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“Dentro” il Rinnovamento 
Simposi e condivisioni a cura del RnS
X Assemblea nazionale, 1-3 maggio 2015 - Clicca per ingrandire...

Con i simposi e le condivisioni del pomeriggio del 2 maggio ha inizio il "secondo tempo" dell'Assemblea nazionale: dopo il tempo dell'ascolto di Dio, vengono indagate più da vicino le dinamiche attraverso le quali il Rinnovamento opera, ciò che lo Spirito chiede di fare a questo corpo. Nelle parole dei membri di Comitato nazionale, vengono tracciati gli impegni e i compiti del Movimento, a tutti i livelli di responsabilità. Tre simposi svolti contemporaneamente e ripetuti, per consentire a tutti i partecipanti, a giro, di prendervi parte.

Il primo simposio, guidato dal presidente Salvatore Martinez e da don Guido Pietrogrande, consigliere spirituale nazionale, parte dal tema: "Sulla visione del RnS: identità e missione".

«Il nostro discernimento è sulla base di un cammino personale, ancor prima che diocesano, regionale, nazionale. L'identità è la verità su ciò che siamo - ha esordito don Guido -. Santità, spiritualità e carismaticità sono i tre punti su cui si poggia la nostra identità. La santità, in particolare, si estrinseca in una conversione permanente, aperta a quello che lo Spirito vuole fare oggi, domani, sempre. Un gruppo che non sta fermo nelle sue "certezze" ma si interroga è in un cammino di santità, perché è un gruppo che fa la volontà di Dio». La domanda, allora, è immediata: «È prassi interrogarsi quando ci si trova tra responsabili? La conversione permanente è acquisita?». La santità è un cammino di fede che «si articola, ad esempio, nella formazione permanente ad ampio spettro, che sappia leggere gli accadimenti della vita e non sia disincarnata». Don Guido conclude il suo intervento ponendo alcuni interrogativi all'assemblea: «Siamo consapevoli che l'uso dei carismi ci rende "corpo", interdipendenti? Avvertite la necessità che la trasmissione carismatica avvenga correttamente? Le scelte di evangelizzazione sono fatte da un corpo in movimento?».

«Non è difficile fare alcune analisi ma trovare le soluzioni alle questioni che si pongono. Il Piano nazionale per una nuova evangelizzazione è un documento che attua, attraverso l'Enciclica Evangelii gaudium, ciò che il Sinodo sulla nuova evangelizzazione ci aveva consegnato - ha esordito il presidente Martinez, introducendo il suo intervento sul concetto di missione-. Se parliamo di identità, dobbiamo capire e saper leggere il nostro tempo, la Chiesa di questo tempo». Il Presidente RnS presenta il profilo missionario del Rinnovamento attraverso cinque verbi: umanizzare, cristianizzare, spiritualizzare, evangelizzare, servire. 

«Come diceva il sociologo tedesco Erich Fromm, "Il problema del ‘900 è stato la morte di Dio, il problema del 2000 è la morte dell'uomo". La questione antropologica è attualissima: quale uomo incontriamo oggi? Come diceva il card. Ratzinger nel 2000 in occasione del giubileo dei catechisti: "Evangelizzare è insegnare agli uomini l'arte di vivere". In ogni uomo c'è una richiesta di vita buona, piena. La fede deve insegnare a vivere». Se c'è una questione antropologia c'è una questione cristiana. «Cristo sta scomparendo da tutti i luoghi della nostra vita. Con 10 Piazze per 10 Comandamenti abbiamo riportato Cristo nelle città, il progetto è stato la nostra risposta alla crisi di Dio. Se non alimentiamo la gioia di dirsi di Cristo, se non annunciamo apertamente la dimensione kerigmatica, non "cristianizziamo" il nostro tempo». La missione deve essere carismatica, deve «profumare di Spirito Santo. L'uomo spirituale ha sempre impeto di vita nuova. Cristo inquieta: come dice il card. Dias, "Lo Spirito Santo ti dona la pace ma non ti lascia in pace"». Umanizzare, cristianizzare, spiritualizzare: tutto questo è già evangelizzazione.

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«Occorre trovare una occasione, un metodo, una possibilità, per portare Dio agli uomini, per far correre la Parola "fuori". Non sempre la comunione è piena ma meglio che sia imperfetta purché missionaria. Troppo spesso si difetta di fede carismatica, di quella che spinge ad andare fuori». "Chi" servire? «I poveri, gli ammalati, gli oppressi, i prigionieri». 

"Sulla vita del RnS: Organismi di servizio, Gruppi e Comunità, formazione" è il tema del simposio affidato al coordinatore nazionale Mario Landi e ai membri di CNS Lorenzo Pasquariello (area Pastorale) e Federico Luzietti (area Formativa). 

«Il Rinnovamento non è un'azienda, è un corpo mistico - ha esordito il Coordinatore nazionale -. Dobbiamo uscire da una visione "legalista e normativa" del Movimento quando parliamo degli Organismi pastorali di servizio». L'immagine richiamata è quella "dell'orchestra", come suggerito da Papa Francesco allo Stadio Olimpico alla 37ª Convocazione del Rinnovamento. «Nell'orchestra la responsabilità del primo violino è la stessa del triangolo: tutti concorrono alla riuscita della composizione». Landi spiega che si tratta di una interdipendenza esistenziale, quella che lega gli ambiti e i livelli di pastoralità. Ha quindi proseguito con un approfondimento delle linee fondamentali del servizio pastorale, entrando nello specifico dei livelli regionale e diocesano. «I diversi ambiti non sono dei compartimenti stagni ma in comunione secondo una logica di sussidiarietà». Lorenzo Pasquariello si è soffermato sull'esperienza delle realtà locali: i gruppi, le comunità, le comunità di alleanza. Federico Luzietti ha concluso l'intervento a tre voci sottolineando l'imprescindibilità della formazione, colonna portante del cammino nel Movimento, promozione dell'identità carismatica: «Occorre una formazione specifica, adeguata, attraverso i tanti strumenti che abbiamo a disposizione - come il Seminario di vita nuova, le Scuole, i testi, le riviste - per rispondere alle sei consegne che il Papa ci ha affidato alla scorsa Convocazione nazionale». 

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Il terzo simposio, dal tema "Sulla fraternità nel RnS: Progetti comuni e sostentamento", è stato guidato dal direttore Amabile Guzzo e da Marcella Reni, membro di CNS per l'area Carismatica. «Da sempre siamo identificati come quelli che "pregano" ma è riduttivo: noi siamo quelli che dalla preghiera traggono l'ispirazione per operare nel mondo». Marcella Reni ha,quindi, presentato le diverse attività, i progetti, le iniziative, che contraddistinguono la missione del RnS da oltre un decennio: dalla missione in Moldavia - l'implantatio ecclesiae voluta da san Giovanni Paolo II nel 2002 - al progetto Coref; da Prison Fellowship Italia al sogno di Giovanni Paolo II di realizzare un Centro internazionale per la famiglia a Nazareth, affidato al RnS e al Pontificio consiglio per la famiglia attraverso l'istituzione di una Fondazione vaticana.

Il Direttore RnS ha, successivamente, esortato l'assemblea a una responsabilità che passi, necessariamente, anche attraverso il sostentamento delle opere del Movimento. Sostegno fraterno, Patto d'Amore, 5perMille, lasciti testamentari, libere offerte, sono alcuni dei mezzi attraverso i quali la provvidenza si manifesta per la realizzazione delle diverse opere. Inoltre, Amabile Guzzo ha presentato le diverse realtà che, da un punto di vista burocratico, sanciscono l'esistenza del Movimento nelle sue strutture. 

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La giornata si è conclusa dopo cena con un Roveto ardente, guidato dalla Parola tratta dagli Atti degli apostoli: "E ora Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua Parola" (4, 29). 

Elsa De Simone 

(03.05.2015)