Si è appena concluso il VII Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie
per la Famiglia promosso dal Rinnovamento
nello Spirito Santo, in collaborazione con la Prelatura Pontificia di Pompei, il Pontificio Consiglio per la Famiglia, l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI, il Forum delle Associazioni familiari, i Comuni di Scafati e Pompei.
Oltre 15 mila persone si sono ritrovate alle ore 14.00 nell’area
mercatale di Scafati, nella zona adiacente al Palamangano. Alle ore 15.00 ha
avuto inizio un momento di interventi e testimonianze moderato da mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di
Ascoli Piceno. Sono intervenuti Francesco
Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari; don Paolo Gentili, direttore
dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI; Salvatore Martinez, presidente del RnS.
Ha affermato don Paolo Gentili nel suo intervento: «Per qualcuno sembra quasi che la famiglia si stia oscurando ma invece
questo “sole” in Italia è vivo grazie a tanti uomini e donne che insieme
costruiscono la famiglia. La famiglia non è un ritorno al passato: essere
maschio e femmina, insieme nella comunione, non è un ritorno al passato ma è un
ritorno ad avere un vero futuro».
Così il Presidente del Forum delle Associazioni familiari ha posto
l’accento sull’attualità del tema del Pellegrinaggio, “Maschio e femmina Dio li
creò”: «Oggi alcuni vogliono introdurre
una famiglia che non ha niente a che fare con l’uomo e con la donna, e che non
ha niente a che fare con l’accoglienza della vita. Il dibattito del nostro
Paese è in una situazione di grande allarme perché sembra che l’uomo di oggi
voglia inventare la famiglia e rifiuti la bellezza della natura della famiglia».
Agli interventi di don Paolo
Gentili, Francesco Belletti, Salvatore Martinez, si sono aggiunte alcune testimonianze di vita familiare: Costanza Miriano, giornalista e
scrittrice sui temi dell’identità familiare; i coniugi Butturini con la loro esperienza di famiglia missionaria e
di famiglia numerosa (10 figli); Saverio
Sgroi, consulente educativo impegnato in particolar modo con gli
adolescenti; la famiglia profuga africana di Siaca Kone e Helen Simon,
ricongiunta in Italia grazie all’opera di evangelizzazione di una comunità del
RnS; Gianluca Mencarelli, convertito
grazie alla preghiera dei bambini protagonisti di una comunità di
evangelizzazione del RnS.Il presidente nazionale del RnS, Salvatore Martinez, ha esortato a
proclamare insieme «La famiglia è viva!
Evviva la famiglia! Perché Gesù è vivo e deve crescere nell’amore degli sposi e
nella vita dei figli». Martinez ha aggiunto: «
La famiglia è e rimane un evento d’amore, un miracolo dello
Spirito. Pertanto, ancor prima che dinanzi alla volontà degli uomini, la
famiglia è chiamata a porsi sempre davanti alla volontà di Dio: da
Dio è voluta, da Dio è stata creata e da Dio stesso è difesa ancora
prima che dagli uomini e dalle loro leggi. La vera soluzione all’attuale
crisi spirituale e identitaria della famiglia sta nell’umile conversione dei
cuori, delle menti e delle volontà al Vangelo di Gesù, che reclama la
stabilità dell’amore nella forma sponsale del matrimonio e la
fecondità dell’amore nella procreazione dei figli. Sono questi
due elementi fondanti della civiltà umana e della vita sociale, che credenti
e non credenti sono chiamati a rispettare, come atto di onore verso le
generazioni che ci hanno preceduto e come atto di amore verso quelle che
verranno. Noi crediamo che niente più della preghiera ci spieghi in modo vitale
ed esperienziale il Vangelo della famiglia. Pregare pellegrinando
insieme, gioiosamente, nonni, genitori e figli: un antidoto alla solitudine,
all’esclusione sociale e ai tanti conflitti intergenerazionali a cui assistiamo
proprio dentro le mura domestiche. Preghiera come via infallibile di pace, in
famiglia prima che nella società; quella pace che il diavolo – ci ricordava
Papa Francesco allo Stadio Olimpico – non vuole dimori nelle nostre famiglie».
Alle ore 16.30 il popolo delle
famiglie provenienti da tutta Italia si è messo in cammino da Scafati per
giungere al Santuario di Pompei alle ore 18. Durante il cammino è stato recitato
“il Rosario della Famiglia” animato e meditato su Sette dei tradizionali 20
Misteri.
A Pompei, il Vescovo Prelato, mons. Tommaso Caputo, ha accolto i
pellegrini porgendo un saluto di
benvenuto e invitando a guardare a Maria, «a
come ha accolto ciò che Dio le chiedeva, a come ha amato e superato ogni
difficoltà le si presentasse, a come non ha mollato mai» per «imparare a vivere in questo nostro
difficile presente». Ha infine invitato «a
pregare per tutte le famiglie del mondo che si trovano nel dolore, in modo
particolare per quelle che vivono in zone di guerre o sono perseguitate, spesso
proprio a causa della propria fede».
La Celebrazione eucaristica delle
ore 19, trasmessa in diretta su TV2000, è stata presieduta da mons. Vincenzo Paglia, presidente del
Pontificio Consiglio per la Famiglia, che nella sua omelia ha ricordato
l’importanza di celebrare il Pellegrinaggio a Pompei nella solennità
dell’Esaltazione della Santa Croce, «perché
vuol dire far scaturire dal culmine dell’amore di Gesù una nuova familiarità,
nuovi legami, nuove solidarietà che stringono persone anche diverse, basandosi
sull’amore di Gesù. Dall’amore di Gesù sgorga una nuova esistenza umanità,
quella di cui oggi abbiamo bisogno, in un mondo avvelenato dai serpenti della
guerra, dell’egoismo, dell’individualismo, della violenza». Paglia ha
infine sottolineato il valore dell’iniziativa del Rinnovamento alla luce del
prossimo Sinodo per la Famiglia, perché questo evento «possa mostrare ciò che il Sinodo deve promuovere in tutto il mondo:
una nuova primavera delle famiglie cristiane».
Il Pellegrinaggio si è concluso
con l’accensione delle candele, segno che anticipa l’iniziativa “accendi una
luce in famiglia” indetta dalla CEI, un invito alle famiglie di tutta Italia ad
accendere una candela in segno di preghiera il prossimo 4 ottobre, alla vigilia
del Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia.