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Il Rinnovamento nello Spirito aderisce all’invito alla preghiera della CEI per l’Iraq 

14 agosto

ANSA – Iraq: Rinnovamento Spirito, ci uniamo a preghiera dei vescovi

Il Rinnovamento nello Spirito
aderisce all’invito alla preghiera della Cei per l’Iraq. "Il
dolore di chi invoca giustizia sia ora il nostro grido di
preghiera", dice il presidente del RnS Salvatore Martinez.
"L’Assunta - rileva ancora Martinez - ci invita ad unirci alla
sua preghiera perché la violenza disumana che sta colpendo le
nostre sorelle e i nostri fratelli nella fede in Iraq cessi e
lasci lo spazio alla libertà  di vivere in pace e in pace
confessare la propria fede".
"Sarà  il grido della preghiera - conclude il presidente del
Rinnovamento - a colmare il drammatico silenzio e immobilismo
delle istituzioni politiche e culturali internazionali, in
speciale modo degli Stati Uniti d’America, dell’Unione Europea e
della Lega Araba, che hanno la responsabilità  di agire in modo
rapido per fermare questo genocidio perpetrato in nome di Dio". 

ZENIT – Il Rinnovamento nello Spirito aderisce all’invito alla preghiera della Cei per l’Iraq

Salvatore Martinez, di ritorno dalla Terra Santa: "Il dolore di chi invoca giustizia sia ora il nostro grido di preghiera"

Di ritorno dalla Terra Santa, dove ha guidato l’annuale Pellegrinaggio Nazionale del Rinnovamento nello Spirito, il presidente del RnSSalvatore Martinezcomunical’adesione del Movimento ecclesiale all’appello della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana “ad unirsi in preghiera in occasione della solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria, 15 agosto, quale segno concreto di partecipazione con quanti sono provati dalla dura repressione”.

Guardando alla situazione determinatasi in Iraq e più in generale nel Medio Oriente, che ha la sua 'Chiesa Madre' nella Comunità apostolica di Terra Santa, Martinez ha rivolto un pensiero alla Vergine Maria, la quale - ha ricordato - "ha conosciuto il martirio del cuore, figlia di queste terre e di questa cultura plurisecolare da cui il nostro Occidente cristiano è stato generato".

"Come una Madre che soffre - ha aggiunto il presidente - l’Assunta ci invita ad unirci alla sua preghiera, perché la violenza disumana che sta colpendo le nostre sorelle e i nostri fratelli nella fede in Iraq cessi e lasci lo spazio alla libertà di vivere in pace e in pace confessare la propria fede".

Secondo Salvatore Martinez, inoltre, "se non riusciamo a convincere gli uomini violenti che il nome dell’unico Dio è amore e fratellanza, allora possiamo parlare a Dio degli uomini che soffrono ingiustizia, perché da Dio venga la salvezza". Sarà quindi "il grido della preghiera a colmare il drammatico silenzio e immobilismo delle Istituzioni politiche e culturali internazionali", in speciale modo degli Stati Uniti d’America, dell’Unione Europea e della Lega Araba, che - ha affermato il presidente del RnS - "hanno la responsabilità di agire in modo rapido per fermare questo genocidio perpetrato in nome di Dio".

Pertanto, con ferma convinzione, il Rinnovamento nello Spirito accoglie l’invito della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana alla preghiera per la Festa dell’Assunta e promuove, in tutta Italia, speciali momenti di preghiera di intercessione e di adorazione eucaristica denominati “Roveto Ardente”. Vogliamo fare nostro il grido di dolore di chi dispera, perché si tramuti in preghiera che invoca giustizia e misericordia, riscatto dei deboli e dei perseguitati.

Al contempo, il movimento esprime speciale vicinanza spirituale al Patriarca caldeo di Bagdad Louis Raphael I Sako, ai Vescovi di Mosul e di tutte le Chiese e comunità cristiane che sono in Iraq i quali hanno dichiarato che “sotto il profilo umanitario e spirituale, le circostanze attuali non possono essere considerate accettabili per questo popolo di esiliati; intanto, le sofferenze aumentano e gli sforzi internazionali messi in campo per alleviare il loro dolore sono del tutto insufficienti".

Un dramma che si consuma con velocità impressionante ai danni delle famiglie di sfollati nel nord dell’Iraq e spinge ciascuno di noi ad agire, mentre non si vedono all’orizzonte segnali di una soluzione rapida per il destino di oltre 100mila persone, profughi che hanno abbandonato i 13 villaggi della piana di Ninive, per trovare riparo in città e villaggi più a nord e che da almeno sette giorni cercano di sopravvivere alla meglio in parchi e luoghi pubblici. 

15 agosto 2014

AVVENIRE – La mobilitazione delle diocesi e delle associazioni

Le adesioni

a preghiera per i cristiani perseguitati unisce l'Italia. Oggi si tiene la Giornata nazionale promossa dalla Cei che ha per tema "Noi non possiamo tacere". Diocesi, movimenti, associazioni, parrocchie e singoli hanno fatto propria l'iniziativa. L'arcivescovo di Napoli , cardinale Crescenzio Sepe, che presiede alle 11 in Cattedrale la Messa internazionale, ha spiegato ieri nell'Eucaristia della vigilia dell'Assunta che «vogliamo pregare per i tanti cristiani perseguitati perché sia riconosciuto il loro diritto alla libertà religiosa e onorata la loro dignità di figli di Dio». Nella diocesi di Trieste si è tenuta ieri una veglia di preghiera nel Tempio mariano di Monte Grisa. L'arcivescovo Giampaolo Crepaldi ha ricordato che «la solidarietà con i fratelli perseguitati è il punto di partenza, ma il punto di arrivo dovrà essere la critica delle ideologie, anche religiose, che li mettono a morte». Nel patriarcato di Venezia il Duomo di Caorle si unisce all'iniziativa Cei, mentre nella diocesi di Bergamo le parrocchie sono esortate alla preghiera per i cristiani perseguitati e a una raccolta di solidarietà. L'arcivescovo di Spoleto-Norcia , Renato Boccardo, che presiederà alle 11 la Messa in Cattedrale, evidenzia che «solo la bontà è la forza che permette agli uomini di vivere in pace gli uni accanto agli altri, senza nuocersi». Anche la diocesi di Frosinone-VeroliFerentino si raccoglierà in preghiera e il vescovo Ambrogio Spreafico guiderà stasera un momento di preghiera a Ceprano. L'arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno , Luigi Moretti, «sensibile alle sofferenze dei fratelli chiamati tragicamente a confessare e testimoniare la fede» sollecita a unirsi nella preghiera. Il vescovo di Vallo della Lucania , Ciro Miniero, chiede di «partecipare all'iniziativa per risvegliare nei nostri cristiani della sonnolenta Europa l'attenzione su questi tristi eventi». L'arcivescovo di Taranto , Filippo Santoro, sottolinea in un messaggio che «le armi di chi crede in Gesù Cristo sono la preghiera e il dialogo: solo con queste si può sgominare la violenza». E il vescovo di Trapani , Pietro Maria Fragnelli, «inviterà a intensificare la preghiera perché cessino le inaudite violenze contro i cristiani» nella Messa delle 7 al Santuario della Madonna di Trapani. Alla Giornata aderisce Rinnovamento nello Spirito Santo il cui presidente Salvatore Martinez afferma che «sarà il grido della preghiera a colmare il drammatico silenzio e immobilismo delle istituzioni». Il presidente Unitalsi,  Salvatore Pagliuca, invita alla recita del Rosario che «è preghiera orientata per sua natura alla pace».

(15.08.2014)