Inizia oggi,
5 dicembre, presso il Palacongressi di Rimini, la XXXVIII Conferenza Animatori del RnS
che si concluderà lunedì 8 dicembre.
Con estrema gratitudine il Movimento accoglie i messaggi augurali del card. Stanislaw Rylko, presidente del
Pontificio Consiglio per i Laici e del card.
Angelo Bagnasco, presidente della
Cei.
Ricordando il valore della Conferenza al termine
del quadriennio di servizio dei responsabili e facendo riferimento al discorso
"consegnato" da Papa Francesco allo Stadio Olimpico, il card. Rylko ha scritto: «Come vi ha detto Papa Francesco "Avete
ricevuto il grande dono della diversità dei carismi, la diversità che porta
all'armonia dello Spirito Santo, al servizio della Chiesa". (...) Il compito dei
responsabili sarà allora quello di preservare questa armonia, di custodirla, di
servirla. E dovranno distinguersi per lo stile di servizio sobrio e gioioso che
oggi il Santo Padre ci chiama ad assumere sempre più, quasi a modo di
distintivo per una genuina evangelizzazione che attiri gli uomini e le donne di
oggi a Cristo". Si è infine dimostrato lieto nel sapere che i tratti principali
del Discorso del Papa allo Stadio Olimpico sono divenuti il programma
fondamentale del cammino dei responsabili del RnS.
Anche il card. Bagnasco ha
fatto giungere il suo augurio al presidente Martinez. Dopo aver commentato il tema della Conferenza "Fiumi di acqua viva sgorgheranno dal cuore
di chi crede in me" (Gv 7, 38), il Presidente della Cei ha proseguito il
suo messaggio: «Ancora oggi Gesù invita
ogni uomo e tutti i credenti in lui ad abbeverarsi dello Spirito promesso ed
effuso nella Pentecoste. Ancora oggi nel battesimo e ogni giorno fa scaturire
per noi questa sorgente di grazia e di novità. Questo voi dovete ricordare alla
Chiesa, secondo il meraviglioso compito che vi siete assunti all'interno
dell'Associazione, di vivere - come recita il vostro Statuto (art. 2) - in una
"gioiosa e piena adesione alla vita sacramentale ed ecclesiale", in uno spirito
di "conversione permanente" e nel "servizio ministeriale nella Chiesa e nella
società". Ha concluso: «Invochiamo
davvero il Padre di divenire sempre più capaci di accogliere lo Spirito, di
lasciarcene permeare, consapevoli che così diventiamo sorgenti noi stessi dello
Spirito, trasformando il nostro mondo, così assetato di Dio e così spesso
ignaro di esserlo».
(05.12.2014)