Rinnovamento nello Spirito Santo sostiene questa mobilitazione
nella ferma convinzione che i grandi temi della povertà, dell'inclusione
sociale, dell'immigrazione, della disoccupazione necessitino di uno sguardo più
alto, di un'umiltà più profonda, di una visione più umana della storia che gli
uomini possono ritrovare nel dialogo con Dio. In comunione con il card.
Bagnasco facciamo nostro l'appello di Papa Francesco ai governanti perché
facciano "tutto il possibile affinché tutti possano disporre della base minima
materiale e spirituale per rendere effettiva la loro dignità e per formare e
mantenere una famiglia, che è la cellula primaria di qualsiasi sviluppo
sociale". È questo il migliore auspicio per il prossimo Giubileo della
misericordia che impone a quanti hanno una rappresentanza politica e civile di
riformare la coscienza sociale italiana ed europea per una nuova cultura della
prossimità. Pertanto, se lo Stato sosterrà la famiglia, la famiglia salverà il
Paese».
(30.09.2015)