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Martinez su iniziativa Cei di preghiera per il Sinodo 
RnS, vicinanza e adesione alle iniziative Cei sulla Famiglia

12 settembre 2014

SIR – Preghiera Cei per Sinodo: Martinez (RnS), “Riaffermare Vangelo della Famiglia”

“Fermarsi a pregare per il Sinodo significa entrare nella volontà di Dio sulla famiglia così da riaffermarne il Vangelo”. Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, esprime soddisfazione per l’iniziativa della Presidenza della Conferenza episcopale italiana di ritrovarsi sabato 4 ottobre, in piazza San Pietro, per pregare in vista della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi (Roma, 5-19 ottobre 2014), dedicata alla famiglia, e per ascoltare le parole di Papa Francesco. “Il Sinodo - dichiara al Sir - è un evento di fede e pertanto bisogna ricordare alla nostra coscienza cristiana che un simile evento si prepara nella preghiera che segna una forte discontinuità con le tante parole che riempiono le cronache di ogni giorno sulla famiglia. Se non parliamo a Dio della famiglia non riusciremo a parlare della famiglia agli uomini”. “La prima tutela da ricercare per la famiglia - aggiunge - è in Dio più che negli uomini. Tutto ciò che si fa in questa direzione non solo è dovuto ma è la carta di identità dei credenti”. Intanto domani, in vista del Sinodo, il Rns celebrerà a Pompei il suo VII pellegrinaggio nazionale delle Famiglie per la Famiglia, con la partecipazione di circa 15 mila persone provenienti da famiglie di tutta Italia. 

13 settembre 2014

AVVENIRE - Il 4 ottobre l'Italia con il Papa in preghiera per la famiglia

Dalla Chiesa italiana una proposta che intende sottolineare il ruolo centrale della famiglia e la volontà di accompagnare i lavori sinodali invocando su di essi lo Spirito. Anche chi non sarà a Roma potrà essere protagonista In piazza San Pietro l'iniziativa lanciata dalla presidenza Cei Sulle finestre una luce accesa illuminerà l'avvio del Sinodo

La Chiesa italiana si stringerà attorno a papa Francesco in un momento particolare di preghiera per la famiglia. L'appuntamento è fissato per sabato 4 ottobre, solennità di san Francesco d'Assisi, patrono d'Italia, dalle 18 alle 19,30 in piazza San Pietro. E si tratterà di un momento pubblico di preghiera e di riflessione, che culminerà con l'intervento del Pontefice. L'evento è stato fissato alla vigilia della III Assemblea Generale straordinaria del Sinodo dei vescovi che si celebrerà a Roma dal 5 al 19 ottobre prossimi, e sarà dedicato a riflettere circa "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell'evangelizzazione". E proprio in vista di questo delicato appuntamento ecclesiale che la presidenza della Conferenza episcopale italiana ha invitato «il popolo di Dio a prendere parte a un momento pubblico di preghiera e di riflessione, che culminerà nell'intervento del Santo Padre». L'iniziativa, sottolinea la nota Cei con cui ieri ne è stata data notizia, «intende manifestare l'attenzione della Chiesa italiana attorno a una tematica tanto decisiva quale quella della famiglia, nucleo vitale della società e della stessa comunità ecclesiale». Di qui «la volontà di accompagnare i lavori dell'Assemblea sinodale, invocando su di essa la luce dello Spirito Santo». L'evento - al quale parteciperanno anche i Padri sinodali - sarà ripreso dal Ctv e trasmesso in diretta da Tv2000 e dalle altre televisioni cattoliche. Ma anche coloro che non potranno ritrovarsi a Roma vi potranno in qualche modo partecipare attivamente. È prevista anche una seconda modalità di adesione, lanciata col motto "accendi una luce in famiglia". L'invito in pratica è quello di creare sul territorio quella stessa sera del 4 ottobre, in forma domestica nella propria casa, o comunitaria in gruppi parrocchiali o diocesani, un incontro in cui invocare lo Spirito Santo e porre sulla finestra delle proprie abitazioni un lume acceso. A tale scopo, poco prima dell'evento uno schema di preghiera sarà scaricabile dal sito della Cei (www.chiesacattolica.it/famiglia). L'iniziativa di preghiera col Papa ha suscitato, come registrato dal Sir , una vasta adesione nel mondo dell'associazionismo cattolico. Di «iniziativa molto positiva» parla Fabrizio Azzolini dell'Associazione genito ri (Age). Francesco Zanotti della Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc) ha registrato la «grande attesa» delle diocesi per il Sinodo. Un invito a partecipare con un pensiero particolare alla «vita nascente» proviene da Carlo Casini del Movimento per la Vita. Roberto Gontero dell'Agesc vede nell'evento una «grande continuità ideale» con l'incontro dello scorso 10 maggio, dedicato al mondo della scuola. L'appuntamento è per l'Azione cattolica, osserva il presidente Matteo Truffelli, «occasione straordinaria per manifestare insieme a tutta la Chiesa italiana l'attenzione alla famiglia, nucleo vitale della società e della stessa comunità ecclesiale». «Aderiamo ad un momento di preghiera che è un momento di unità - spiega Francesco Belletti del Forum delle associazioni familiari -. Per noi stare insieme come famiglia negli spazi pubblici e nelle piazze è un modo per essere soggetti di questo Paese». «Fermarsi a pregare per il Sinodo significa entrare nella volontà di Dio sulla famiglia così da riaffermarne il Vangelo», sostiene Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, esprimendo soddisfazione per l'iniziativa. 

26 settembre 2014

SIR– Famiglia: RnS, “vicinanza” e “adesione” a messaggio del Consiglio permanente Cei

Il Rinnovamento nello Spirito Santo (Rns) esprime vicinanza e piena adesione ai temi suggeriti dal Comunicato finale del Consiglio Permanente della Cei, nonché dal Messaggio sul tema della famiglia, entrambi presentati nella conferenza stampa di oggi da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. “Ci uniamo con gioia e profonda convinzione al Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente che ribadisce ‘il bene comune della famiglia’”, dichiara il presidente Salvatore Martinez in una nota: “Una verità che si fonda sul valore spirituale e sociale dell’unione stabile nel matrimonio e della fecondità generativa data dal dono dei figli. Se è bene di tutti e di ciascuno in quanto dono profondamente umano, la famiglia si segnala nella sua inviolabile dignità a partire dalla promozione dell’amore intergenerazionale nella preghiera. La famiglia che prega resta unita e spende ogni giorno questa forza dinanzi ai tanti mali che la affliggono”. Rns aderisce all’evento della Cei del 4 ottobre e durante le due settimane del Sinodo propone l’iniziativa del “Muro di fuoco per il Sinodo”, un calendario di preghiera incessante che coinvolgerà tutti i Gruppi e le Comunità del RnS, giorno e notte, h24, come già sperimentato in passato in momenti topici della vita della Chiesa e del RnS. Il calendario previsto coprirà i giorni sinodali, 24 ore su 24. 

ZENIT – “Nella preghiera la forza della famiglia”

Il Rinnovamento nello Spirito Santo esprime vicinanza e piena adesione ai temi suggeriti dal Comunicato finale del Consiglio Permanente della Cei, nonché dal Messaggio sul tema della famiglia, entrambi presentati nella conferenza stampa di oggi, venerdì 26 settembre, da mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI.

«Ci uniamo con gioia e profonda convinzione al Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente che ribadisce “il bene comune della famiglia - ha dichiarato il Presidente Martinez -. Una verità che si fonda sul valore spirituale e sociale dell’unione stabile nel matrimonio e della fecondità generativa data dal dono dei figli. Se è bene di tutti e di ciascuno in quanto dono profondamente umano, la famiglia si segnala nella sua inviolabile dignità a partire dalla promozione dell’amore intergenerazionale nella preghiera. La famiglia che prega resta unita e spende ogni giorno questa forza dinanzi ai tanti mali che la affliggono».

Nella convinzione che la preghiera sia la più potente “arma spirituale” mai esistita, il Rinnovamento nello Spirito Santo aderisce all’iniziativa della Cei in programma per il 4 ottobre 2014, raccogliendo l'invito di Papa Francesco a sostenere con la preghiera il Sinodo straordinario dei Vescovi sulla Famiglia (5-19 ottobre 2014), promuovendo entrambe le modalità proposte dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Cei:

- Sabato 4 ottobre, festa di San Francesco di Assisi, Patrono d'Italia, "convenire a Roma in Piazza San Pietro, per sperimentare dalle ore 18.00 alle ore 19.30, come agli albori del Concilio Vaticano II, con il Santo Padre, quanto è potente la preghiera" (cfr Gc 5,16).

- "Accendi una luce in famiglia" (per quanti non potranno intervenire alla Veglia): si tratta di creare quella stessa sera, sul territorio italiano, in forma domestica nella propria casa, o comunitaria in gruppi parrocchiali o diocesani, un incontro in cui invocare lo Spirito Santo e porre sulla finestra delle proprie abitazioni un lume acceso.

Inoltre, durante le due settimane previste dalla durata del Sinodo, il Movimento propone l’iniziativa del “Muro di fuoco per il Sinodo”, un calendario di preghiera incessante che coinvolgerà tutti i Gruppi e le Comunità del RnS, giorno e notte, h 24, come già sperimentato in passato in momenti topici della vita della Chiesa e del RnS. Il calendario previsto coprirà i giorni sinodali, 24 ore su 24, secondo l’assegnazione di turni giornalieri alle diverse Regioni italiane, in modo da offrire il proprio contributo alla causa della famiglia e per la migliore riuscita del Sinodo con una preghiera d'intercessione incessante. 

L’OSSERVATORIO FLEGREO – RnS, vicinanza e adesione alle iniziative Cei sulla Famiglia

Il Rinnovamento nello Spirito Santo esprime vicinanza e piena adesione ai temi suggeriti dal Comunicato finale del Consiglio Permanente della Cei, nonché dal Messaggio sul tema della famiglia, entrambi presentati nella conferenza stampa di oggi, venerdì 26 settembre, da mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei.

«Ci uniamo con gioia e profonda convinzione al Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente che ribadisce “il bene comune della famiglia”, ha dichiarato il Presidente MartinezUna verità che si fonda sul valore spirituale e sociale dell’unione stabile nel matrimonio e della fecondità generativa data dal dono dei figli. Se è bene di tutti e di ciascuno in quanto dono profondamente umano, la famiglia si segnala nella sua inviolabile dignità a partire dalla promozione dell’amore intergenerazionale nella preghiera. La famiglia che prega resta unita e spende ogni giorno questa forza dinanzi ai tanti mali che la affliggono».

Nella convinzione che la preghiera sia la più potente “arma spirituale” mai esistita, ilRinnovamento nello Spirito Santo aderisce all’iniziativa della Cei in programma per il 4 ottobre 2014, raccogliendo l’invito di Papa Francesco a sostenere con la preghiera il Sinodo straordinario dei Vescovi sulla Famiglia (5-19 ottobre 2014), promuovendo entrambe le modalità proposte dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Cei:

- SABATO 4 ottobre, festa di San Francesco di Assisi, Patrono d’Italia, “convenire a Roma in Piazza San Pietro, per sperimentare dalle ore 18.00 alle ore 19.30, come agli albori del Concilio Vaticano II, con il Santo Padre, quanto è potente la preghiera” (cfr Gc 5,16).

- “Accendi una luce in famiglia” (per quanti non potranno intervenire alla Veglia): si tratta di creare quella stessa sera, sul territorio italiano, in forma domestica nella propria casa, o comunitaria in gruppi parrocchiali o diocesani, un incontro in cui invocare lo Spirito Santo e porre sulla finestra delle proprie abitazioni un lume acceso.

Inoltre, durante le due settimane previste dalla durata del Sinodo, il Movimento propone l’iniziativa del “Muro di fuoco per il Sinodo”, un calendario di preghiera incessante che coinvolgerà tutti i Gruppi e le Comunità del RnS, giorno e notte, h 24, come già sperimentato in passato in momenti topici della vita della Chiesa e del RnS. Il calendario previsto coprirà i giorni sinodali, 24 ore su 24, secondo l’assegnazione di turni giornalieri alle diverse Regioni italiane, in modo da offrire il proprio contributo alla causa della famiglia e per la migliore riuscita del Sinodo con una preghiera d’intercessione incessante. 

27 settembre 2014

AVVENIRE - L'adesione di movimenti e associazioni alla Veglia

«Piena adesione» all'iniziativa di preghiera promossa dalla Cei alla vigilia del Sinodo. «Nella convinzione che la preghiera sia la più potente "arma spirituale" mai esistita» il Rinnovamentonello Spirito Santo aderisce all'iniziativa Cei, raccogliendo l'invito di papa Francesco a sostenere con la preghiera il Sinodo straordinario dei vescovi sulla famiglia. Adesione anche dalle Acli, che con il vicepresidente nazionale Santino Sciré, conferma l'impegno a favore della famiglia e per chiedere politiche meno penalizzanti.

2 ottobre 2014

RADIO INBLU – Intervista a Salvatore Martinez

3 ottobre 2014

AVVENIRE – Martinez: preghiera e rinnovamento delle risorse pastorali

AVVENIRE.IT – Martinez: “In preghiera 24 ore su 24”

In preghiera h24 per il Sinodo. A cominciare da domani sera, quando i membri del Rinnovamento nello Spirito (RnS) si uniranno agli altri fedeli giunti da tutta Italia per il grande incontro di preghiera organizzato dalla Cei in Piazza San Pietro insieme con il Papa. «Il Sinodo – afferma Salvatore Martinez, presidente di RnS Italia – è un evento dello Spirito che va sostenuto con la preghiera e con una speciale vicinanza spirituale tra il popolo di Dio e i pastori. Cercheremo di viverlo con questa intensità nelle prossime due settimane».

Secondo quali modalità?

Nei 15 giorni del Sinodo, giorno e notte, 24 ore su 24, con una precisa turnazione, i nostri gruppi e comunità faranno adorazione, incontri di preghiera, offriranno digiuni e opere di misericordia per sostenere i lavori. D’intesa con la segreteria del Sinodo, consegneremo a tutti i partecipanti all’assemblea il libretto il 'Rosario della famiglia' utilizzato in occasione del nostro Pellegrinaggio delle famiglie per la famiglia. Sono sette misteri del 'Vangelo della famiglia', una pedagogia dello Spirito semplice  e accessibile a tutti.

Come è articolato il 'Rosario della famiglia'?

Si inizia con la nascita di Gesù: è il tema della vita, minacciata dai tanti Erode del nostro tempo. Poi le nozze di Cana, per riflettere sulla grazia del matrimonio e tutto ciò che lo rende una 'festa permanente' (nel 'vino che sta per finire' sono evidenziati i pericoli e i peccati che indeboliscono l’unione coniugale). Il terzo mistero è l’istituzione del-l’Eucaristia, fonte di unità all’interno e di carità all’esterno della famiglia. Il quarto è la morte di Gesù, sul valore della sofferenza; in sostanza come 'la croce di Gesù' segna la storia delle famiglie. Quindi la Risurrezione, per riaffermare che l’ultima parola spetta a Cristo vivo, perché l’amore, più forte della morte, possa risorgere. Gli ultimi due misteri sono la discesa dello Spirito Santo, cioè la Pentecoste nella Chiesa domestica, causa di carismi che la rendono missionaria, è la figura di Maria, poiché in lei (ragazza, fidanzata, vergine, sposa, vedova) sono contemplati i tipi dell’umanità.

E naturalmente si partirà con la preghiera organizzata dalla Cei in piazza san Pietro alla presenza del Papa.

Il gesto proposto dalla Cei ribadisce - in sintonia con Papa Francesco - il valore spirituale di questo Sinodo. Saremo convintamente presenti, sensibilizzando tutti a partecipare e sostenendo anche l’organizzazione di Diocesi e parrocchie. La preghiera è la condizione indispensabile per parlare e ascoltare in modo spirituale ciò che lo Spirito dice alle chiese: quanto più sarà intensa e concorde, visibilmente offerta in comunione con il Papa e con i pastori, tanto più sarà gradita al Cielo ed efficace sulla terra.

Una speranza da coltivare e un rischio da evitare per i lavori del Sinodo.

Il rischio è che s’immiserisca la sua portata concentrando le attese intorno ad alcuni temi su cui l’opinione pubblica maggiormente ci sfida (tra questi l’aggiornamento della morale cattolica). La speranza è che il tema sia riletto a partire dalla soggettività ecclesiale della famiglia e dal suo valore pastorale in chiave missionaria, non come concessione della gerarchia, ma come fondamentale recupero della dimensione della responsabilità e della partecipazione del popolo di Dio. Per quanto ci riguarda, con la Fondazione Vaticana 'Centro Internazionale Famiglia di Nazareth', sottolineeremo il dramma delle famiglie in Medio Oriente. Il pomeriggio di sabato 11 ottobre terremo un convegno con quattro patriarchi (Béchara Rai, maronita; Younam, siro cattolico, Twal, latino, e Sako, caldeo) per richiamare l’opinione pubblica sulla tragedia umanitaria che si sta consumando, a danno della famiglia, nei Paesi Arabi.

È d’accordo con chi chiede un ripensamento della pastorale familiare?

Penso che dobbiamo riscoprire il valore della fraternità nelle nostre Chiese locali, rendendole sempre più accoglienti e sempre meno luoghi anonimi e freddi; comunità in cui possa esperimentarsi la grazia e la gioia del 'noi', come in famiglia. Occorre poi dire che la mancanza di comunione sacramentale in chi soffre situazioni irregolari può essere colmato per via carismatica. C’è una 'comunione carismatica', fondata sui doni battesimali dello Spirito, sulla quale dovremmo insistere di più per permettere a tante persone di sentirsi parte utile della Chiesa. Dobbiamo chiederci, umilmente, che sollecitudine fraterna abbiamo nei confronti delle famiglie che soffrono miseria spirituale e materiale. Il Sinodo certamente indicherà aperture e novità, favorendo la riscoperta e l’investimento di tante risorse pastorali finora poco espresse per una Chiesa più 'a misura di famiglia'. 

4 ottobre 2014

SIR – Veglia Cei Sinodo: conclusa con l’accensione delle fiaccole

Si è conclusa con l’accensione delle fiaccole, da parte delle principali associazioni familiari, la Veglia organizzata questa sera dalla Conferenza episcopale italiana, alla vigilia del Sinodo per la famiglia. Dopo l’omelia del Papa, che è arrivato alle 19 in punto in piazza, al canto del “Vieni Santo Spirito” sono state portate sette lampade e ogni fedele in piazza - affollata di circa 80mila persone - ha acceso la propria candela. Ad accendere le sette lampade sono stati alcuni rappresentanti di Azione Cattolica, Rinnovamento nello Spirito, Famiglie Nuove (Movimento dei Focolari), Cammino Neocatecumenale, Comunione e Liberazione, tre suore della Congregazione delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù e una famiglia con situazione di disabilità: quella di Paolo e Mariangela Basile, collaboratori dell’Ufficio di pastorale familiare della diocesi di Volterra, in Toscana, che da poche settimane hanno in affido Stefano di sette anni, con difficoltà di linguaggio, essendo affetto dalla sindrome di Martin Bell. Durante il canto di congedo, Papa Francesco si è recato a venerare l’icona della presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme, posta a uno dei lati del sagrato. Al termine della celebrazione, sono state lette le due preghiere per la famiglia composte, rispettivamente, da Benedetto XVI e Papa Francesco. Bergoglio prima di lasciare il sagrato della basilica ha salutato cardinali, vescovi e padri sinodali. 

5 ottobre 2014

RESEGONE ONLINE – Papa Francesco: “Nel Sinodo ci sia un confronto fraterno, aperto e sincero”

«La comunione di vita assunta dagli sposi, la loro apertura al dono della vita, la custodia reciproca, l'incontro e la memoria delle generazioni, l'accompagnamento educativo, la trasmissione della fede cristiana ai figli: con tutto questo la famiglia continua ad essere scuola senza pari di umanità, contributo indispensabile a una società giusta e solidale». Lo ha detto papa Francesco, citando contenuti della sua Evangelii gaudium, durante la veglia di preghiera con le famiglie in Piazza San Pietro, organizzata dalla Cei, per il Sinodo sulla famiglia che si apre domani in Vaticano. «E più le sue radici sono profonde, più nella vita è possibile uscire e andare lontano, senza smarrirsi né sentirsi stranieri ad alcuna terra - ha aggiunto il Pontefice -. Quest'orizzonte ci aiuta a cogliere l'importanza dell'Assemblea sinodale che si apre domani».

Il Papa ha poi fatto appello perché i padri sinodali abbiano «il dono dell'ascolto», non solo «ascolto di Dio» ma anche «ascolto del popolo», e perché ci sia «la disponibilità a un confronto sincero, aperto e fraterno», che «ci porti a farci carico con responsabilità pastorale degli interrogativi che questo cambiamento d'epoca porta con sé».

«Accanto all'ascolto - ha proseguito -, invochiamo la disponibilità a un confronto sincero, aperto e fraterno, che ci porti a farci carico con responsabilità pastorale degli interrogativi che questo cambiamento d'epoca porta con sé. Lasciamo che si riversino nel nostro cuore, senza mai perdere la pace, ma con la serena fiducia che a suo tempo non mancherà il Signore di ricondurre a unità».

La storia della Chiesa, ha chiesto Bergoglio, «non ci racconta forse di tante situazioni analoghe, che i nostri padri hanno saputo superare con ostinata pazienza e creatività?». «Il segreto sta in uno sguardo», ha aggiunto: «ed è il terzo dono che imploriamo con la nostra preghiera. Perché, se davvero intendiamo verificare il nostro passo sul terreno delle sfide contemporanee, la condizione decisiva è mantenere fisso lo sguardo su Gesù Cristo, sostare nella contemplazione e nell'adorazione del suo volto».

«Se assumeremo il suo modo di pensare, di vivere e di relazionarsi - ha concluso il Papa -, non faticheremo a tradurre il lavoro sinodale in indicazioni e percorsi per la pastorale della persona e della famiglia. Infatti, ogni volta che torniamo alla fonte dell'esperienza cristiana si aprono strade nuove e possibilità impensate».

 

Si è conclusa con l’accensione delle fiaccole, da parte delle principali associazioni familiari, la Veglia organizzata questa sera dalla Conferenza episcopale italiana, alla vigilia del Sinodo per la famiglia. Al canto del “Vieni Santo Spirito” sono state portate sette lampade e ogni fedele in piazza - affollata di circa 80mila persone - ha acceso la propria candela. Ad accendere le sette lampade sono stati alcuni rappresentanti di Azione Cattolica, Rinnovamento nello Spirito, Famiglie Nuove (Movimento dei Focolari), Cammino Neocatecumenale, Comunione e Liberazione, tre suore della Congregazione delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù e una famiglia con situazione di disabilità: quella di Paolo e Mariangela Basile, collaboratori dell’Ufficio di pastorale familiare della diocesi di Volterra, in Toscana, che da poche settimane hanno in affido Stefano di sette anni, con difficoltà di linguaggio, essendo affetto dalla sindrome di Martin Bell. Durante il canto di congedo, Papa Francesco si è recato a venerare l’icona della presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme, posta a uno dei lati del sagrato. Al termine della celebrazione, sono state lette le due preghiere per la famiglia composte, rispettivamente, da Benedetto XVI e Papa Francesco. 

9 ottobre 2014

RADIO VATICANA - Sinodo sulla famiglia, non solo divorziati-risposati

Al centro dei lavori del Sinodo Speciale sulla famiglia, in corso in Vaticano, non c'è solo la vicenda dei divorziati risposati, che sembra tanto monopolizzare l'attenzione dei media internazionali. Ci sono anche questioni vitali, spesso taciute nel dibattito mediatico. Come l'apertura alla vita e l'educazione cristiana in contesti familiari difficili.

"I padri sinodali ne stanno discutendo e questo è un profondo bene - dice Salvatore Martinez, presidente di Rinnovamento nello Spirito Santo e consultore del Pontificio Consiglio sulla Famiglia-. Come ha ricordato spesso il Papa, oggi le grandi sfide sono il tema della vita e della crescita. Del resto, in una famiglia Gesù può nascere ma subito dopo può anche morire".

Quali rimedi somministrare, allora, ad una famiglia malata e bisognosa di misericordia? Prova a spiegarlo don Stefano Tardani, fondatore del Movimento dell'Amore Familiare, da anni aiuto e sostegno ai coniugi in difficoltà: "Le medicine - sostiene - potrebbero essere tre: aiuto psicologico contro la fragilità e il timore di aprirsi davvero al dono della vita, preghiera e fraternità. Il tutto senza negare la Verità. Perchè la misericordia si accompagna sempre alla Verità, anche se questo può essere doloroso".

Anche sul fronte dell'educazione cattolica i padri sinodali si interrogano su quale strada intraprendere per far in modo che la famiglia, nonostante contesti giudicati difficili, torni ad essere di nuovo piccola chiesa domestica. "Se vogliamo veramente ottenere questo risultato dobbiamo far sì che nelle famiglie si torni a pregare insieme. Non è possibile non farlo o al massimo pregare ognuno per contro proprio.L'educazione cattolica si insegna con l'esempio, e quale migliore esempio della preghiera avvicina alle cose di Dio?". Parola di Salvatore Martinez. 
(15.10.2014)