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Conclusione dell'VIII Fraternità nazionale del RnS 
Dalle parole del Presidente nazionale un itinerario utile ad un esame di coscienza per una riscoperta del RnS come strumento di evangelizzazione!
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Il Presidente nazionale nelle sue attesissime conclusioni ha proposto ai convenuti una "revisione delle prassi carismatiche per un nuovo profilo pastorale dei responsabili del RnS come evangelizzatori". L'articolato e profondo intervento si è aperto richiamando l'immagine suggestiva, offerta dal servo di Dio Don Tonino Bello, dell'immagine della "Chiesa del grembiule", suggerita in filigrana da Gv 13,17, e, concretizzata dalla forza profetica del Magistero di Papa Francesco. L'asserzione "Sapendo queste cose siete beati se le mettete in pratica", ha consentito al relatore di non risparmiare esempi, utili ad esortare i responsabili delle diocesi, delle regioni, e i delegati nazionali, affinché riscoprano la forza profetica del loro mandato missionario: "Ci deve essere un momento in cui la nostra fede ci fa vedere ed entrare nel fare e nell'essere di Dio", ha come tuonato. Riprendendo una delle citazioni ormai storiche del riconoscimento ufficiale del Movimento, ha ricordato di come esso "non è una generica esperienza di fede ma è un cammino". Da questa presa di coscienza sempre più necessaria per gli aderenti alla vita del Movimento, nasce la necessità che "i nostri incarichi, gli obiettivi, i ruoli, gli strumenti e i mezzi si vadano sempre più precisando", per riscoprire come il Rinnovamento nello Spirito Santo sia uno strumento di evangelizzazione. "Nell'Esortazione Apostolica, di Papa Francesco, felice strumento di  riflessione, approfondimento e studio di questi giorni, emerge che il cammino della Chiesa è il cammino del Rinnovamento. E che se è vero che il Rinnovamento evangelizza lo deve fare in piena sintonia con le linee che indica il Santo Padre".

A questo punto la Relazione, a mo' di ventaglio enuncia i 5 criteri per riscoprire le caratteristiche dell’Amore di Dio. “Esso, deve essere:

1. Un amore intelligente per Cristo che apre alla conoscenza delle Sacre Scritture;

2. L'esperienza di fede reale che offra una conoscenza sensibile di Cristo;

3. Un amore che spinga a scoprire modalità ricche utili all'annuncio. Non esistono mezzi e strumenti santi. "Esistono persone sante che sanno maneggiare e moltiplicare i doni di Dio".

4. Altra caratteristica di questo amore è la sua eternità! Eternità che spinga ad andare "oltre" se stessi.

5. È un amore operante: per sua natura deve incidere nella storia.”

Inoltre, è stato ricordato che se "Se il Vangelo non è in azione in me, nella mia vita, io non vedrò mai il Vangelo in azione fuori di me!" 

Da qui le cinque caratteristiche dell'evangelizzazione secondo lo "Spirito", perché possa dirsi "nuova":

1. L'evangelizzazione deve produrre un'azione pastorale cristocentrica, favorendo una formazione di tipo kerigmatico, centrata sul primo annuncio.

2. L'evangelizzazione deve avere un contenuto profetico. La Parola divina deve essere sperimentata sul piano umano.

3. L'evangelizzazione deve avere un aspetto carismatico. I segni e i miracoli devono accompagnare la predicazione!

4. L'evangelizzazione deve sempre tener conto del contesto liturgico, cioè trovare nelle celebrazioni una dimensione fontale.

5. L'evangelizzazione deve avere a cuore la proiezione sociale. Lo Spirito Santo ci introduce nella storia da protagonisti.

A questo punto la riflessione si è aperta sull'orizzonte pastorale e comunitario, con un binomio che attraversa tutto il vissuto del ministero pastorale, senza il quale non si comprenderebbero le ansie e le preoccupazioni della Chiesa:

1. Diffusione del Vangelo;

2. Salvezza delle anime.

Il relatore, sostenuto dall'immagine della forma geometrica di un quadrilatero, ha poi condiviso le quattro urgenze che ha a cuore la Chiesa. Il "quadrilatero della storia":

1. Umanizzare la storia;

2. Cristianizzare la storia;

3. Spiritualizzare l'uomo;

4. Salvare le anime.

Parlando della "vita nello Spirito", il Presidente ha presentato un secondo quadrilatero, il "quadrilatero della vita", affermando che "il dinamismo nuovo che introduce Gesù nella vita di quanti lo accolgono deve produrre una fiducia nuova, produrre sentimenti e capacità rinnovate e creative, fino a spingere quell'uomo ad occuparsi di cose sempre più difficili". Urge, allora, presentare, educare ad una rilettura della "vita":

1. Della vita vecchia e dei suoi soprassalti, costantemente illuminata dalla realtà della redenzione. La misura alta del combattimento spirituale.

2. Della vita nuova e della sua forza attraente con la possibilità di viverla.

3. Della vita carismatica mediante un più efficace a ampio uso dei doni dello Spirito.

4. Della vita eterna, finalità della vita nuova, "che si traduce sulla terra nell'esperienza di un amore smisurato", ha affermato con precisione didascalica.

Ha inoltre ricordato come sia necessario "sempre invocare la forza dall'alto. La forza dello Spirito che rende possibile anche l'impossibile".

L'ultima parte della relazione ha riguardato una sorta di esame di coscienza pastorale e comunitario - una revisione delle nostre "prassi carismatiche" per un nuovo profilo pastorale dei Responsabili del RnS come evangelizzatori - sempre alla luce della prima Esortazione di Papa Francesco, offrendo un decalogo per l'evangelizzatore:

1. È un uomo che incontra ogni giorno Gesù;

2. Annuncia con gioia;

3. Vive l'esperienza del Rinnovamento come continua conversione pastorale, con audacia e creatività;

4. Non cade e non cede alle tentazioni pastorali, non fugge dalle sue responsabilità e risponde in maniera adeguata;

5. È cosciente della sua identità e missione. Partecipa ai "ministeri di fatto", secondo il munus battesimale;

6. Rimane un educatore tra le generazioni;

7. Vive il suo discepolato missionario, quale membro del popolo di Dio;

8. Basa la sua predicazione sulla centralità del Kerigma;

9. Ha un cuore "sociale" e opera una "scelta preferenziale" per i poveri;

10. La sua azione è mossa dallo Spirito Santo e non teme paure di alcun genere.

Un lungo applauso ha come definito la partecipazione e il consenso dell'Assemblea tutta alla proposta del Relatore. Una profonda commozione ha come adombrato le risonanze di alcuni interventi in Aula. Tra questi, un fratello, anziano di cammino, con la voce "spezzata" dal pianto, ha riferito: "Da quanto ci hai condiviso nella tua riflessione, carissimo Presidente, emerge che siamo chiamati a rispondere a un debito d'amore molto grande!". Il lungo applauso di consenso ed il canto finale di un gioioso ritornello “storico” del Movimento, ha permesso ai presenti di orientare e consacrare le attese e le speranze, le domande e i desideri e gli slanci del Movimento, alla Celebrazione Eucaristica, presieduta da S. E. Salvatore De Giorgi.

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Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. Card. Salvatore De Giorgi – Arcivescovo emerito di Palermo

La Liturgia della Parola ha motivato i partecipanti a rimettersi sui passi di Gesù e a far memoria dell'inizio del suo mandato missionario: la sua scelta geografica e spirituale, che “è andata storicamente al contrario di ogni umana attesa”. E, mentre, il Presidente della Liturgia Eucaristica ha offerto una precisa omelia sulla Parola proclamata, non ha esitato nel ringraziare Dio per il dono del RnS alla Chiesa: "Ricordo la nascita e il riconoscimento dello Statuto. Di come io stesso, allora, Presidente della Consulta nazionale del laicato cattolico abbia incoraggiato la richiesta dello stesso riconoscimento, perché così si sarebbe definita con certezza l'unità del cammino e in forza del carisma riconosciuto anche le altre eventuali esperienze senza confusione o associazioni penalizzanti per il RnS". Riconoscendo la "portata" del Movimento e la sua forza profetica, ha motivato i presenti a "dipendere" dallo Spirito Santo, che rimane l'Agente principale della nuova evangelizzazione: "Il vostro Movimento e' una occasione per sperimentare e approfondire il cammino di vita interiore; approfondire la Parola di Dio, alla luce del Magistero della Chiesa; per diffondere la profonda ricchezza del Catechismo della Chiesa Cattolica e la ricchezza della Dottrina Sociale della Chiesa, che rimane parte integrante di un percorso corretto di evangelizzazione". 

Don+Dino+Foglio+-+Padre+Mario+Panciera+-+Padre+Matteo+La+Grua

Consacrando a Maria il RnS, 'Stella della Nuova Evangelizzazione', ha dato ragione della sua profonda conoscenza della vita del Movimento, dello Statuto e del Regolamento e dei Documenti che regolano e danno vita a percorsi di crescita e di responsabilità all'interno della stessa esperienza, richiamandoli più volte con profondità di pensiero.

Al termine della Celebrazione, nelle parole colme di gratitudine, il Presidente non ha potuto non riconoscere nel tono di voce del Cardinale, nella Parola 'spezzata', nei dettagli del percorso vissuto all'interno del Movimento, il volto di alcuni 'padri iniziatori ', che hanno segnato tutto il percorso di questa 'straordinaria storia d'amore': Don Dino Foglio, nell'ottavo anno dalla sua dipartita; Padre Mario Panciera; Padre Matteo La Grua, a due anni dal suo ritorno alla casa del Padre.

Carmela Romano

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(27.01.2014)