"Chi semina gioisca insieme a chi miete"
(cf Gv 4, 36b) è il tema che ha guidato l'approfondimento delle proposte dalle
Regioni in risposta alla Traccia preparatoria
della Conferenza. Guidati dal coordinatore nazionale Mario Landi, sono
intervenuti Ignazio Cicchirillo, coordinatore regionale della Sicilia, don
Patrizio Di Pinto del Lazio, Luisella Facchin del Friuli Venezia Giulia,
Federico Luzietti delle Marche, Lucia Mariane della Sardegna, Gianpaolo
Micolucci dell'Abruzzo, Giuseppe Righetti del Veneto, Piero Sebastiano della
Lombardia, Rosario Sollazzo della Basilicata e un coordinatore diocesano
referente del Molise.
La Conferenza animatori, sigillo di un
quadriennio e apripista di un nuovo tempo della responsabilità pastorale nel
Rinnovamento, diviene - nel corso della sessione - occasione per «comprendere
come lo Spirito sta già agendo... per capire la profezia che lo Spirito Santo
già sta realizzando nei nostri gruppi, nelle nostre comunità, sui nostri
territori, con uno sguardo ampio rispetto a quello che il Signore ci ha chiesto
di fare in questi quattro anni», come sottolineato dal Coordinatore nazionale.
Partendo dalla Traccia preparatoria della
Conferenza e, quindi, dalle quattro definizioni del RnS - identità e
appartenenza, missione e servizio, signoria di Gesù e autorità di Dio,
tradizione e formazione - e dalle sei consegne che impegnano il RnS -
conversione, Seminari di vita nuova nello Spirito, parola di Dio, unità,
ecumenismo spirituale, poveri -, Mario Landi ha delineato le motivazioni che
hanno reso necessario questo tempo di condivisione con le Regioni, che nel loro
mandato pastorale rappresentano «il già e il non ancora». Ed è proprio questo
«già» delle opere concretamente realizzate e «il non ancora» della
progettualità e della profezia del loro operato, a essere stato al centro
dell'intera sessione. «Il Rinnovamento è composto da tante Regioni che non sono
realtà a se stanti ma parti di un unico corpo, di una sola unità - ha
proseguito Landi -. Il lavoro di verifica e di discernimento operato nelle
Regioni ci ha permesso di conoscere ancora più approfonditamente quello che lo
Spirito Santo sta già realizzando e quello che andrà a realizzare. Al termine
di un mandato non vogliamo guardare indietro ma volgere lo sguardo in avanti
per raccogliere un'eredità che viene da lontano, da esperienze consolidate. E
questi progetti, idee, iniziative, profezie, sono consegnate alle Regioni per
il futuro quadriennio. Questo è l'intento di questa condizione a più voci».
I coordinatori si sono succeduti dando
spazio e voce alle singole realtà regionali, diverse per tradizione culturali
ed emergenze sociali ma tutte accumunate dall'opera della grazia che si è
manifestata nei territori per mezzo di tanti uomini e donne, giovani e bambini,
"accesi" dal dinamismo dello Spirito. Famiglie, carceri, giovani, sono alcuni
degli ambiti di questa nuova evangelizzazione che, dai tanti cenacoli della
contemporaneità, si porta verso le periferie esistenziali del mondo: «Fiumi di
acqua viva stanno già sgorgando - ha commentato il Coordinatore dell'Abruzzo - e
noi lo stiamo già vivendo perché è viva la nostra fede in Gesù che è il
Signore».
Elsa De Simone