Cantano,
danzano, pregano: sono i cuori dei fedeli del Rinnovamento, nuovamente radunati
nell’immenso Cenacolo a cielo aperto dello Stadio Olimpico, accompagnati dalla
meravigliosa coreografia danzante dei ragazzi del Movimento, un nuovo flash mob da eseguire insieme, come un
sol corpo. È un’apertura in festa quella della seconda giornata della 38a
Convocazione del Rinnovamento, con gli animi ancora colmi delle parole del
Santo Padre Francesco con le quali, nella giornata di ieri, ha ancora una volta
donato ai tanti fratelli del RnS radunati in Piazza San Pietro uno strumento di
guida e di unità.
«Gesù
ti ama!» è il grido che sale dal palco fino alle file più alte dello Stadio,
inebriando di amore le migliaia di presenti che intonano “Tu sei”, un nuovo
canto da imparare e cantare insieme, perché risuoni, come una sola voce, sui
cieli di Roma.
È
il desiderio di unità o, come ha detto il Santo Padre, di una «diversità
riconciliata», ad accompagnare la Convocazione: una necessità più che mai
impellente nel tempo che viviamo, rappresentata dall’ingresso in contemporanea
di decine di bandiere appartenenti a tanti Paesi del mondo, diversi, lontani,
eppure unificati dall’amore di Colui che ama ognuno senza distinzioni,
abbattendo qualsiasi barriera di divisione, confine politico o diversità di
etnia e appartenenza religiosa. «Gesù è il Signore!» è la parola che vibra
sulle labbra dello Stadio Olimpico mentre il Crocifisso viene collocato sul
palco, pronto ad avvolgere in un unico grande abbraccio un mondo così bisognoso
di unità e riconciliazione.
«Voi
siete la luce del mondo» (Mt 5, 14), grida Gesù: una benedizione con la quale
incoraggiarci vicendevolmente per far sì che il desiderio di unità si incarni
davvero nei nostri cuori e diventi non solo una benedizione, ma anche una
profezia.
Damiano
Mattana
(04.07.2015)