A conclusione della Concelebrazione eucaristica la testimonianza di Biagio. Entrato in carcere per vari reati nel '92, esce nel '96 e da quel momento inizia la sua carriera di strada. «La droga mi faceva sentire forte», racconta - ma quanto dolore. Mentre mia madre moriva in ospedale io mi procuravo i soldi facendo il parcheggiatore». La sua triste carriera si concludeva l'anno dopo col carcere. Lì sembra aver raggiunto il fondo ma è proprio da quel momento che inizia la sua risalita verso la Luce. Conosce il Rinnovamento. Incontra Gesù. «Don Ferdinando, il cappellano è stato una presenza determinante. Pregavo e invitavo i compagni a venire in Chiesa. Ma è difficile parlare di Gesù in quei luoghi». Un giorno però un amico che doveva affrontare il processo gli chiede di pregare per lui. Finalmente anche i suoi compagni cercavano Gesù. «Attraverso la preghiera - prosegue -, Gesù mi fece capire che dovevo rapportarmi con lui come un bambino. Gli scrissi una lettera in cui gli esprimevo i miei desideri. Qualche tempo dopo conobbi mia moglie e il gruppo del Rinnovamento di cui faccio parte». Infine la parte più toccante della sua testimonianza: «Oggi entro un'altra volta in carcere, ma come volontario per portare la parola di Gesù e la mia testimonianza».
Elena Dreoni
(01.06.2014)