«Due Pontefici contestualmente
canonizzati e alla presenza di due Pontefici concelebranti. Già questo, da
solo, è un evento senza precedenti. Del resto, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo
II sono stati due "miracoli dello Spirito Santo". Due veri riformatori della
Chiesa e facilitatori della fede; due innamorati di Gesù che lasciavano
ovunque, specie nei cuori di chi incontravano, il segno di questa passione per
il Vangelo della salvezza. Hanno cambiato il cammino della storia, nell'ultimo
scorcio di secondo millennio, con una "fantasia della carità" che ha tradotto
in realtà il sogno del Concilio ecumenico Vaticano II: una Chiesa
"riconciliata" con gli uomini, con le culture, con le religioni. Hanno saputo
vincere le attese inquiete e alimentare le speranze più vere, più profondamente
umane di tutte le genti, globalizzando, senza mai recedere, l'anelito
all'amore, all'unità, alla pace. In questo trinomio è senza dubbio iscritta
l'originalità e la consonanza di fede e di opere dei due nuovi Santi. Nessuno,
nel corso di questi due Papati, anno dopo anno, ha dubitato che Wojtyla e
Roncalli fossero protagonisti di un'originale quanto geniale santità di
pensiero, di parole, di azioni. E proprio in questa triplice direzione: l'"amore
per l'uomo", sempre e comunque, a partire dalla sua dignità integrale e
trascendente; l'"unità", nella diversità del cammino dei popoli, perché
iscritta nel genere umano al di là di ogni steccato ideologico e politico; la "pace",
come soluzione permanente ad ogni crisi e conflitto, dono spirituale che si
alimenta non mediante trattati e contratti, ma con la preghiera e l'accoglienza.
A Giovanni XXIII e a Giovanni Paolo II dobbiamo anche il ritorno allo "spirito
originario del cristianesimo", nel prevalere dei gesti umili, semplici, diretti
di cui i due Papi continuamente si sono fatti espressione - ad imitazione di
Gesù di Nazareth - suscitando simpatia, stupore, emulazione. Questo ritorno
vitale alle sorgenti dell'esperienza cristiana ci lascia in eredità preziosa la
riscoperta del protagonismo dello Spirito Santo, della sua azione non solo
sacramentale ma anche carismatica, dunque legata non più solo ai chierici ma
anche ai laici, elemento questo di vera modernità e di rinnovamento voluto per
la Chiesa del post Concilio. Senza Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II non
saremmo quello che siamo; non faremmo quello che facciamo. Senza di loro il
mondo oggi sarebbe più triste, più povero di ideali, più inattivo nel compiere
il bene. La nostra preghiera si fa lode e ringraziamento al Signore per questo
lieto evento della canonizzazione dei due Pontefici. Ora, finalmente Santi, non
mancheranno di sostenere il cammino della Chiesa e del Rinnovamento nello
Spirito con la loro intercessione».
[English translation]
(26.04.2014)