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GMG 2013 Rio de Janeiro – Italia chiama Rio, Bagno a Ripoli 

11 luglio 2013

COMUNE DI BAGNO A RIPOLI- Bagno a Ripoli: “Italia chiama Rio de Janeiro

In occasione delle celebrazioni per la Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Rio de Janeiro sabato 27 luglio, l'Associazione “Rinnovamento nello Spirito Santo” ha organizzato, presso il giardino dei Ponti di Bagno a Ripoli, un incontro con i giovani per seguire in diretta la veglia di Papa Francesco (dal pomeriggio di sabato 27 fino a mezzanotte, ora italiana).

Sono previsti circa 1500 giovani dai 14 ai 30 anni, che saranno ospitati nell'area degli Istituti Volta, Gobetti e Granacci, nelle palestre e nelle tende lì montate.

Il programma di massima, impostato sull'ora italiana, è il seguente:

- venerdì 26 pomeriggio – arrivi e accoglienza

- sabato 27 luglio, fino alle 16.30 Catechesi, Santa Messa, riflessioni comunitarie e preghiera personale

- dalle 16.30 inizio veglia

- alle 00.30 collegamento con Rio per seguire il discorso del Papa. La veglia dovrebbe concludersi alle 02.00 di domenica 28 luglio

- domenica 28 Santa Messa, pranzo e partenze

La maggior parte dei giovani arriverà su pullman che non percorreranno via Roma ma si fermeranno in via Le Plessis e i ragazzi accederanno alla zona Volta/Gobetti/Granacci da via Le Plessis. Tutti i partecipanti saranno identificati al momento dell'arrivo e identificabili tramite un pass che garantirà loro l'uso di tutti i servizi (refezione e alloggio). L'associazione “Rinnovamento nello Spirito Santo”, oltre a coprire tutte le spese organizzative, fornisce un numero adeguato di volontari a supporto della Polizia Municipale e del Comando dei Carabinieri per garantire il minor disagio possibile per la viabilità. Tutte le iniziative si svolgeranno all'interno del Giardino i Ponti e dell'area Volta-Gobetti-Granacci. Info: http://tinyurl.com/Rinnovamento. Informazioni anche: Call Center Linea Comune, tel. 055.055, da lunedì a sabato, ore 8-20.

“Quando gruppi di giovani, indipendentemente dalle convinzioni religiose e ideali di ognuno, si radunano in pace e rispetto portando valori di fratellanza e comunità – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l'Assessore alla Protezione Civile Silvia Tacconi - sono da accogliere positivamente, da aiutare, se possibile, nei loro intenti e da ascoltare per un reciproco confronto di crescita. Il clima che ogni giorno di più sta creando Papa Francesco, con i suoi gesti concreti, non ultima la visita a Lampedusa e le parole importantissime che ha pronunciato (“No a globalizzazione dell'indifferenza”), spingono verso un rinnovamento ideale che si fonda sul rispetto e sulla forza della gioventù. Nel ringraziare il Volontariato ripolese, i Dirigenti scolastici e tutto il personale della scuola per la disponibilità, ai cittadini di Bagno a Ripoli chiediamo la collaborazione che sempre hanno saputo dare in occasioni simili a questa. Da tutta Italia giungono giovani nelle scuole e nei giardini di Bagno a Ripoli? Accogliamoli!”

Italia chiama Rio – di Mario Landi, Coordinatore Nazionale di Rinnovamento nello Spirito

La Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg) rappresenta senza dubbio un appuntamento unico nel panorama degli eventi ecclesiali. I giovani che vi partecipano portano nei cuori e nelle menti, per anni, il ricordo dell’esperienza di fede, umanità, fratellanza vissuta. Il Rinnovamento nello Spirito (RnS) ha sempre promosso questo evento partecipandovi in modo convinto, massiccio, gioioso. Tra pochi giorni, cento ragazzi del Rinnovamento nello Spirito Santo, guidati dal presidente Salvatore Martinez e da don Fulvio Bresciani, responsabile dell’àmbito giovani del RnS, partiranno per Rio per vivere giornate indimenticabili con centinaia di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo per pregare, stare insieme ai nostri vescovi, ascoltare Papa Francesco. Come Rinnovamento non abbiamo voluto, però, trascurare le centinaia di ragazzi e giovani che, pur avendo nel cuore il “santo viaggio”, non hanno potuto partecipare all’evento. Ecco allora che a Firenze, in località Bagno di Ripoli, vivremo – contestualmente alle giornate della Gmg – tre giorni di festa, preghiera, gioia, incontri e amicizia che possano fare entrare nel cuore di una nuova generazione di credenti l’invito di Gesù: “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28, 19), tema della Gmg 2013. Nello stile solidale dell’accoglienza povera e fraterna, nelle strutture pubbliche messeci gentilmente a disposizione dall’Amministrazione comunale di Bagno di Ripoli, ospiteremo le centinaia di giovani che già si sono prenotati, e ci stiamo attrezzando per accogliere gli altri che in questi giorni continuano a chiedere di essere presenti. Il programma è aperto alla partecipazione anche di giovani cattolici e non della diocesi di Firenze (che assume la Veglia come esperienza di riferimento). Sono previsti momenti di preghiera, Celebrazione eucaristica, adorazione, condivisione, ascolto, accompagnamento, testimonianza delle opere che Dio ha compiuto nella vita di tanti giovani. Avremo poi, nella serata di sabato, un festival animato dal Ministero nazionale della musica e del canto e, infine, un collegamento video su maxischermo in diretta con Rio, dove potremo gioire e condividere le primizie dei nostri giovani presenti in Brasile e vivere in diretta la Veglia conclusiva con Papa Francesco. Lo Spirito Santo non farà mancare per tutti i presenti gioia, comunione, amicizia, e infonderà nei cuori dei giovani una nuova forza per testimoniare ed evangelizzare i lontani. Italia chiama Rio... allora, per vivere con coraggio la nostra fede e la chiamata di ogni credente ad annunciare il Vangelo di Gesù con la gioia dello Spirito Santo.

13 luglio 2013

LA NAZIONE – “Italia chiama Rio de Janeiro”

«ITALIA CHIAMA Rio de Janeiro». Ovvero la Giornata Mondiale della Gioventù vissuta in diretta dall'Italia. La sede prescelta è Bagno a Ripoli. Qui, come anticipato nelle scorse settimane, arriveranno più di 1500 ragazzi dai 14 ai 30 anni per vivere insieme, seppur dall'altra parte del mondo, l'appuntamento di Rio de Janeiro con Papa Francesco. A organizzare le giornate italiane è l'associazione Rinnovamento nello Spirito Santo che ha a Bagno a Ripoli il suo responsabile diocesano fiorentino. «Un centinaio di nostri giovani tra qualche giorno partirà per Rio - spiega Mario Landi, coordinatore nazionale di Rinnovamento nello Spirito -. Condivideranno con centinaia di migliaia di giovani da tutto il mondo la preghiera e lo stare insieme. Non abbiamo voluto però trascurare le centinaia di ragazzi e giovani che non hanno potuto partecipare all'evento. Ecco allora che a Bagno di Ripoli vivremo contestualmente a Rio tre giorni di festa, preghiera, incontri e amicizia che possano far entrare nel cuore di una nuova generazione di credenti l'invito di Gesù di andare e fare discepoli tutti i popoli». I RAGAZZI saranno ospitati dal Comune nelle palestre della scuola media Granacci e delle superiori Volta e Gobetti. Potranno dormire all'interno o nelle tende nei giardini delle scuole, usando bagni e docce. Le iniziative poi si svolgeranno ai Giardini i Ponti. L'arrivo è previsto per venerdì 26 luglio. Tutti avranno un pass di riconoscimento e potranno vivere momenti di incontro e seguire Rio attraverso un maxi schermo allestito nel parco. Il collegamento con il Pontefice in Brasile sarà a partire dalla mezzanotte e mezzo tra sabato e domenica con veglia che dovrebbe concludersi intorno alle 2. La mattina successiva, dopo la Santa Messa e il pranzo, finirà anche la GMG italiana. Rinnovamento nello Spirito Santo coprirà tutte le spese organizzative, fornirà un numero adeguato di volontari a supporto della polizia municipale, del comando dei carabinieri per gestire la viabilità e della protezione civile per ogni esigenza. L'iniziativa è stata presentata ufficialmente anche dal sindaco Bartolini e dall'assessore alla protezione civile Silvia Tacconi.

16 luglio 2013

SIR – GmG Rio 2013: RnS, in partenza 100 giovani per GMG e “Go Fest International”

Saranno oltre 100 i giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) che parteciperanno alla Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro (23-28 luglio). Non sarà questo l’unico evento per i giovani del Rns che dal 20 al 22 luglio saranno al “Go Fest international” presso il Commercial Club di Lorena, a brevissima distanza dal santuario di Aparecida, promosso da Rcc (Rinnovamento Carismatico Cattolico) Brasil, Conclat (Renovación carismática Católica latinoamérica), Iccrs (International catholic charismatic renewal services), Civi (Caritas in Veritate international) e Yai (Youth arise international). Momenti di fraternità, workshop, concerti di musica cristiana, relazioni e testimonianze scandiranno le giornate in preparazione alla Gmg di Rio de Janeiro. Il presidente nazionale RnS, Salvatore Martinez, vicepresidente internazionale del network per giovani Yai, terrà la relazione di apertura del Festival sul tema della “Signoria di Gesù”. Dal 23 luglio i ragazzi si trasferiranno a Rio de Janeiro per la Gmg. Per i giovani che resteranno a casa, infine, il Rns ha organizzato “Italia chiama Rio” che si terrà a Bagno a Ripoli (Fi), dal 26 al 28 luglio. 

ZENIT – I giovani del RnS in partenza per il Brasile

Due importanti eventi internazionali vedranno protagonisti questa estate i giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS): il Go Fest International e la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù. “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19) sarà il tema di entrambi gli appuntamenti. Per l’occasione, il Movimento ha organizzato quattro differenti proposte di viaggio dall’Italia che vedranno la partecipazione di oltre 100 giovani.

Il Go Fest International si terrà dal 20 al 22 luglio, presso il Commercial Club di Lorena, a brevissima distanza dal celebre santuario di Aparecida. Sarà caratterizzato da un’inedita sinergia tra RCC (Rinnovamento Carismatico Cattolico) Brasil, Conclat (Renovación Carismática Católica Latinoamérica), ICCRS (International Catholic Charismatic Renewal Services), CIVI (Caritas in Veritate International) e YAI (Youth Arise International). Momenti di fraternità, profonde esperienze spirituali e di amicizia, workshop, concerti di musica cristiana, relazioni e testimonianze scandiranno le giornate in preparazione alla GMG di Rio de Janeiro. Il presidente nazionale RnS, Salvatore Martinez, è il vicepresidente internazionale del network per giovani YAI che, dal 1995, anticipa e prepara spiritualmente i giovani partecipanti alle GMG. Detterà la relazione di apertura del Festival sul tema della "Signoria di Gesù", rispondendo al bisogno dei giovani di approfondire l'esperienza e la conoscenza della fede.

Dal 23 luglio i ragazzi si trasferiranno a Rio de Janeiro per la XXVIII GMG, nella quale i giovani di tutto il mondo saranno invitati ad accettare la chiamata alla missione, vivendo come testimoni del Cristo risorto. Il vasto programma ufficiale prevede: la messa di apertura della GMG a Copacabana, momenti di catechesi in lingua italiana e la festa degli italiani al Maracanazinho, l’accoglienza di Papa Francesco e la via Crucis a Copacabana, la Veglia di preghiera e la Messa presieduta da Papa Francesco presso il Campus Fidei di Guaratiba, oltre a numerose altre esperienze spirituali e di condivisione.

Il Rinnovamento ha elaborato anche una proposta per i giovani che non potranno essere presenti fisicamente in Brasile: Italia chiama Rio: un “evento nell’evento” che si terrà a Bagno a Ripoli (FI), dal 26 al 28 luglio prossimi. In comunione di preghiera e grazie alle moderne tecnologie, per centinaia di ragazzi italiani sarà possibile vivere insieme, in diretta, i momenti salienti dell'incontro di Papa Francesco con i giovani presenti a Rio.

«Seguire il Papa in questi viaggi apostolici -  ha commentato il presidente Martinez - è sempre una grazia che trascende le speranze umane che ci muovono. Ogni GMG, infatti, è una potente effusione di Spirito Santo che si riversa nel cammino della Chiesa, nel destino di decine di migliaia di giovani, nella vita della città che la ospita. Così è stato con Giovanni Paolo II, poi con Benedetto XVI e ora con Papa Francesco. Ho avuto il privilegio di toccare con mano queste grandi benedizioni di Dio e ne sono testimone.

Grande ora è l'attesa per il "ritorno" del Papa latino americano nella propria terra. Non si dimentichi che con il documento di Aparecida, proprio in Brasile, sulla "missione continentale", l'America Latina è la porzione di Chiesa più avanti sui temi della nuova evangelizzazione. Non si poteva avere interprete migliore in Papa Francesco e tema più consono - "Andate e fate discepoli" - per questa GMG. Francesco sta esortando la Chiesa tutta ad "uscire", da se stessa, da schemi paralizzanti, da riverenze mondane, dalla paura che impigrisce sino alla defezione dal mondo. I giovani sono il volto più credibile, il racconto più efficace di questo "rinnovamento" voluto da Francesco.

Il RnS, forte della propria storia e consapevole della propria missione carismatica, sostiene questo impegno del Pontefice partecipando alla GMG con una propria delegazione e assicurando la presenza nei gruppi giovanili provenienti dalle Diocesi. Di grande significato di comunione, poi, è l'evento in contemporanea in Italia per non mortificare quanti non possono intraprendere questo santo viaggio verso il Brasile. Chi non ha amore e dedizione per i giovani, non coltiva il presente della Chiesa, perché il futuro è nel presente di Dio, nell'incontro con Lui vivo e operante ». 

INCROCI NEWS – Rinnovamento nello Spirito, in partenza 100 giovani

Dal 20 al 22 luglio momenti di fraternità, workshop, concerti, relazioni e testimonianze nell'ambito del “Go Fest international”, aperto dal presidente Salvatore Martinez

Saranno oltre 100 i giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) che parteciperanno alla Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro (23-28 luglio).

Non sarà questo l’unico evento per i giovani del Rns, che dal 20 al 22 luglio saranno al “Go Fest international” presso il Commercial Club di Lorena, a brevissima distanza dal santuario di Aparecida, promosso da Rcc (Rinnovamento Carismatico Cattolico) Brasil, Conclat (Renovación carismática Católica latinoamérica), Iccrs (International catholic charismatic renewal services), Civi (Caritas in Veritate international) e Yai (Youth arise international). Momenti di fraternità, workshop, concerti di musica cristiana, relazioni e testimonianze scandiranno le giornate in preparazione alla Gmg di Rio de Janeiro.

Il presidente nazionale RnS, Salvatore Martinez, vicepresidente internazionale del network per giovani Yai, terrà la relazione di apertura del Festival sul tema della “Signoria di Gesù”. Dal 23 luglio i ragazzi si trasferiranno a Rio de Janeiro per la Gmg. Per i giovani che resteranno a casa, infine, il Rns ha organizzato “Italia chiama Rio” che si terrà a Bagno a Ripoli (Fi), dal 26 al 28 luglio.

JULIE NEWS – RnS: Go Fest International e 28ᵃ Giornata Mondiale Gioventù

Due importanti eventi internazionali vedranno protagonisti questa estate i giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS): il Go Fest International e la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù. “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19) sarà il tema di entrambi gli appuntamenti. Per l’occasione, il Movimento ha organizzato quattro differenti proposte di viaggio dall’Italia che vedranno la partecipazione di oltre 100 giovani.

Il Go Fest International si terrà dal 20 al 22 luglio, presso il Commercial Club di Lorena, a brevissima distanza dal celebre santuario di Aparecida. Sarà caratterizzato da un’inedita sinergia tra RCC (Rinnovamento Carismatico Cattolico) Brasil, Conclat (Renovación Carismática Católica Latinoamérica), ICCRS (International Catholic Charismatic Renewal Services), CIVI (Caritas in Veritate International) e YAI (Youth Arise International). Momenti di fraternità, profonde esperienze spirituali e di amicizia, workshop, concerti di musica cristiana, relazioni e testimonianze scandiranno le giornate in preparazione alla GMG di Rio de Janeiro. Il presidente nazionale RnS, Salvatore Martinez, è il vicepresidente internazionale del network per giovani YAI che, dal 1995, anticipa e prepara spiritualmente i giovani partecipanti alle GMG. Detterà la relazione di apertura del Festival sul tema della "Signoria di Gesù", rispondendo al bisogno dei giovani di approfondire l'esperienza e la conoscenza della fede.

Dal 23 luglio i ragazzi si trasferiranno a Rio de Janeiro per la XXVIII GMG, nella quale i giovani di tutto il mondo saranno invitati ad accettare la chiamata alla missione, vivendo come testimoni del Cristo risorto. Il vasto programma ufficiale prevede: la messa di apertura della GMG a Copacabana, momenti di catechesi in lingua italiana e la festa degli italiani al Maracanazinho, l’accoglienza di Papa Francesco e la via Crucis a Copacabana, la Veglia di preghiera e la Messa presieduta da Papa Francesco presso il Campus Fidei di Guaratiba, oltre a numerose altre esperienze spirituali e di condivisione.

Il Rinnovamento ha elaborato anche una proposta per i giovani che non potranno essere presenti fisicamente in Brasile: Italia chiama Rio: un “evento nell’evento” che si terrà a Bagno a Ripoli (FI), dal 26 al 28 luglio prossimi. In comunione di preghiera e grazie alle moderne tecnologie, per centinaia di ragazzi italiani sarà possibile vivere insieme, in diretta, i momenti salienti dell'incontro di Papa Francesco con i giovani presenti a Rio.

«Seguire il Papa in questi viaggi apostolici -  ha commentato il presidente Martinez - è sempre una grazia che trascende le speranze umane che ci muovono. Ogni GMG, infatti, è una potente effusione di Spirito Santo che si riversa nel cammino della Chiesa, nel destino di decine di migliaia di giovani, nella vita della città che la ospita. Così è stato con Giovanni Paolo II, poi con Benedetto XVI e ora con Papa Francesco. Ho avuto il privilegio di toccare con mano queste grandi benedizioni di Dio e ne sono testimone. Grande ora è l'attesa per il "ritorno" del Papa latino americano nella propria terra. Non si dimentichi che con il documento di Aparecida, proprio in Brasile, sulla "missione continentale", l'America Latina è la porzione di Chiesa più avanti sui temi della nuova evangelizzazione. Non si poteva avere interprete migliore in Papa Francesco e tema più consono - "Andate e fate discepoli" - per questa GMG. Francesco sta esortando la Chiesa tutta ad "uscire", da se stessa, da schemi paralizzanti, da riverenze mondane, dalla paura che impigrisce sino alla defezione dal mondo. I giovani sono il volto più credibile, il racconto più efficace di questo "rinnovamento" voluto da Francesco. Il RnS, forte della propria storia e consapevole della propria missione carismatica, sostiene questo impegno del Pontefice partecipando alla GMG con una propria delegazione e assicurando la presenza nei gruppi giovanili provenienti dalle Diocesi. Di grande significato di comunione, poi, è l'evento in contemporanea in Italia per non mortificare quanti non possono intraprendere questo santo viaggio verso il Brasile. Chi non ha amore e dedizione per i giovani, non coltiva il presente della Chiesa, perché il futuro è nel presente di Dio, nell'incontro con Lui vivo e operante».

17 luglio 2013

AVVENIRE – I colori della fede, uniti nella diversità

IL VANGELO GIOVANE Movimenti e associazioni dall'Italia al Brasile per essere protagonisti dell'evento carioca La varietà dei carismi per testimoniare attualità e freschezza della comunità ecclesiale

I ragazzi di movimenti e associazioni sono pronti per partire alla volta di Rio. Da mesi si stano preparando all'evento mondiale: c'è chi sarà al suo debutto alla Giornata e c'è chi non ne ha persa una. Il testimone l'hanno raccolto al termine della Gmg di Madrid del 2011. Papa Francesco durante l'Angelus di domenica scorsa li ha affidati a Nostra Signora de Aparecida, patrona del Brasile, perché «guidi i loro passi - ha detto - e apra i cuori ad accogliere la missione che Cristo darà loro». Azione cattolica «Spalanchiamo la vita a Cristo» a rotta per il Brasile è ormai tracciata. Anche i giovani di Azione cattolica si stanno preparando da tempo. Gruppi parrocchiali o diocesani di tutta Italia si ritroveranno a Rio, e molti vivranno prima o dopo la Gmg esperienze di servizio e di fraternità. Preceduti dagli assistenti don Vito Piccinonna e don Tony Drazza, la delegazione nazionale del settore giovani (dieci persone che «accompagneranno» le centinaia di soci che si muoveranno insieme alle loro diocesi di appartenenza) arriverà a Rio mercoledì prossimo. La sera stessa parteciperanno alla Festa degli italiani, mentre si sta valutando l'ipotesi di svolgere un incontro del Fiac, ovvero dei giovani di Ac provenienti da tutti i continenti. Il giorno dopo, sulla spiaggia di Copacabana, il saluto del Papa accoglierà i pellegrini di tutto il mondo. «Attendiamo l'abbraccio caldo di papa Francesco: ci aspettiamo un messaggio di speranza nella fede e di gioia nella vita, per giunta in un continente come quello sudamericano, che ha nella profonda spiritualità e nell'inconfondibile allegria due dei suoi tratti distintivi. Le proteste che proprio in questi giorni stanno scuotendo la terra della Gmg non ci spaventano, ma ci motivano una volta di più a testimoniare il messaggio di amore e di piena uguaglianza del Vangelo. E infine, siamo pronti a ricevere dal Papa la sua parola di missione, che esorti la Chiesa tutta e noi giovani in particolare a farsi carico della responsabilità e del dono grande che è l'annuncio di Cristo, De resto l'incontro con i giovani di tutto il mondo ci sarà rinnovato entusiasmo per spalancare ogni giorno le porte della nostra vita a Cristo e a ogni uomo». Marco Iasevoli Comunione e liberazione «Pronta a dire il mio eccomi» a vacanza è il tempo più nobile dell'anno, perché è il momento in cui uno si impegna come vuole col valore che riconosce prevalente nella sua vita oppure non si impegna affatto con niente e allora, appunto, è sciocco», scriveva don Luigi Giussani. Quest'anno ho deciso di trascorrere parte delle mie vacanze partecipando alla Giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro insieme agli amici del movimento di Comunione e Liberazione a cui appartengo. Ho 23 anni, sono ormai quasi al termine dei miei studi di giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in questo momento particolare della mia vita, venuto il tempo di prendere decisioni importanti, ho bisogno di andare in pellegrinaggio a Rio, chiedendo a Gesù e alla Madonna di mettermi una mano sulla testa e sostenere la mia fede. Sono contenta di poter andare dove il Papa chiama, rispondendo «eccomi» oggi per imparare a dire «eccomi» tutta la vita. Questo non è frutto di uno slancio sentimentale, non si tratta nemmeno di una semplice dimostrazione d'affetto al Pontefice ma significa ammettere che in fondo la mia vita consiste e si gioca tutta nel dialogo continuo e nel rapporto vivo con Cristo, che trova in papa Francesco il più grande testimone. Cecilia Mauri Unitalsi «A servizio dei disabili» ermettere ai disabili di vivere un evento straordinario come la Gmg nel miglior modo possibile. È la mission dell'Unitalsi, che si appresta a partire per il Brasile con una piccola rappresentanza che da Casa Italia si occuperà del coordinamento e dell'eventuale assistenza per i circa 100 giovani con handicap che dall'Italia partiranno per abbracciare il Papa in terra carioca. Nei mesi scorsi l'Unitalsi si è impegnata nell'organizzazione tra i ragazzi disabili e le rispettive diocesi. «Siamo pronti - dice Gianfilippo, 32 anni, uno dei volontari - a vivere questa esperienza di fede unica a servizio degli altri». (L.Maz.) Missio giovani «Chiamati alla missione» n una Gmg dalla forte impronta missionaria non poteva mancare la rappresentanza di Missio Giovani, cioè dei ragazzi che collaborano con i centri missionari diocesani. «Questa Gmg ci interpella in pieno», sorride Eleonora Borgia, appena partita - con altri 45 giovani - alla volta di San Paolo. «Abbiamo organizzato la trasferta insieme al Pime: la prima settimana saremo a Villa Missionaria per vivere un'esperienza di preghiera, conoscenza della realtà locale e condivisione con altri coetanei provenienti dal mondo intero». Poi, conclude Eleonora, «ci sposteremo a Rio per partecipare alla Gmg». (S.Car.) Gifra «Sui passi di Francesco» on faranno gruppo a sé, ma saranno distribuiti nelle delegazioni delle varie diocesi d'Italia i ragazzi della Gioventù Francescana. «Come è consuetudine quando la Gmg non si svolge in Europa, i giovani del movimento partecipano con la diocesi di appartenenza vivendo così anche la dimensione locale», spiega Alfonso Filippone. «Alcuni però - aggiunge - prenderanno parte all'Incontro Internazionale della Gifra che si terrà a São João del Rey dal 19 al 22». (S.Car.) Sant'Egidio «Credere? Illumina la vita» estimoniare «che è bello essere cristiani» e che questo «non è qualcosa lontano dalla vita dei giovani, ma ciò che aiuta ad essere pienamente uomini e ad affrontare le sfide attuali». Ecco, spiega don Angelo Romano, cosa significa partecipare alla Gmg per la Comunità di Sant'Egidio. Una cinquantina di ragazzi provenienti da Argentina, Perù, Spagna, Belgio, Mozambico, Brasile e Italia (circa la metà) sono partiti per vivere la Gmg missionaria e approfondire temi come la pace, la riconciliazione, il dialogo, l'incontro con i poveri. «Dal 16 al 23 luglio saremo divisi tra Ribeirao Preto, Sao Carlos, Aparecida, San Paolo dove nella parrocchia di San Gerardo Majella e nel Collegio marista parteciperemo ad incontri, e Rio». Qui «nelle chiese del Divino Spirito Santo e San Giovanni Battista animeremo ogni sera alle 18 una veglia di preghiera». (S.Car.) Movimento per la vita «Sarò volontaria tra chi soffre» C « on un'amica ho sentito il desiderio di partecipare alla Gmg non da pellegrina, come a Roma, Toronto e Colonia, ma aiutando gli altri». Così Luisa Ruotolo trentenne vicepresidente del Movimento per la vita di Acerra spiega la sua scelta e continua: «L'elezione di papa Francesco ha consolidato la mia scelta. Ero al suo primo Angelus, quando ho ricevuto l'email che mi ha confermato di essere stata selezionata come volontaria». Del Movimento per la vita parteciperanno alla Gmg quindici pellegrini e due volontari. «Da questa esperienza - continua Luisa - mi aspetto delle risposte dal Signore. Ad Acerra mi dedico alla promozione della vita dalla nascita alla morte naturale, in particolare di accompagnare e supportare le donne in gravidanza e nel periodo successivo. È un servizio che svolgo perché credo nel valore della vita. Pur essendo già laureata, a settembre mi iscriverò a ostetricia, ho maturato questa scelta perché vorrei specializzarmi nel sostenere le gravidanze, soprattutto quelle non desiderate». Paola Fumagalli Rinnovamento nello Spirito «La sfida di vivere un'esperienza di Chiesa che è gioia» n evento per l'evento. Gli oltre cento giovani di Rinnovamento nello Spirito in partenza per Rio si apprestano a vivere la Gmg. Da sabato a lunedì, infatti, proprio in preparazione all'abbraccio con il Papa, si terrà il Go Fest International. Tre giorni che verranno vissuti al Commercial Club di Lorena, a brevissima distanza dal celebre santuario di Aparecida. «Avremo la possibilità di incontrare altri coetanei del mondo che vivono la loro esperienza di fede con il Rinnovamento - racconta Raffaele Attruia, 21 anni, alla vigilia della partenza per il Brasile dopo aver partecipato già alle Giornate di Sydney e Madrid -. Non vedo l'ora di conoscere da vicino un'esperienza di Chiesa viva, fresca e gioiosa come quella brasiliana. Con il Go Fest International cercheremo di prepararci al meglio dal punto di vista spirituale». Il «Go Fest»è caratterizzato da un'inedita sinergia tra Rinnovamento carismatico cattolico, Conclat (Renovación carismática católica latinoamérica), Iccrs (International catholic charismatic renewal services), Civi (Caritas in veritate international) e Yai (Youth Arise International). Momenti di fraternità, profonde esperienze spirituali e di amicizia, workshop, concerti di musica cristiana, relazioni e testimonianze scandiranno le giornate verso Rio. Il presidente nazionale RnS, Salvatore Martinez, è il vicepresidente internazionale del network per giovani Yai che dal 1995 anticipa e prepara spiritualmente i giovani partecipanti alle Gmg. Terra la relazione di apertura del Festival sul tema della «Signoria di Gesù», rispondendo al bisogno dei giovani di approfondire la conoscenza della fede. Dal 23 luglio i ragazzi si trasferiranno a Rio per accettare la chiamata alla missione, vivendo come testimoni del Risorto. Luca Mazza Agesci «Con il fazzolettone lungo le strade di Rio» P « orterò i colori del mio fazzolettone scout a Rio». Matteo Picciau, 19 anni, è un rover - così si chiamano i giovani scout - del gruppo Agesci Elmas 1 in Sardegna. Sarà in Brasile insieme alla pastorale giovanile dell'arcidiocesi di Cagliari. «Vado in rappresentanza degli scout sardi e sono molto emozionato». L'assistente del gruppo don Luciano Ligas, che è anche responsabile diocesano per l'Agesci, ha invitato gli scout cagliaritani ad andare in Brasile. Così Matteo ha colto al volo la proposta. «Non ho mai partecipato a una Gmg ma mi hanno detto che è un vero e proprio evento, non vedo l'ora di partire». Il clan di Elmas, la comunità che riunisce gli scout dai 16 ai 20 anni, in questi mesi ha condiviso con Matteo la preparazione alla Gmg e ha contribuito alle spese di viaggio organizzando cene e altre attività di autofinanziamento. «È stato il loro modo per essermi vicino e mi hanno dato la possibilità di poter partecipare. Anche questo significa essere una comunità», sottolinea il rover. Finita l'esperienza di Rio, Matteo partirà per il campo scout. «Così - conclude - avrò modo di trasmettere ai miei amici tutta la carica della Giornata». Giacomo Cocchi Movimento giovanile salesiano «Crescere insieme si può» er la Gmg partiranno da Caserta e da Pavia due gruppi del Movimento giovanile salesiano, alcuni veterani altri alla prima esperienza, tutti con grandi attese. «Sarà un'opportunità di crescita personale e di gruppo - dice Biagio Narciso casertano di 27 anni alle terza Gmg - per ritornare poi testimoni nella vita ordinaria della verità e della bellezza». Accompagnati da don Pasquale D'Angelo, inseriti nel gruppo della Pastorale Giovanile campana, saranno in 4, tutti impegnati nell'associazionismo salesiano. Da Pavia venerdì partiranno in 10, giovani animatori ed educatori, guidati da don Angelo Rodella. Vi resteranno fino al 14 agosto per conoscere alcune realtà salesiane, visitare quanto si può il Brasile, fare un'esperienza tra fede, cultura, sociale e turismo. Saranno alloggiati all'Istituto Salesiano «Santa Rosa» di Niteroi, dove il 24 luglio si terrà l'incontro mondiale del movimento. (M.Pap.) Focolarini «In musica il nostro impegno» usica, approfondimento, spettacolo e impegno sociale. I giovani del movimento dei Focolari portano in Brasile il loro stile e il loro carisma. Partecipano a lla Gmg in vari modi: sono inseriti nei gruppi regionali o nazionali, alcuni collaborano con lo staff del Comitato organizzatore locale, altri sono tra le migliaia di volontari a servizio dei pellegrini o nelle équipe di animazione delle catechesi. Mercoledì 24, nel grande auditorium della «Cidade das Artes», a Barra da Tijuca, un gruppo di focolarini porterà in scena «A santidade veste jeans», un musical sulla vita di Chiara Luce Badano, mentre i Gen Rosso saranno al centro convegni «Rio Centro» con lo spettacolo «Dimensione indelebile» prima di esibirsi durante la veglia col Papa a Guaratiba insieme a varie associazioni attive nella cura da dipendenze. (S.Car.)

19  luglio 2013

KORAZYM.ORG – Giovani di Rinnovamento nello Spirito: dal Go Fest International alla Gmg

Due importanti eventi internazionali vedranno protagonisti questa estate i giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS): il Go Fest International e la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù. “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19) sarà il tema di entrambi gli appuntamenti. Per l’occasione, il Movimento ha organizzato quattro differenti proposte di viaggio dall’Italia che vedranno la partecipazione di oltre 100 giovani.

Il Go Fest International si terrà dal 20 al 22 luglio, presso il Commercial Club di Lorena, a brevissima distanza dal celebre santuario di Aparecida. Sarà caratterizzato da un’inedita sinergia tra RCC (Rinnovamento Carismatico Cattolico) Brasil, Conclat (Renovación Carismática Católica Latinoamérica), ICCRS (International Catholic Charismatic Renewal Services), CIVI (Caritas in Veritate International) e YAI (Youth Arise International). Momenti di fraternità, profonde esperienze spirituali e di amicizia, workshop, concerti di musica cristiana, relazioni e testimonianze scandiranno le giornate in preparazione alla GMG di Rio de Janeiro. Il presidente nazionale RnS, Salvatore Martinez, è il vicepresidente internazionale del network per giovani YAI che, dal 1995, anticipa e prepara spiritualmente i giovani partecipanti alle GMG. Detterà la relazione di apertura del Festival sul tema della “Signoria di Gesù”, rispondendo al bisogno dei giovani di approfondire l’esperienza e la conoscenza della fede.

Dal 23 luglio i ragazzi si trasferiranno a Rio de Janeiro per la XXVIII GMG, nella quale i giovani di tutto il mondo saranno invitati ad accettare la chiamata alla missione, vivendo come testimoni del Cristo risorto. Il vasto programma ufficiale prevede: la messa di apertura della GMG a Copacabana, momenti di catechesi in lingua italiana e la festa degli italiani al Maracanazinho, l’accoglienza di Papa Francesco e la via Crucis a Copacabana, la Veglia di preghiera e la Messa presieduta da Papa Francesco presso il Campus Fidei di Guaratiba, oltre a numerose altre esperienze spirituali e di condivisione.

Il Rinnovamento ha elaborato anche una proposta per i giovani che non potranno essere presenti fisicamente in Brasile: Italia chiama Rio: un “evento nell’evento” che si terrà a Bagno a Ripoli (FI), dal 26 al 28 luglio prossimi. In comunione di preghiera e grazie alle moderne tecnologie, per centinaia di ragazzi italiani sarà possibile vivere insieme, in diretta, i momenti salienti dell’incontro di Papa Francesco con i giovani presenti a Rio.

“Seguire il Papa in questi viaggi apostolici -  ha commentato il presidente Martinez – è sempre una grazia che trascende le speranze umane che ci muovono. Ogni GMG, infatti, è una potente effusione di Spirito Santo che si riversa nel cammino della Chiesa, nel destino di decine di migliaia di giovani, nella vita della città che la ospita. Così è stato con Giovanni Paolo II, poi con Benedetto XVI e ora con Papa Francesco. Ho avuto il privilegio di toccare con mano queste grandi benedizioni di Dio e ne sono testimone. Grande ora è l’attesa per il “ritorno” del Papa latino americano nella propria terra”.

22 luglio 2013

SIR – Video del presidente Martinez

VIDEO DEL PRESIDENTE MARTINEZ: SALUTO A PAPA FRANCESCO DA RIO DE JANEIRO

24 luglio 2013

AGI – Gmg: RnS alla catechesi tenuta dal vescovo Giuliodori

Sono iniziate le catechesi per i giovani della GMG in 273 punti di Rio De Janeiro e delle diocesi vicine, 15 luoghi per quelle in italiano. Al Centro "Vila Olimpica", nei pressi dello storico quartiere di Sao Cristovao, dove sono presenti ben 5 gruppi di Rinnovamento nello Spirito, ha avuto luogo la prima catechesi tenuta da monsignor Claudio Giuliodori, assistente generale dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore, che ha parlato sul tema "Sete di speranza, sete di Dio". L'incontro e' stato animato dai giovani del RnS, presenti insieme ai giovani italiani delle diocesi di Mantova e Cremona. "Il Signore si manifesta nelle pieghe della sofferenza in tutta la sua grandezza, in tutto il suo amore", ha affermato il vescovo , concludendo che "la fede e' l'unica certezza, una fede che non e' separata dalla ragione, che non toglie nulla alla ragione ed e' il presupposto che sostiene la vita dell'uomo". 

ZENIT – jmG Rio 2013: al via le catechesi animate dai ragazzi del RnS

I 100 giovani della delegazione del Rinnovamento nello Spirito Santo sono giunti a Rio de Janeiro nella notte del 23 luglio dopo la straordinaria esperienza del GoFest International, festival internazionale organizzato da diverse realtà del Rinnovamento Carismatico Cattolico (RnS, RCC  Brasil, Conclat, ICCRS, CIVI e YAI) e svoltosi a Lorena, nello Stato di San Paolo, dal 20 al 22 luglio.

Al via oggi le catechesi per i giovani della GMG in 273 punti di Rio De Janeiro e delle diocesi vicine, 15 luoghi per quelle italiane. Il punto di riferimento per i giovani del Rinnovamento è la vivissima realtà ecclesiale della Paróquia Santo André nel quartiere Caju, nei pressi dello storico quartiere di São Cristovão, dove sono presenti ben 5 gruppi di Rinnovamento nello Spirito. I ragazzi sono stati accolti in circa 30 famiglie della parrocchia e stanno facendo esperienza dell’estrema generosità e gratuità dei loro ospiti, dei grandi doni nati dalla semplicità di chi vive in condizioni diverse da quelle da cui provengono, nonché della bellezza contenuta nelle differenze e nelle assonanze culturali.

Oggi, 24 luglio, la prima catechesi tenuta da mons. Claudio Giuliodori, assistente generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sul tema “Sete di speranza, sete di Dio”, ha visto la partecipazione dei giovani del RnS insieme ai giovani italiani delle diocesi di Mantova e Cremona nella struttura “Vila Olimpica” del quartiere Caju. “La speranza si nutre della prova, della sofferenza. Il Signore si manifesta nelle pieghe della sofferenza in tutta la sua grandezza, in tutto il suo amore” ha affermato il vescovo italiano, concludendo che “la fede è l’unica certezza”, “una fede che non è separata dalla ragione, che non toglie nulla alla ragione” ed “è il presupposto che sostiene la vita dell’uomo”.

L’animazione delle tre catechesi che si svolgono nella “Vila Olimpica” di Caju, uno dei 15 punti designati dai vescovi italiani, è stata affidata ai giovani del Rinnovamento coordinati dal delegato nazionale per i giovani don Fulvio Bresciani. Nel pomeriggio i ragazzi si dirigeranno verso il Ginasio do Maracanazinho, dove si terrà la Festa degli italiani insieme ai loro coetanei brasiliani, dalle ore 18.15 e in diretta su Rai1 (ora italiana 23.15).

NEWS PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI TOSCANA CENTRALE – A Rio de Janeiro l’arcivescovo di Firenze ha tenuto la I catechesi

Il tema “Sete di speranza, sete di Dio”

A Rio de Janeiro nell’ambito della Gmg, l’Arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori ha tenuto oggi (alle 9, le 14 in Italia) la 1ª Catechesi sul tema “Sete di speranza, sete di Dio”. Il cardinal Betori è uno dei 15 vescovi italiani che da oggi a venerdì offriranno ai giovani italiani presenti a Rio tre catechesi, legate al tema generale della Gmg, “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19). Le riflessioni incentrate su tre diversi temi sono costruite sulla testimonianza personale dei Vescovi e puntano a presentare ai giovani modelli di vita positivi e affascinanti, valorizzando alcune figure anche del nostro tempo. Al termine della catechesi l’Arcivescovo ha celebrato la santa messa con cui si è conclusa la mattinata con i giovani.

La partecipazione della diocesi di Firenze alla Gmg

Sono circa una quarantina i giovani fiorentini che partecipano alla Gmg in Brasile.

Il Centro Diocesano di Pastorale Giovanile ha promosso la formazione di due gruppi: uno si trova in Brasile dal 15 luglio e ha già vissuto l’esperienza della Settimana Missionaria a Salvador Bahia dove operano due sacerdoti fiorentini Fidei Donum, don Luca Niccheri e don Paolo Sbolci, le Suore Stabilite nella Carità e i volontari del Progetto Agata Smeralda che hanno incontrato il card. Giuseppe Betori e il vescovo ausiliare mons. Claudio Maniago. Questo gruppo è composto da una famiglia di Lastra a Signa, i genitori con i loro tre figli, una giovane di Peretola, una di Sovigliana, due di Castelfiorentino e un seminarista, accompagnati dal responsabile diocesano della pastorale giovanile, don Alessandro Lombardi. Da ieri questo gruppo si è unito alla seconda compagnia di ragazzi per partecipare agli eventi di Rio de Janeiro. A questi si aggiunge poi un bel numero di giovani, iscritti facendo riferimento ai movimenti ecclesiali presenti in diocesi o appoggiandosi a realtà diverse. Le provenienze sono le più svariate: Firenze, Pontassieve, Mugello, Calenzano, Scandicci, Empoli, Valdelsa. Tutti insieme parteciperanno ai vari appuntamenti in programma a Copacabana: le catechesi, la via crucis, la festa degli italiani. Sabato 27 luglio, l’arrivo al “Campus Fidei” di Guaratiba per la veglia e la Messa con papa Francesco.

Per chi non è potuto partire per il Brasile il Centro Diocesano di Pastorale Giovanile di Firenze insieme alla Pastorale Giovanile della diocesi di San Miniato ha organizzato e promosso, in collaborazione con il Rinnovamento nello Spirito Italia, un appuntamento dal 26 al 28 luglio per “portare Rio a Firenze”, e dare così la possibilità di vivere in comunione con gli altri giovani del mondo le giornate della gioventù. Titolo dell’appuntamento a cui si sono già iscritti 200 ragazzi “A Firenze con bRio!”. Il programma dell’appuntamento sul sito www.diocesifirenze.it -

25 luglio 2013

SIR – Gmg Rio 2013: RnS, al via le catechesi animate da 100 giovani coetanei

Sono iniziate ieri le catechesi per i giovani della Gmg, animate dai 100 coetanei del Rinnovamento nello Spirito, dopo la straordinaria esperienza del GoFest International, festival internazionale organizzato da diverse realtà del Rinnovamento carismatico cattolico a Lorena, nello Stato di San Paolo, dal 20 al 22 luglio. Il punto di riferimento per le catechesi per i giovani del Rinnovamento è la vivissima realtà ecclesiale della Paróquia Santo André nel quartiere Caju, nei pressi dello storico quartiere di São Cristovão, dove sono presenti ben 5 gruppi di Rinnovamento nello Spirito. I ragazzi, si legge in una nota, “sono stati accolti in circa 30 famiglie della parrocchia e stanno facendo esperienza dell‘estrema generosità e gratuità dei loro ospiti, dei grandi doni nati dalla semplicità di chi vive in condizioni diverse da quelle da cui provengono, nonché della bellezza contenuta nelle differenze e nelle assonanze culturali”. Ieri la prima catechesi tenuta da monsignor Claudio Giuliodori, assistente generale dell‘Università cattolica, ha visto la partecipazione dei giovani del RnS insieme ai giovani italiani delle diocesi di Mantova e Cremona. L‘animazione delle tre catechesi che si svolgono nella "Vila Olimpica" di Caju, uno dei 15 punti designati dai vescovi italiani, è stata affidata ai giovani del Rinnovamento coordinati dal delegato nazionale per i giovani don Fulvio Bresciani. 

FAMIGLIA CRISTIANA – Video dei ragazzi RnS da Rio de Janeiro

VIDEO DEI RAGAZZI RNS DA RIO DE JANEIRO

AVVENIRE – Giuliodori: nelle grandi speranze il senso della nostra vocazione

Il presule, assistente generale dell'Università Cattolica: l'incontro con il Signore è il presupposto per mettere a frutto ragione, intelligenza e i doni che ci sono stati fatti

La parrocchia di Santo Andrés geograficamente non è in periferia. La chiesa è situata in quella fascia di terra-passpartout tra il porto di Rio e la zona nord, quella dei poveri. Sono questi ultimi la maggior parte dei fedeli di Santo Andrés, incastonata fra le otto diverse favelas di Cajú. Là ieri si è svolta la catechesi del vescovo di Macerata-TolentinoRecanati-Cingoli-Treia Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica. Una folla di ragazzi in maglietta blu - delle diocesi di Mantova, Cremona e di un gruppo del Rinnovamento dello Spirito - ha ascoltato e discusso con il vescovo sul tema «Sete di speranza, sete di Dio». Speranza è una parola fondamentale nella vita dei giovani; ci sono, però, le «speranze piccole» - ha affermato il vescovo Giuliodori - quelle cioè proposte dal mondo e che spingono le persone a cercare il successo sociale, la ricchezza, l'ammirazione. «Spesso facciamo delle scelte alla luce di queste speranze», ha aggiunto il presule , tradendo così le «grandi speranze del cuore». Quelle di cui parla il Vangelo. Alla luce del quale la professione diventa - ha aggiunto - uno strumento per contribuire al bene sociale, per far sì che ci sia giustizia e portare al mondo un benessere non solo materiale ma anche spirituale. «In ogni dimensione della vita umana, piccole e grandi speranze si intrecciano», ha sottolineato Giuliodori. In ambito lavorativo come in quello affettivo. In cui la grande speranza che propone la fede - ha affermato ancora - è quella di cogliere l'essenza e la bellezza della diversità di donna e uomo. Perché «nell'essere uomo e nell'essere donna c'è scritto un disegno stupendo d'amore», fatto non solo di «reazioni epidermide» ma di incontro e condivisione di progetti, sogni, vite. Da qui l'invito i ragazzi a non «ridurre gli affetti a un gioco di emozioni» per restare aperti alle «grandi speranze, quella verso cui le Giornate mondiali della gioventù spalancano il cuore». Solo dentro le «grandi speranze» - ha proseguito - si cela il senso della vocazione, cioè la meta verso cui orientare la propria vita. Una vita che non ha più paura della sofferenza - a dispetto di quella parte della società che fa di tutto per rimuovere l'idea stessa del dolore - ma l'affronta. Con certezza che la sua essenza non si esaurisce nella Croce. Quest'ultima diventa bensì la «chiave di volta dell'esistenza». «Ho scoperto la mia vocazione grazie ai disabili - ha raccontato il vescovo ai giovani -. A 17 anni avevo l'opportunità di intraprendere la carriera di calcistica. Il Signore, però, attraverso un'esperienza di servizio con i disabili, ha fatto crollare il castello delle mie "piccole speranze", aprendomi gli occhi e il cuore verso le "speranze grandi"». Prima di concludere e di lasciar spazio agli interventi dei ragazzi, Giuliodori ha affrontato il tema del rapporto tra fede e ragione, oggetto anche della recente enciclica di Francesco. «La fede non ha come alternativa la ragione - ha concluso il vescovo -, chi crede non ha qualcosa di meno» perché niente è cancellato. Tutt'altro: una ragione senza relazione con il bene non ha possibilità di dare risposte. La scoperta di Dio è il presupposto «per mettere a frutto la ragione, l'intelligenza e i grandi doni che si sono stati fatti».   

LA NAZIONE – Giovani fiorentini a Rio con il Papa

CI SONO anche una quarantina di giovani fiorentini con papa Francesco alla Gmg in Brasile. Il centro diocesano di pastorale giovanile ne ha portati due gruppi: uno si trova in Brasile già dal 15 luglio e ha vissuto l'esperienza della Settimana Missionaria a Salvador Bahia dove operano due sacerdoti fiorentini don Luca Niccheri e don Paolo Sbolci, le Suore Stabilite nella Carità e i volontari del Progetto Agata Smeralda che hanno incontrato il cardinale Giuseppe Betori e il vescovo ausiliare Claudio Maniago. Questo gruppo è composto da una famiglia di Lastra a Signa, i genitori con i loro tre figli, una giovane di Peretola, una di Sovigliana, due di Castelfiorentino e un seminarista, accompagnati dal responsabile diocesano della pastorale giovanile don Alessandro Lombardi. Da martedì questo gruppo si è unito alla seconda compagnia di ragazzi per partecipare agli eventi di Rio de Janeiro, dove l'arcivescovo Betori ha tenuto ieri (alle 9, le 14 in Italia) la 1ª catechesi "Sete di speranza, sete di Dio". Il cardinale è uno dei 15 vescovi italiani che fino a venerdì parlerà ai ragazzi sul tema generale della Gmg, "Andate e fate discepoli tutti i popoli". Le riflessioni incentrate su tre diversi temi sono costruite sulla testimonianza personale dei vescovi e puntano a presentare ai giovani modelli di vita positivi e affascinanti. La partecipazione dell'arcivescovo di Firenze alla Gmg si può seguire anche su Twitter (@ giuseppebetori) Alla comitiva diocesana si aggiunge poi un bel numero di giovani dei movimenti ecclesiali. Le provenienze sono le più svariate: Firenze, Pontassieve, Mugello, Calenzano, Scandicci, Empoli, Valdelsa. Tutti insieme parteciperanno ai vari appuntamenti in programma a Copacabana: le catechesi, la via crucis, la festa degli italiani. Sabato l'arrivo al "Campus Fidei" di Guaratiba per la veglia e la messa con papa Francesco. Per chi non è potuto partire per il Brasile, grazie a Rinnovamento nello Spirito, da domani a domenica nel giardino dei Ponti di Bagno a Ripoli un evento per "portare Rio a Firenze". Titolo dell'appuntamento a cui si sono già iscritti 200 ragazzi "A Firenze con bRio!". Il programma è sul sito www.diocesifirenze.it  

OSSERVATORIO FLEGREO – JMG Rio 2013: al via oggi le catechesi animate dai ragazzi del Rinnovamento

I 100 giovani della delegazione del Rinnovamento nello Spirito Santo sono giunti a Rio de Janeiro nella notte del 23 luglio dopo la straordinaria esperienza del GoFest International, festival internazionale organizzato da diverse realtà del Rinnovamento Carismatico Cattolico (RnS, RCC  Brasil, Conclat, ICCRS, CIVI e YAI) e svoltosi a Lorena, nello Stato di San Paolo, dal 20 al 22 luglio.

Al via oggi le catechesi per i giovani della GMG in 273 punti di Rio De Janeiro e delle diocesi vicine, 15 luoghi per quelle italiane. Il punto di riferimento per i giovani del Rinnovamento è la vivissima realtà ecclesiale della Paróquia Santo André nel quartiere Caju, nei pressi dello storico quartiere di São Cristovão, dove sono presenti ben 5 gruppi di Rinnovamento nello Spirito. I ragazzi sono stati accolti in circa 30 famiglie della parrocchia e stanno facendo esperienza dell’estrema generosità e gratuità dei loro ospiti, dei grandi doni nati dalla semplicità di chi vive in condizioni diverse da quelle da cui provengono, nonché della bellezza contenuta nelle differenze e nelle assonanze culturali.

Oggi, 24 luglio, la prima catechesi tenuta da mons. Claudio Giuliodori, assistente generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sul tema “Sete di speranza, sete di Dio”, ha visto la partecipazione dei giovani del RnS insieme ai giovani italiani delle diocesi di Mantova e Cremona nella struttura “Vila Olimpica” del quartiere Caju. “La speranza si nutre della prova, della sofferenza. Il Signore si manifesta nelle pieghe della sofferenza in tutta la sua grandezza, in tutto il suo amore” ha affermato il vescovo italiano, concludendo che “la fede è l’unica certezza”, “una fede che non è separata dalla ragione, che non toglie nulla alla ragione” ed “è il presupposto che sostiene la vita dell’uomo”.

L’animazione delle tre catechesi che si svolgono nella “Vila Olimpica” di Caju, uno dei 15 punti designati dai vescovi italiani, è stata affidata ai giovani del Rinnovamento coordinati dal delegato nazionale per i giovani don Fulvio Bresciani. Nel pomeriggio i ragazzi si dirigeranno verso il Ginasio do Maracanazinho, dove si terrà la Festa degli italiani insieme ai loro coetanei brasiliani, dalle ore 18.15 e in diretta su Rai1 (ora italiana 23.15).

26 luglio 2013

SIR – Gmg Rio 2013: RnS, a Bagno a Ripoli al via “Italia chiama Rio”

Per i giovani che non sono potuti andare a Rio, il Rinnovamento nello Spirito Santo ha organizzato un “evento nell’evento” a Bagno a Ripoli (Fi), da oggi al 28 luglio. “Italia chiama Rio” è il nome scelto per le giornate italo-brasiliane. “Ci prepariamo a vivere tre giorni di festa, preghiera, gioia, incontri, amicizia, che desideriamo possano fare entrare nel cuore di una nuova generazione di credenti l’invito di Gesù: ‘Andate e fate discepoli tutti i popoli’, tema della Gmg 2013”, spiega il coordinatore nazionale Mario Landi. “Italia chiama Rio” è un’occasione di incontro, preghiera, riflessione, confronto, tra tanti giovani cattolici ma non solo d’Italia e della diocesi di Firenze in particolare. Momento centrale sarà la veglia con il Santo Padre, in diretta sui maxi schermi che saranno allestiti. Vario e articolato il programma delle giornate di Bagno a Ripoli: sono previsti momenti di preghiera, celebrazione eucaristica, adorazione, condivisione, ascolto, accompagnamento, testimonianza delle opere che Dio ha compiuto nella vita di tanti giovani. Nella serata di domani, in programma un festival animato dal Ministero nazionale della musica e del canto. “Lo Spirito Santo non farà mancare per tutti i presenti gioia, comunione, amicizia, e infonderà nei cuori dei giovani una nuova forza per testimoniare ed evangelizzare i lontani”, aggiunge Landi. 

SIR -  Da Nord a Sud ponte italiano lanciato verso Rio

Saranno vere e proprie Giornate regionali della Gioventù (Grg) quelle che molte regioni ecclesiastiche italiane stanno organizzando per tutti quei giovani - e sono la stragrande maggioranza - che non sono a Rio de Janeiro per partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù con Papa Francesco. In Brasile i giovani italiani sono rappresentati da oltre 7.500 loro coetanei, tutti gli altri si ritroveranno in questi eventi regionali fissati per domani, sabato 27, e domenica 28 luglio, giorni in cui a Rio si svolgeranno la veglia e la messa finale con il Pontefice. 

Triveneto. Dalla spiaggia di Copacabana di Rio a quella di Sottomarina a Chioggia, dove i giovani del Triveneto si raduneranno il 27 e 28 luglio, per vivere la Giornata regionale della Gioventù del Nordest dal titolo “Io, te e Rio”. Il programma prevede catechesi, pellegrinaggi, attività culturali e musicali in attesa della veglia (in collegamento con Rio) e della messa della domenica celebrata dal patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia. 

Marche. Dalle Marche arriva, invece, la proposta del primo “Campo Missionario Regionale”, (20-28 luglio) che coinvolge 150 giovani delle 13 diocesi marchigiane. L’esperienza si concluderà sabato 27 e domenica 28 luglio a Loreto, dove si riuniranno altri seicento giovani da tutta la regione, per vivere in diretta la Gmg da Rio. 

Basilicata. Il Servizio regionale per la pastorale giovanile di Basilicata ha scelto lo scenario di Maratea, sulla cui baia si eleva una grande statua del Cristo Redentore che richiama il Corcovado e la città di Rio. Sabato 27 i giovani, dopo una festa, seguiranno la diretta della Veglia di preghiera da Rio. Il resto della notte sarà occupato dall’adorazione eucaristica continua e dalle confessioni. La domenica mattina la messa finale sancirà la fine dell’evento. 

Lombardia. Sarà il santuario di santa Maria del Fonte di Caravaggio, in provincia di Bergamo e diocesi di Cremona, ad accogliere i giovani che parteciperanno alle veglia del sabato 27 e alla messa della domenica. Il raduno è fissato per sabato 27 presso il Santuario dove i giovani arriveranno a partire dalle 19. Qui saranno accolti dal vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, delegato della Conferenza episcopale lombarda per la pastorale giovanile. Dalle 23 in poi saranno aperti gli stand di animazione liturgica, in attesa della diretta della veglia da Rio de Janeiro. A chiudere l’evento, con la messa di domenica mattina, sarà l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola. 

Toscana. “A Firenze con bRio!” è lo slogan dell’evento regionale promosso dalla Pastorale giovanile della Toscana che si dipanerà nel capoluogo toscano dal 26 al 28 luglio con un programma che vede, tra i vari eventi, una Via Crucis a Monte alle Croci e un’uscita notturna a san Miniato al Monte, mentre sabato dalle ore 20, “Italia chiama Rio de Janeiro” insieme ai giovani del Rinnovamento dello Spirito in video-collegamento con Rio de Janeiro per la veglia con Papa Francesco. Chiusura la mattina del 28 luglio con la celebrazione eucaristica. A Viareggio, invece, si svolgeranno quattro giorni di raduno (25-28 luglio), che coinvolgeranno sei diocesi (Lucca, Pisa, Massa Carrara-Pontremoli, Livorno, Volterra e Pistoia). Nel pomeriggio di sabato 27, i ragazzi e le ragazze delle diocesi “invaderanno” la parrocchia della Migliarina. Alle 19 è previsto un momento di preghiera con il vescovo di Lucca, monsignor Italo Castellani. La veglia della notte sarà trasmessa su un maxischermo e la domenica mattina ci sarà la messa, presieduta dall'arcivescovo di Pisa, monsignor Giovanni Paolo Benotto. 

Campania. Giornata regionale della Gioventù anche in Campania e ad ospitarla sarà Salerno sempre dal 26 al 28 luglio. Tre giorni di preghiere, musiche, workshop, e itinerari culturali. Si comincia venerdì 26 luglio con l’arrivo a Salerno ed il pellegrinaggio alla cripta di san Matteo dove verrà recitato il Credo. Il sabato, dopo un percorso storico-culturale nel centro della città i giovani parteciperanno alla veglia di preghiera in piazza con il vescovo, monsignor Luigi Moretti che presiederà, la domenica, la messa finale in duomo. 

Emilia Romagna. È Milano Marittima, parrocchia Stella Maris, il luogo scelto dalla Romagna per la Gmg. Le diocesi di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna e Rimini condivideranno il 27 e 28 luglio e vivranno con i giovani a Rio i momenti di preghiera e di festa. Anche a Milano Marittima la messa della domenica sancirà la fine dell’evento. 

In varie città. Eventi a carattere diocesano e interdiocesano, nelle date del 27 e 28 luglio, sono promossi dai giovani di Cuneo, Fossano, Mondovì e Saluzzo, in Piemonte, a Pescara in Abruzzo, a Reggio Emilia, a Palestrina (Roma), a Conversano, a san Giovanni Rotondo, Cisternino e Ugento in Puglia. I giovani dell’Umbria, invece, si ritroveranno a Bolsena, in diocesi di Todi-Orvieto.  

AGI – Papa: Martinez (RnS), una grande benedizione per l’America latina

La presenza di Papa Francesco a Rio de Janeiro per la Gmg rappresenta "una grande benedizione per l'America Latina" che puo' lasciarsi "prendere per mano dal Papa argentino per vincere le tante contraddizioni umane e sociali che ancora persistono nelle societa' latino americane". Lo afferma il presidente nazionale di RnS, Salvatore Martinez, a Rio de Janeiro con una delegazione di circa 100 giovani del Rinnovamento, che si aggiungono a quelli convenuti con le diocesi di appartenenza. Secondo Martinez, "dopo questa visita il Brasile non sara' piu' lo stesso".

IL MONDO – Gmg/ Rinnovamento nello Spirito: Messaggio Papa semplice e diretto

"Papa Francesco non si smentisce. Il suo cristocentrismo, il suo dedicarsi con passione alla presentazione della persona di Gesù, della potenza del suo nome, della bellezza della sua vita, della novità del suo vangelo, dell'affidabilità della sua Chiesa, vengono esaltati in Brasile da una cornice di fede gioiosa e di fraternità davvero straordinari". Così il presidente di Rinnovamento nello spirito, Salvatore Martinez, presente a Rio de Janeiro con una delegazione di circa 100 giovani del movimento cattolico, oltre che un altro centinaio di giovani convenuti con le diocesi di appartenenza. "Sin dal suo arrivo a Rio de Janeiro, nella sua prima dichiarazione - afferma Martinez in una nota - Papa Francesco ha manifestato essere queste le ragioni della sua presenza alla GMG. 'Mettere Cristo'. Questa la prima consegna fatta ai giovani. Mettere Cristo per dare sapore alla storia umana e vittoria alla fede in Lui. Mettere Cristo e smettere di lasciarsi indebolire dallo spirito del mondo. Un messaggio semplice, diretto, accessibile a tutti, che mostra l'intelligenza pastorale di Papa Francesco. E' palpabile e crescente, di ora in ora, l'affetto profondo che il suo passaggio suscita in tutti; ed è una grande benedizione per l'America Latina lasciarsi prendere per mano dal Papa argentino per vincere le tante contraddizioni umane e sociali che ancora persistono nelle società latino americane. E' facile dire che dopo questa sua visita il Brasile non sarà più lo stesso!". Una nota di Rinnovamento nello spirito ricorda che da oggi centinaia di giovani si recheranno a Bagno a Ripoli, vicino Firenze, per Italia chiama Rio, "l'evento nell'evento" organizzato dal movimento per coloro che non hanno potuto partecipare al viaggio in Brasile e che seguiranno in diretta gli eventi di Rio de Janeiro, dalla Via Crucis alla Veglia e alla Messa finale con Papa Francesco. Saranno in costante collegamento video con i loro compagni italiani a Rio de Janeiro e in comunione di preghiera con tutti i giovani del mondo che celebrano la Giornata Mondiale.

NEWS IT 24 - Gmg/ Rinnovamento nello Spirito: Messaggio Papa semplice e diretto

"Papa Francesco non si smentisce. Il suo cristocentrismo, il suo dedicarsi con passione alla presentazione della persona di Gesù, della potenza del suo nome, della bellezza della sua vita, della novità del suo vangelo, dell'affidabilità della sua Chiesa, vengono esaltati in Brasile da una cornice di fede gioiosa e di fraternità davvero straordinari". Così il presidente di Rinnovamento nello spirito, Salvatore Martinez, presente a Rio de Janeiro con una delegazione di circa 100 giovani del movimento cattolico, oltre che un altro centinaio di giovani convenuti con le diocesi di appartenenza. "Sin dal suo arrivo a Rio de Janeiro, nella sua prima dichiarazione - afferma Martinez in una nota - Papa Francesco ha manifestato essere queste le ragioni della sua presenza alla GMG. 'Mettere Cristo'. Questa la prima consegna fatta ai giovani. Mettere Cristo per dare sapore alla storia umana e vittoria alla fede in Lui. Mettere Cristo e smettere di lasciarsi indebolire dallo spirito del mondo. Un messaggio semplice, diretto, accessibile a tutti, che mostra l'intelligenza pastorale di Papa Francesco. E' palpabile e crescente, di ora in ora, l'affetto profondo che il suo passaggio suscita in tutti; ed è una grande benedizione per l'America Latina lasciarsi prendere per mano dal Papa argentino per vincere le tante contraddizioni umane e sociali che ancora persistono nelle società latino americane. E' facile dire che dopo questa sua visita il Brasile non sarà più lo stesso!". Una nota di Rinnovamento nello spirito ricorda che da oggi centinaia di giovani si recheranno a Bagno a Ripoli, vicino Firenze , per Italia chiama Rio, "l'evento nell'evento" organizzato dal movimento per coloro che non hanno potuto partecipare al viaggio in Brasile e che seguiranno in diretta gli eventi di Rio de Janeiro, dalla Via Crucis alla Veglia e alla Messa finale con Papa Francesco. Saranno in costante collegamento video con i loro compagni italiani a Rio de Janeiro e in comunione di preghiera con tutti i giovani del mondo che celebrano la Giornata Mondiale.

27 luglio 2013

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – Rappresentanti dei gruppi…

presentanti dei gruppi in seno al consiglio regionale, al presidente della commissione regionale lucani all'estero, Luigi Scaglione, al presidente della Provincia, Piero Lacorazza, al Prefetto Antonio Nunziante, ai parlamentari lucani e al presidente dell'Anci Vito Santarsiero. L'accoglienza degli oltre 2000 giovani che oggi arriveranno nella cittadina tirrenica è prevista alle 16.00 in piazza Europa. Verso le 19 partirà la lunga marcia verso la statua del Redentore. Il luogo della veglia si trova poco sotto il Cristo, nel parcheggio di Madonna degli Ulivi. Qui, dopo la cena, i giovani potranno ascoltare un concerto della rock band NovA. A seguire la testimonianza di padre Pietro Pierobon (ex direttore Missio). Quindi intorno a mezzanotte e trenta il collegamento con Rio de Janeiro per la veglia che verrà proiettata in diretta su un maxi schermo. Per tutta la notte sarà possibile adorare l'Eucarestia. La catechesi (a cura di don Gianni Castorano, Sentinelle del mattino di Pasqua) e la messa di domenica mattina concluderanno l'evento.I giovani passeranno la notte, così come succederà a Rio, all'aperto nei sacchi a pelo. La messa di domenica mattina sarà celebrata da 4 dei 6 vescovi lucani: Mons. Francesco Nolè, vescovo di Tursi - Lagonegro, Mons. Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza, Mons. Vincenzo Carmine Orofino, vescovo di Tricarico e Mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera. Monsignor Giovanni Ricchiuti, arcivescovo di Acerenza e monsignor Gianfranco Todisco, vescovo di Melfi hanno, invece, accompagnato in Brasile un gruppo formato da circa 40 persone tra ragazzi e sacerdoti. Sono stati ospitati nella «Paroquia Santa Rita De Cassia». Alla volta del paese sudamericano sono partiti altri gruppi appartenenti ad associazioni cattoliche. E' il caso, per esempio, dei giovani del "Rinnovamento nello Spirito Santo" (quindici in tutto) provenienti da Pisticci e Policoro. 

28 luglio 2013

AVVENIRE – La testimonianza e le voci di movimenti e associazioni

Martinez Francesco «dà un volto all'amore misericordioso di Dio». E, anche grazie a questo, «i giovani si rinnamorano di Dio... soprattutto nel nome della fraternità e della gioia». Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento dello Spirito in Italia, legge così questi giorni a Rio e l'incontenibile entusiasmo che ha accolto il Papa. Oggi la Gmg vivrà il suo momento conclusivo. E, con la Via Crucis di venerdì, abbiamo assistito a un qualcosa di impressionante. Che cosa sta portando alla Chiesa questo appuntamento? Ogni Gmg è desiderio di Dio, di incontro con il Dio vivo e vero che è Gesù Cristo. Nell'Anno della fede, papa Francesco dà un volto all'amore misericordioso di Dio: i giovani si rinnamorano del Vangelo, ne scoprono la praticabilità, ne gustano la bellezza, soprattutto nel dono della fraternità e della gioia. Ora questo sta accadendo nel continente più cattolico del mondo, nel continente della speranza. Ecco perché la Chiesa di Francesco trova la sua più felice espressione di popolo di Dio proprio qui in Brasile. «Andare» è il verbo della fede: si può andare verso gli uomini soltanto si è andati da Gesù, alla sua scuola. Ogni Gmg è proprio una meravigliosa scuola di vita, che allena le virtù, che procura nuovi carismi alla Chiesa, che schiude i cuori delle nazioni. I nostri giovani sentono ancora il fascino della persona di Gesù; papa Francesco è un grande facilitatore, un pedagogo che non disdegna la semplicità e l'essenzialità Il Rinnovamento rappresenta una delle presenze più significative in questa Giornata. C'è una ragione particolare per questo? Il Brasile è forse la nazione al mondo in cui il Rinnovamento si è più radicato, manifestando una ricchezza di espressioni davvero straordinaria, sia in campo ecclesiale sia sociale. La spiritualità carismatica del movimento si è così integrata nella vita ordinaria delle parrocchie e delle comunità ecclesiali brasiliane che spesso è difficile individuare i confini propri del Rinnovamento. Un grande lavoro è stato fatto per fermare l'emorragia verso i pentecostali e gli evangelici; e soprattutto, mediante i mezzi di comunicazione e la musica, il Rinnovamento è davvero un'avanguardia imponente nel campo dell'evangelizzazione dei vicini e dei lontani. Sono decine di migliaia i giovani del Rinnovamento convenuti a Rio da tutti i Paesi dell'America Latina. Davvero travolgente il loro entusiasmo e la passione che dimostrano nel seguire Gesù. Più scarna la presenza degli europei. Oltre duecento sono gli italiani, ma abbiamo comunque rappresentanze da tutte le nazioni. E vi siete ritrovati tutti prima dell'inizio della Gmg vera e propria. Perché? Come da consuetudine, alla vigilia di ogni Gmg, abbiamo proposto un festival internazionale, intitolato Go Fest! , che si è svolto nella città di Lorena. Duemila giovani provenienti da trentadue Paesi del mondo si sono così potuti preparare spiritualmente all'incontro con papa Francesco. Il Festival preparatorio è già una sorta di «Pentecoste delle nazioni», un'esperienza di cattolicità che apre il cuore e le menti dei giovani verso più ampi orizzonti di fede. Catechesi, testimonianze, adorazioni eucaristiche, preghiera comunitaria carismatica, celebrazioni eucaristiche, workshop tematici, concerti serali: questi gli elementi combinati e disposti che hanno fatto del festival un kairos spirituale, un tempo di conversione e di discepolato davvero speciale.

MONREALE NEWS – La Messa a Copacabana, un’emozione immensa

Papa Francesco ha indicato loro il cammino dopo questo evento con degli slogan che ha fatto ripetere ai giovani. Nella veglia ha indicato tre verbi che facevano riferimento al "campus fidei", dove si sarebbe dovuto svolgere la festa finale: seminare, allenarsi, costruire. La veglia é stata preceduta da una scena della vita di san Francesco con la costruzione di una chiesa di legno e il Papa ha invitato i giovani ad essere le pietre vive della comunitá ecclesiale. Il verbo che ha fatto piú fortuna tra i giovani é stato quello che ha fatto riferimento allo sport ed in particolare al campo di calcio. Papa Francesco ha chiamato i giovani "atleti di Dio" pronti a sacrificarsi per diffondere il Vangelo fra i loro coetanei e a dare una risposta cristiana ai problemi sociali e politici. Nella messa alla quale hanno partecipato quasi tre milioni di persone il papa ha usato tre slogans: andare per le vie del mondo, non avere paura di andare contro corrente e servire.

I giovani sono stati invitati ad essere protagonisti del loro destino e del futuro del mondo per una missione di amore a tutte le periferie fisiche ed esistenziali e ad essere creativi e audaci. La creativitá brasiliana assieme alla grande allegria é stata una caratteristica di questa GMG. Alla messa ha partecipato nella delegazione ufficiale del Pontificio Consiglio dei Laici,organizzatore della Giornata anche il siciliano Salvatore Martinez presidente del Rinnovamento dello Spirito. Per la veglia, la messa e l´incontro con Kiko Arguello hanno partecipato un centinaio di migliaia di giovani, fra i quali centocinquanta siciliani. Il Papa Francesco ha annunciato che la prossima GMG si terrá a Cracovia per ricordare il prossimo santo Giovanni Paolo II, che ha avuto l´idea geniale di istituire questo evento importante per la vita di tutta la Chiesa. Domani prima di partire visiterò una favela di Rio accompagnato da un salesiano.

* Arcivescovo di Monreale

29 luglio 2013

THE HUFFINGTON POST – Gmg, terminato il viaggio di Papa Francesco in Brasile. Il bentornato allo scalo di Ciampino

Durante il volo di rientro Rio-Roma Papa Francesco ha fatto delle dichiarazioni sorprendenti ai giornalisti a bordo con lui. "Ior? Non so come sarà" "Alcuni chiedono che lo Ior sia banca, altri un fondo di aiuto, altri ancora vorrebbero chiuderlo. Io non so; mi fido del lavoro delle persone che stanno lavorando. C'è una commissione; c'è un presidente che è quello di prima: il presidente rimane, il vice e il segretario, invece, hanno dato le dimissioni, non so come andrà questa cosa". "Le caratteristiche le vedremo - ha quindi aggiunto - ma ci dovrà essere trasparenza e onestà. All'inizio pensavo di occuparmene l'anno prossimo, perché avevo altre urgenze. Ma le cose accadute, che sono sotto gli occhi di tutti, mi hanno convinto ad anticipare". Il problema in Curia sono le lobby non i gay. Io non giudico se uno è gay "Si scrive tanto sulla lobby gay nella Santa Sede, ma ancora non ho una cartella con le identità di chi ne farebbe parte". Papa Francesco risponde così a una domanda su quella che viene considerata una componente impropria ma potente della Curia Romana. Ha quindi invitato a guardare la questione sotto un altro profilo: "Il problema è fare lobby di qualsiasi tendenza: lobby politica, lobby massonica, e anche lobby gay. La lobby gay non va bene, perché non vanno bene le lobby. Mentre se una persona è gay ed è di buona volontà, chi sono io per giudicare? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli. Quando uno si trova perso così, va aiutato e si deve distinguere se è una persona per bene". "Su Ricca accusa ingiusta. Mons. Scarano? Non è la beata Imelda" Sui presunti trascorsi scandalosi di mons. Battista Ricca, prelato dello Ior, portati alla ribalta ultimamente dalla stampa, Francesco ha parlato di accuse ingiuste, dichiarando: "Prima di nominare monsignor Ricca ho fatto quello che prevede il Diritto Canonico, cioè una 'investigatio previa'. E non c'è niente di quello che puzza". E su mons. Scarano ha detto: "C'è un monsignore che è in galera, non perché assomigliava precisamente alla beata Imelda". La Curia è un po' calata di livello, ma ci sono anche santi "La Curia Romana è un po' calata di livello, cioè non ha più quel livello che aveva al tempo dei vecchi curiali che facevano bene e con amore il proprio lavoro". Convinzione, questa, maturata in quattro mesi di pontificato. "Dobbiamo recuperare - spiega - il profilo del vecchio curiale, che si è un po' perduto, a partire dal suo attaccamento al dovere. Ce ne sono di santi in Curia: c'è chi prega, lavora tanto e di nascosto va dai poveri". Ma "c'è anche qualcuno che non è tanto santo". Sono di meno ma "un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce". (Continua a leggere dopo la gallery) Loading Slideshow L'ultimo saluto di Francesco al Brasile prima della partenza Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Un particolare di Papa Francesco durante il volo di rientro dal Brasile Giornalisti a bordo del volo papale "A Benedetto voglio bene: è come avere un nonno a casa" Sul suo rapporto con Ratzinger Francesco ha dichiarato: "È come avere il nonno saggio a casa: è venerato, amato, ascoltato. È uomo di prudenza. Gli ho detto: 'Lei riceva, faccia la sua vita'", per poi aggiungere: "È il mio papà. Se ho una difficoltà vado da lui. Se c'è qualcosa che qualifica il mio rapporto con Benedetto XVI è che gli voglio tanto bene: sono stato tanto felice quando è stato eletto nel 2005 e l'ho seguito con affetto e obbedienza". "Vatileaks problema grosso, ma non mi spavento" "Vatileaks è un grosso problema, ma non mi sono spaventato. Quando sono andato da Benedetto XVI mi ha presentato uno scatolone con tutte le dichiarazioni dei testimoni, ma - mi ha detto - il riassunto e il giudizio finale è in questa busta, e aveva tutto in testa, si ricordava tutto". "Sarà a Pasqua la canonizzazione Roncalli-Woytila" Papa Francesco ritiene probabile che slitti alla primavera la canonizzazione di Giovanni XXIII (che ha avuto il carisma della semplicità, restando anche da diplomatico pontificio, arcivescovo e cardinale "come un prete di campagna" che convocando il Concilio si mostrò "docile allo Spirito Santo") e Giovanni Paolo II (definito da Bergoglio "un grande missionario" una figura che ripropone nell'epoca odierna "San Paolo, l'Apostolo delle Genti"). Bergoglio annuncerà ufficialmente la data nel concistoro del 30 settembre. "No al sacerdozio femminile, ma più ruolo alle donne nella Chiesa" "Sull'ordinazione delle donne, la Chiesa ha parlato. Quella di Giovanni Paolo II è una formulazione definitiva. E' chiusa quella porta. Ma Maria era più importante che gli apostoli. E dunque le donne sono più importanti dei vescovi e dei preti". È in quest'ottica mariana che Francesco ha invitato a una maggiore considerazione del ruolo della donna nella Chiesa: "Non si può immaginare una Chiesa senza donne attive". "Tempo di misericordia anche per divorziati risposati" "La Misericordia è più grande". Papa Francesco ha risposto così a una domanda sulla comunione per i divorziati risposati. Nelle sue parole c'è una promessa: il prossimo Sinodo affronterà il tema e recupererà finalmente lo studio avviato da Joseph Ratzinger quando era prefetto della Dottrina della Fede per trovare una soluzione alternativa - alla quale fa cenno Bergoglio esplicitamente nel suo ragionamento - ai processi canonici di annullamento, che attualmente sono l'unica strada percorribile per chi vuole tornare ai sacramenti. "Portarsi la borsa da sé è normale" Alla domanda sul contenuto della sua borsa nera, Francesco ha risposto con una battuta: "Non certo la chiave della bomba atomica", per rivelare subito: "Ci metto sempre il rasoio, il breviario, l'agenda e un libro da leggere, in questi giorni su Santa Teresina. "E' normale che uno si porti la borsa con gli effetti personali. Dobbiamo essere lontani dalla mentalità dei principi e abituarci alla normalità della vita di tutti". "Vorrei camminare per strada come a Buenos Aires" Francesco ha chiarito che cosa intendeva dire sabato a Rio nel saluto ai giovani argentini presenti alla Gmg con l'espressione "certe volte mi sento ingabbiato". "Mi è capitato - spiega - quando ho avuto voglia di andare per le strade, ma ho capito che non lo posso fare". "Sono buoni - aggiunge in proposito - questi uomini della Gendarmeria, e adesso mi lasciano fare qualcosa in più. Ma a me piacerebbe camminare per strada. E' la mia abitudine. Ero un prete 'camminatore'". "Ero felice a Buenos Aires e lo sono anche a Roma" "A Buenos Aires sono stato felice come prete e come vescovo, pure a Roma, da Papa, sono felice: se il Signore ti mette lì fare la sua volontà ti fa stare bene". Alla domanda su cosa lo abbia sorpreso, rallegrato o ferito di più in questi primi 4 mesi di pontificato, Bergoglio replica: "Sorprese grosse non ce ne sono state. Una sorpresa, forse, è stato scoprire che ci sono anche tante persone buone in Vaticano. Ma buone buone buone". "L'Argentina dovrà aspettare, sono di tutti" "Sono il primo Papa latino-americano e torno dal mio primo viaggio, che è stato in America Latina. Come posso andare in Argentina? Il mio Paese dovrà aspettare un po'". Papa Francesco spiega così ai giornalisti la decisione di rinviare la sua visita in Argentina al 2015. Un calendario dei viaggi, spiega, ancora non c'è: "posso dire solo che il 22 settembre andrò a Cagliari e il 4 ottobre ad Assisi, inoltre vorrei andare, dalla mattina alla sera e in forma privata a trovare i miei parenti in Piemonte: sono anziani e non possono venire da me", elenca parlando dei prossimi viaggi in Italia. "Mi sono convertito ai movimenti ecclesiali" "Vi dico una cosa: negli anni '80 non li potevo vedere. Una volta avevo detto: 'Questi confondono le celebrazioni liturgiche con la scuola di samba". Papa Francesco ha raccontato ai giornalisti di aver mutato opinione sul Rinnovamento nello Spirito, il movimento carismatico cattolico. "Mi sono ricreduto, sbagliavo io", ha ammesso pur rilevando che "i buoni assessori hanno guidato Rinnovamento sulla buona strada". "Mi sono convertito - ha aggiunto parlando con i giornalisti che volavano con lui - perchè ho visto il bene che facevano". "I Movimenti - ha assicurato sono necessari. Sono una Grazia dello Spirito". "La Chiesa - ha poi concluso Francesco - è libera: lo Spirito Santo fa quello che vuole e il Rinnovamentonon serve solo per evitare che qualcuno passi alle sette, no! Serve alla Chiesa". "Resto gesuita nella mia spiritualità" Alla domanda se continui anche da pontefice a sentirsi gesuita, Francesco ha risposto: "È una domanda teologica, perché i gesuiti fanno voto di obbedienza al Papa: forse dovrei obbedire al generale dei gesuiti, non so la soluzione. Mi sento gesuita nella mia spiritualità, negli Esercizi spirituali, nel cuore. Fra tre giorni, poi, festeggerò la festa di S.Ignazio con i gesuiti". (Continua a leggere dopo la gallery) Loading Slideshow (3) (1) (4) (5) (6) (9) (24) (10) (15) (21) (19) (7) (8) (11) (12) (13) (14) (16) (17) (18) (20) (22) (23) Cronaca del viaggio di rientro Decollato mezz'ora dopo la mezzanotte, ora italiana, dall'aeroporto "Galeao" di Rio de Janeiro, l'airbus 330 dell'Alitalia con Papa Francesco a bordo è atterrato a Ciampino alle 11,25 con qualche minuto di anticipo. Il pontefice è sceso dall'areo, portando il suo bagaglio a mano. Si è ripetuta così la stessa scena, che alla partenza per il Brasile aveva fatto il giro del mondo. Si tratta della valigetta nera, contenente gli effetti personali e il breviario, che Francesco, anche all'atto d'imbarcarsi ieri sera, non ha permesso a nessuno di portare. Tra l'altro, salutando le autorità brasiliane prima di partire, il pontefice ha dichiarato di "sentire già 'saudade'", cioè nostalgia "del Brasile, questo popolo così grande e dal cuore grande; questo popolo così amichevole. Nostalgia del sorriso aperto e sincero che ho visto in tante persone, dell'entusiasmo dei volontari. Nostalgia della speranza negli occhi dei giovani dell'Ospedale San Francesco. Nostalgia della fede e la gioia in mezzo alle avversità dei residenti di Varginha". Prima di scendere dall'aereo il Papa Francesco ha voluto salutare personalmente i membri dell'equipaggio Alitalia. È stato il ministro dell'Interno Angelino Alfano ad accogliere il pontefice a nome del governo italiano. Nel corso del breve colloquio Alfano l'ha informato della tragedia del bus in Irpinia, notizia che ha lasciato visibilmente sgomento Francesco. Sono poi seguiti i saluti con il Vicario di Roma cardinale Agostino Vallini, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e un gruppo di prelati: in questo momento il pontefice è stato costretto a togliere lo zucchetto, per far fronte a un improvviso colpo di vento provocato dal motore di un jet sulla pista. Quindi, sempre tenendo stretta la borsa nera, ha preso posto su una Ford Focus blu metallizzata, che alle 11.40 ha lasciato lo scalo di Ciampino alla volta del Vaticano. L'auto è entrato tra le mura leonine dall'ingresso del Perugino, per raggiungere la "Domus Sanctae Marthae", dove alloggia il pontefice. In un tweet, scritto appena atterrato all'aeroporto romano, il pontefice ha espresso tutta la sua gioia: Sono di ritorno a casa, e vi assicuro che la mia gioia è molto più grande della mia stanchezza! - Papa Francesco (@Pontifex_it) July 29, 2013Durante il volo di rientro Rio-Roma Papa Francesco ha fatto delle dichiarazioni sorprendenti ai giornalisti a bordo con lui. "Ior? Non so come sarà" "Alcuni chiedono che lo Ior sia banca, altri un fondo di aiuto, altri ancora vorrebbero chiuderlo. Io non so; mi fido del lavoro delle persone che stanno lavorando. C'è una commissione; c'è un presidente che è quello di prima: il presidente rimane, il vice e il segretario, invece, hanno dato le dimissioni, non so come andrà questa cosa". "Le caratteristiche le vedremo - ha quindi aggiunto - ma ci dovrà essere trasparenza e onestà. All'inizio pensavo di occuparmene l'anno prossimo, perché avevo altre urgenze. Ma le cose accadute, che sono sotto gli occhi di tutti, mi hanno convinto ad anticipare". Il problema in Curia sono le lobby non i gay. Io non giudico se uno è gay "Si scrive tanto sulla lobby gay nella Santa Sede, ma ancora non ho una cartella con le identità di chi ne farebbe parte". Papa Francesco risponde così a una domanda su quella che viene considerata una componente impropria ma potente della Curia Romana. Ha quindi invitato a guardare la questione sotto un altro profilo: "Il problema è fare lobby di qualsiasi tendenza: lobby politica, lobby massonica, e anche lobby gay. La lobby gay non va bene, perché non vanno bene le lobby. Mentre se una persona è gay ed è di buona volontà, chi sono io per giudicare? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli. Quando uno si trova perso così, va aiutato e si deve distinguere se è una persona per bene". "Su Ricca accusa ingiusta. Mons. Scarano? Non è la beata Imelda" Sui presunti trascorsi scandalosi di mons. Battista Ricca, prelato dello Ior, portati alla ribalta ultimamente dalla stampa, Francesco ha parlato di accuse ingiuste, dichiarando: "Prima di nominare monsignor Ricca ho fatto quello che prevede il Diritto Canonico, cioè una 'investigatio previa'. E non c'è niente di quello che puzza". E su mons. Scarano ha detto: "C'è un monsignore che è in galera, non perché assomigliava precisamente alla beata Imelda". La Curia è un po' calata di livello, ma ci sono anche santi "La Curia Romana è un po' calata di livello, cioè non ha più quel livello che aveva al tempo dei vecchi curiali che facevano bene e con amore il proprio lavoro". Convinzione, questa, maturata in quattro mesi di pontificato. "Dobbiamo recuperare - spiega - il profilo del vecchio curiale, che si è un po' perduto, a partire dal suo attaccamento al dovere. Ce ne sono di santi in Curia: c'è chi prega, lavora tanto e di nascosto va dai poveri". Ma "c'è anche qualcuno che non è tanto santo". Sono di meno ma "un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce". (Continua a leggere dopo la gallery) Loading Slideshow L'ultimo saluto di Francesco al Brasile prima della partenza Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Papa Francesco a colloquio coi giornalisti durante il volo di rientro Un particolare di Papa Francesco durante il volo di rientro dal Brasile Giornalisti a bordo del volo papale "A Benedetto voglio bene: è come avere un nonno a casa" Sul suo rapporto con Ratzinger Francesco ha dichiarato: "È come avere il nonno saggio a casa: è venerato, amato, ascoltato. È uomo di prudenza. Gli ho detto: 'Lei riceva, faccia la sua vita'", per poi aggiungere: "È il mio papà. Se ho una difficoltà vado da lui. Se c'è qualcosa che qualifica il mio rapporto con Benedetto XVI è che gli voglio tanto bene: sono stato tanto felice quando è stato eletto nel 2005 e l'ho seguito con affetto e obbedienza". "Vatileaks problema grosso, ma non mi spavento" "Vatileaks è un grosso problema, ma non mi sono spaventato. Quando sono andato da Benedetto XVI mi ha presentato uno scatolone con tutte le dichiarazioni dei testimoni, ma - mi ha detto - il riassunto e il giudizio finale è in questa busta, e aveva tutto in testa, si ricordava tutto". "Sarà a Pasqua la canonizzazione Roncalli-Woytila" Papa Francesco ritiene probabile che slitti alla primavera la canonizzazione di Giovanni XXIII (che ha avuto il carisma della semplicità, restando anche da diplomatico pontificio, arcivescovo e cardinale "come un prete di campagna" che convocando il Concilio si mostrò "docile allo Spirito Santo") e Giovanni Paolo II (definito da Bergoglio "un grande missionario" una figura che ripropone nell'epoca odierna "San Paolo, l'Apostolo delle Genti"). Bergoglio annuncerà ufficialmente la data nel concistoro del 30 settembre. "No al sacerdozio femminile, ma più ruolo alle donne nella Chiesa" "Sull'ordinazione delle donne, la Chiesa ha parlato. Quella di Giovanni Paolo II è una formulazione definitiva. E' chiusa quella porta. Ma Maria era più importante che gli apostoli. E dunque le donne sono più importanti dei vescovi e dei preti". È in quest'ottica mariana che Francesco ha invitato a una maggiore considerazione del ruolo della donna nella Chiesa: "Non si può immaginare una Chiesa senza donne attive". "Tempo di misericordia anche per divorziati risposati" "La Misericordia è più grande". Papa Francesco ha risposto così a una domanda sulla comunione per i divorziati risposati. Nelle sue parole c'è una promessa: il prossimo Sinodo affronterà il tema e recupererà finalmente lo studio avviato da Joseph Ratzinger quando era prefetto della Dottrina della Fede per trovare una soluzione alternativa - alla quale fa cenno Bergoglio esplicitamente nel suo ragionamento - ai processi canonici di annullamento, che attualmente sono l'unica strada percorribile per chi vuole tornare ai sacramenti. "Portarsi la borsa da sé è normale" Alla domanda sul contenuto della sua borsa nera, Francesco ha risposto con una battuta: "Non certo la chiave della bomba atomica", per rivelare subito: "Ci metto sempre il rasoio, il breviario, l'agenda e un libro da leggere, in questi giorni su Santa Teresina. "E' normale che uno si porti la borsa con gli effetti personali. Dobbiamo essere lontani dalla mentalità dei principi e abituarci alla normalità della vita di tutti". "Vorrei camminare per strada come a Buenos Aires" Francesco ha chiarito che cosa intendeva dire sabato a Rio nel saluto ai giovani argentini presenti alla Gmg con l'espressione "certe volte mi sento ingabbiato". "Mi è capitato - spiega - quando ho avuto voglia di andare per le strade, ma ho capito che non lo posso fare". "Sono buoni - aggiunge in proposito - questi uomini della Gendarmeria, e adesso mi lasciano fare qualcosa in più. Ma a me piacerebbe camminare per strada. E' la mia abitudine. Ero un prete 'camminatore'". "Ero felice a Buenos Aires e lo sono anche a Roma" "A Buenos Aires sono stato felice come prete e come vescovo, pure a Roma, da Papa, sono felice: se il Signore ti mette lì fare la sua volontà ti fa stare bene". Alla domanda su cosa lo abbia sorpreso, rallegrato o ferito di più in questi primi 4 mesi di pontificato, Bergoglio replica: "Sorprese grosse non ce ne sono state. Una sorpresa, forse, è stato scoprire che ci sono anche tante persone buone in Vaticano. Ma buone buone buone". "L'Argentina dovrà aspettare, sono di tutti" "Sono il primo Papa latino-americano e torno dal mio primo viaggio, che è stato in America Latina. Come posso andare in Argentina? Il mio Paese dovrà aspettare un po'". Papa Francesco spiega così ai giornalisti la decisione di rinviare la sua visita in Argentina al 2015. Un calendario dei viaggi, spiega, ancora non c'è: "posso dire solo che il 22 settembre andrò a Cagliari e il 4 ottobre ad Assisi, inoltre vorrei andare, dalla mattina alla sera e in forma privata a trovare i miei parenti in Piemonte: sono anziani e non possono venire da me", elenca parlando dei prossimi viaggi in Italia. "Mi sono convertito ai movimenti ecclesiali" "Vi dico una cosa: negli anni '80 non li potevo vedere. Una volta avevo detto: 'Questi confondono le celebrazioni liturgiche con la scuola di samba". Papa Francesco ha raccontato ai giornalisti di aver mutato opinione sul Rinnovamento nello Spirito, il movimento carismatico cattolico. "Mi sono ricreduto, sbagliavo io", ha ammesso pur rilevando che "i buoni assessori hanno guidato Rinnovamento sulla buona strada". "Mi sono convertito - ha aggiunto parlando con i giornalisti che volavano con lui - perchè ho visto il bene che facevano". "I Movimenti - ha assicurato sono necessari. Sono una Grazia dello Spirito". "La Chiesa - ha poi concluso Francesco - è libera: lo Spirito Santo fa quello che vuole e il Rinnovamentonon serve solo per evitare che qualcuno passi alle sette, no! Serve alla Chiesa". "Resto gesuita nella mia spiritualità" Alla domanda se continui anche da pontefice a sentirsi gesuita, Francesco ha risposto: "È una domanda teologica, perché i gesuiti fanno voto di obbedienza al Papa: forse dovrei obbedire al generale dei gesuiti, non so la soluzione. Mi sento gesuita nella mia spiritualità, negli Esercizi spirituali, nel cuore. Fra tre giorni, poi, festeggerò la festa di S.Ignazio con i gesuiti". (Continua a leggere dopo la gallery) Loading Slideshow (3) (1) (4) (5) (6) (9) (24) (10) (15) (21) (19) (7) (8) (11) (12) (13) (14) (16) (17) (18) (20) (22) (23) Cronaca del viaggio di rientro Decollato mezz'ora dopo la mezzanotte, ora italiana, dall'aeroporto "Galeao" di Rio de Janeiro, l'airbus 330 dell'Alitalia con Papa Francesco a bordo è atterrato a Ciampino alle 11,25 con qualche minuto di anticipo. Il pontefice è sceso dall'areo, portando il suo bagaglio a mano. Si è ripetuta così la stessa scena, che alla partenza per il Brasile aveva fatto il giro del mondo. Si tratta della valigetta nera, contenente gli effetti personali e il breviario, che Francesco, anche all'atto d'imbarcarsi ieri sera, non ha permesso a nessuno di portare. Tra l'altro, salutando le autorità brasiliane prima di partire, il pontefice ha dichiarato di "sentire già 'saudade'", cioè nostalgia "del Brasile, questo popolo così grande e dal cuore grande; questo popolo così amichevole. Nostalgia del sorriso aperto e sincero che ho visto in tante persone, dell'entusiasmo dei volontari. Nostalgia della speranza negli occhi dei giovani dell'Ospedale San Francesco. Nostalgia della fede e la gioia in mezzo alle avversità dei residenti di Varginha". Prima di scendere dall'aereo il Papa Francesco ha voluto salutare personalmente i membri dell'equipaggio Alitalia. È stato il ministro dell'Interno Angelino Alfano ad accogliere il pontefice a nome del governo italiano. Nel corso del breve colloquio Alfano l'ha informato della tragedia del bus in Irpinia, notizia che ha lasciato visibilmente sgomento Francesco. Sono poi seguiti i saluti con il Vicario di Roma cardinale Agostino Vallini, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e un gruppo di prelati: in questo momento il pontefice è stato costretto a togliere lo zucchetto, per far fronte a un improvviso colpo di vento provocato dal motore di un jet sulla pista. Quindi, sempre tenendo stretta la borsa nera, ha preso posto su una Ford Focus blu metallizzata, che alle 11.40 ha lasciato lo scalo di Ciampino alla volta del Vaticano. L'auto è entrato tra le mura leonine dall'ingresso del Perugino, per raggiungere la "Domus Sanctae Marthae", dove alloggia il pontefice. In un tweet, scritto appena atterrato all'aeroporto romano, il pontefice ha espresso tutta la sua gioia: Sono di ritorno a casa, e vi assicuro che la mia gioia è molto più grande della mia stanchezza! - Papa Francesco (@Pontifex_it) July 29, 2013   

30 luglio 2013

ZENIT – Martinez: “Ringraziamo il Papa per il suo affetto!”

Di ritorno dalla GMG di Rio de Janeiro, durante il volo di rientro a Roma, il Santo Padre Francesco si è soffermato a lungo a parlare con i giornalisti al seguito. Tra gli argomenti, anche il Rinnovamento nello Spirito. “Mi sono ricreduto, sbagliavo io”, ha affermato il Papa raccontando di aver cambiato opinione sul Movimento, “perché ho visto il bene che facevano”. Il presidente del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Siamo profondamente grati a Papa Francesco per le parole di stima e di gratitudine che, di ritorno dalla GMG di Rio de Janeiro, ha voluto esprimere all’indirizzo del Rinnovamento nello Spirito, più generalmente conosciuto come Movimento Carismatico Cattolico o Rinnovamento Carismatico Cattolico.

Ma non c’è sorpresa! Questa sua “simpatia” per i Movimenti era già nota. Non posso dimenticare il mio primo incontro con Lui, presso la Parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, quattro giorni dopo la sua elezione. Salutandomi, il Pontefice senza esitare affermava: “Sono stato il referente (episcopale) del Rinnovamento in Argentina”. Dunque un’amicizia consolidata nella collaborazione ecclesiale quella che ha legato il Rinnovamento al cardinale di Buenos Aires, ora Papa Francesco.

“Il Rinnovamento serve alla Chiesa!”. Così Francesco ha riassunto, direi nel “merito” e nel “metodo”, l’impegno dei carismatici cattolici a vantaggio delle parrocchie e delle comunità, ma anche della presenza attiva nella società. Il Papa ha “confessato” di essersi ricreduto sul Rinnovamento, dopo le iniziali perplessità, legate soprattutto all’esuberanza delle manifestazioni esteriori nella comunicazione della fede.

Il Papa ha visto il “cuore” (il profondo ed esperienziale amore per Gesù) e la “volontà” (impegno feriale per l’evangelizzazione e la missione) del Movimento e in speciale modo i frutti ampi e duraturi prodottisi. Soprattutto in tre direzioni, guardando all’America Latina: frenare l’emorragia di cattolici delusi verso i pentecostali e gli evangelici; combattere, sul terreno della spiritualità, il proliferare di sette e nuovi movimenti religiosi; dare vita ad una sistematica opera di evangelizzazione mediante nuovi metodi ed espressioni legati ai media e alla musica, con uno straordinario coinvolgimento di giovani.

Ma c’è anche un altro elemento “pastorale” di grande significanza. Il Rinnovamento si è “vitalmente” posto a servizio della Chiesa, permettendole di passare da una “teologia della liberazione” ad una “teologia della comunione per la missione”. In fondo è questo il senso del celebre documento di Aparecida, a conclusione della V Assemblea del CELAM, nel 2007, sulla “conversione pastorale delle chiese”, nel quale si dichiara che esse sono chiamate a vivere la missione evangelizzatrice come permanente “paradigma e programma”. Papa Francesco vede nel Rinnovamento, e certo in altri Movimenti, l’esaudimento di questa attesa, che già il Concilio Vaticano II annunciava e che il Pontificato del Beato Giovanni Paolo II ha promosso.

In effetti, non si può non constatare il lavoro di “integrazione ecclesiale” che nella valorizzazione della vita comunitaria e della sua animazione spirituale il Rinnovamento ha prodotto nella Chiesa, anche grazie – come ha affermato il Papa – ai “buoni assessori” (sacerdoti) che hanno guidato il Movimento. Un cammino in cui il Rinnovamento non si è posto come una “nuova spiritualità” nella Chiesa, o un nuovo Movimento, o un nuovo carisma di apostolato; bensì come un impulso di “risveglio”, una riproposizione vitale del cristianesimo nella potenza creatrice e nella libertà confortante dello Spirito Santo, un’avanguardia di gioia, di entusiasmo, di fraternità. Ne consegue che in America Latina il “tenore spirituale” delle comunità ecclesiali è così “normalizzato” nella vita pastorale e liturgica da non riuscire sempre a distinguersi dove inizia e finisce il cammino proprio del Rinnovamento.

Papa Francesco sta rinverdendo nella Chiesa il suo duplice e insopprimibile registro: “kerigmatico” e “carismatico”. “Kerigmatico”, perché tutto centrato sulla persona di Gesù, sul suo messaggio di misericordia e di salvezza, sulla semplicità ed essenzialità del Vangelo; “carismatico”, perché i gesti e i segni che accompagnano la vita di Gesù, oggi come allora, obbediscono allo Spirito prima che alla “lettera o alla legge”, comunicano i sentimenti di affetto, di bontà, di prossimità che sono nel cuore di chi crede. A partire dal Papa.

È in atto, nella Chiesa, una “rivoluzione d’amore”, una riscrittura vitale e ed esperienziale del Vangelo di Gesù Cristo; si stanno rinnovando i prodigi come di una “nuova Pentecoste”: ne siamo testimoni; ne sono spettatori anche coloro che non credono! Il Rinnovamento nello Spirito continuerà a sostenere con consapevolezza e zelo Papa Francesco nel suo ministero petrino, nella sua missione universale. Se il Pontefice constata “il bene che facciamo”, intensificheremo gli sforzi perché sia sempre più diffuso».

IL TEMPO – “Il problema sono le lobby, non i gay”…

Il Papa a ruota libera nel volo aereo di ritorno dal Brasile «Se uno è gay e cerca il Signore chi sono io per giudicarlo?»

Acali e Ippolito ➔ alle pagine 2 e 3 ■ Una gioia molto più grande della stanchezza. Con un tweet il Papa ha annunciato il suo ritorno a casa dal Brasile, non prima di essere passato a S. Maria Maggiore, nel tragitto da Ciampino al Vaticano, per ringraziare la Madonna a cui aveva affidato la Giornata mondiale della gioventù. Un successo clamoroso, non tanto nei numeri, quanto nella risposta dei fedeli: Francesco ha conquistato definitivamente i cuori della gente. Sull'aereo che lo ha riportato in Italia ha tenuto una lunga conferenza stampa, contrariamente a quanto fatto all'andata per non «oscurare» la Gmg. Tanti gli argomenti affrontati: dalla Curia allo Ior, dalle lobby ai Sacramenti per i divorziati. «La Curia Romana è un po' calata di livello - ha detto il Papa - cioè non ha più quello che aveva al tempo dei vecchi curiali che facevano bene e con amore il proprio lavoro. Ce ne sono di santi in Curia: c'è chi prega, lavora tanto, e di nascosto va dai poveri». Però «c'è anche qualcuno che non è tanto santo, ma sapete che un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce». Il Papa ha detto di non notare resistenza alla sua azione: «Se c'è, ancora non la vedo. Ho trovato aiuto e gente leale. Mi piacciono soprattutto quelli che non sono d'accordo. Se uno spiega i suoi dubbi dicendo: "io non sono d'accordo, poi lei faccia come crede", lo preferisco a quelli che dicono: "che bello" e poi dicono e fanno il contrario». Francesco ha poi difeso mons. Ricca e parlato dello Ior: «Il presidente resta, ma il direttore e il vice direttore hanno dato le dimissioni e non so come finirà questa storia. Provo dolore per queste cose, perché si dà scandalo. C'è un monsignore (riferimento a Scarano, ndr) che è in galera, non perché assomigliava precisamente alla beata Imelda» ha osservato il Papa, usando un detto simile al nostro «non è uno stinco di santo». Ma, ha concluso, «mi fido delle persone che lavorano allo Ior e della Commissione. Qualsiasi cosa alla fine sarà lo Ior, e cioè banca o fondo di aiuto, trasparenza e onestà restano l'obiettivo prioritario». Quanto a mons. Ricca, accusato di presunti comportamenti immorali 13 anni fa in Uruguay, il Papa ha detto che prima di nominarlo prelato dello Ior ha fatto «quello che prevede il Diritto Canonico, cioè un'indagine previa. E non c'è niente che puzza». Altro tema caldo, quello dei gay: «Si scrive tanto sulla lobby gay nella Santa Sede, ma ancora non ho una cartella con le identità di chi ne farebbe parte - ha detto il Papa - Il problema è fare lobby di qualsiasi tendenza: lobby politica, lobby massonica, e anche lobby gay. Le lobby tutte - afferma - non sono buone. Mentre se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli. Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene». E ancora, la comunione ai divorziati: «La Misericordia è più grande» ha risposto Francesco. Il Papa ha annunciato di aver parlato col segretario del Sinodo, mons. Eterovic, e che fede e famiglia saranno il tema del prossimo Sinodo. Non è mancata una rivelazione sul movimento Rinnovamento nello Spirito: «Negli anni '80 non li potevo vedere. Dicevo: questi confondono le celebrazioni liturgiche con la scuola di samba. Mi sono ricreduto, sbagliavo io».Il ruolo della donna «Sull'ordinazione delle donne, la Chiesa ha parlato. Quella di Giovanni Paolo II è una formulazione definitiva. È chiusa quella porta. Ma Maria era più importante degli apostoli. E dunque le donne sono più importanti dei vescovi e dei preti. Una Chiesa senza le donne è come il collegio apostolico senza Maria» 
Sicurezza «Senza macchine blindate o scorte rafforzate, ho potuto abbracciare le persone senza problemi. Bisogna fidarsi di un popolo e della Provvidenza, ho detto a chi temeva potesse esserci qualcuno in agguato, magari un pazzo. E se per qualcuno questa visione è pazzia, per me è meglio avere il rischio dell'altra pazzia»   

OSSERVATORIO FLEGREO – Martinez: “Ringraziamo il Papa per il suo affetto!”

Di ritorno dalla GMG di Rio de Janeiro, durante il volo di rientro a Roma, il Santo Padre Francesco si è soffermato a lungo a parlare con i giornalisti al seguito. Tra gli argomenti, anche il Rinnovamento nello Spirito. “Mi sono ricreduto, sbagliavo io”, ha affermato il Papa raccontando di aver cambiato opinione sul Movimento, “perché ho visto il bene che facevano”. Il presidente del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Siamo profondamente grati a Papa Francesco per le parole di stima e di gratitudine che, di ritorno dalla GMG di Rio de Janeiro, ha voluto esprimere all’indirizzo del Rinnovamento nello Spirito, più generalmente conosciuto come Movimento Carismatico Cattolico o Rinnovamento Carismatico Cattolico.

Ma non c’è sorpresa! Questa sua “simpatia” per i Movimenti era già nota. Non posso dimenticare il mio primo incontro con Lui, presso la Parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, quattro giorni dopo la sua elezione. Salutandomi, il Pontefice senza esitare affermava: “Sono stato il referente (episcopale) del Rinnovamento in Argentina”. Dunque un’amicizia consolidata nella collaborazione ecclesiale quella che ha legato il Rinnovamento al cardinale di Buenos Aires, ora Papa Francesco.

“Il Rinnovamento serve alla Chiesa!”. Così Francesco ha riassunto, direi nel “merito” e nel “metodo”, l’impegno dei carismatici cattolici a vantaggio delle parrocchie e delle comunità, ma anche della presenza attiva nella società. Il Papa ha “confessato” di essersi ricreduto sul Rinnovamento, dopo le iniziali perplessità, legate soprattutto all’esuberanza delle manifestazioni esteriori nella comunicazione della fede.

Il Papa ha visto il “cuore” (il profondo ed esperienziale amore per Gesù) e la “volontà” (impegno feriale per l’evangelizzazione e la missione) del Movimento e in speciale modo i frutti ampi e duraturi prodottisi. Soprattutto in tre direzioni, guardando all’America Latina: frenare l’emorragia di cattolici delusi verso i pentecostali e gli evangelici; combattere, sul terreno della spiritualità, il proliferare di sette e nuovi movimenti religiosi; dare vita ad una sistematica opera di evangelizzazione mediante nuovi metodi ed espressioni legati ai media e alla musica, con uno straordinario coinvolgimento di giovani.

Ma c’è anche un altro elemento “pastorale” di grande significanza. Il Rinnovamento si è “vitalmente” posto a servizio della Chiesa, permettendole di passare da una “teologia della liberazione” ad una “teologia della comunione per la missione”. In fondo è questo il senso del celebre documento di Aparecida, a conclusione della V Assemblea del CELAM, nel 2007, sulla “conversione pastorale delle chiese”, nel quale si dichiara che esse sono chiamate a vivere la missione evangelizzatrice come permanente “paradigma e programma”. Papa Francesco vede nel Rinnovamento, e certo in altri Movimenti, l’esaudimento di questa attesa, che già il Concilio Vaticano II annunciava e che il Pontificato del Beato Giovanni Paolo II ha promosso.

In effetti, non si può non constatare il lavoro di “integrazione ecclesiale” che nella valorizzazione della vita comunitaria e della sua animazione spirituale il Rinnovamento ha prodotto nella Chiesa, anche grazie – come ha affermato il Papa – ai “buoni assessori” (sacerdoti) che hanno guidato il Movimento. Un cammino in cui il Rinnovamento non si è posto come una “nuova spiritualità” nella Chiesa, o un nuovo Movimento, o un nuovo carisma di apostolato; bensì come un impulso di “risveglio”, una riproposizione vitale del cristianesimo nella potenza creatrice e nella libertà confortante dello Spirito Santo, un’avanguardia di gioia, di entusiasmo, di fraternità. Ne consegue che in America Latina il “tenore spirituale” delle comunità ecclesiali è così “normalizzato” nella vita pastorale e liturgica da non riuscire sempre a distinguersi dove inizia e finisce il cammino proprio del Rinnovamento.

Papa Francesco sta rinverdendo nella Chiesa il suo duplice e insopprimibile registro: “kerigmatico” e “carismatico”. “Kerigmatico”, perché tutto centrato sulla persona di Gesù, sul suo messaggio di misericordia e di salvezza, sulla semplicità ed essenzialità del Vangelo; “carismatico”, perché i gesti e i segni che accompagnano la vita di Gesù, oggi come allora, obbediscono allo Spirito prima che alla “lettera o alla legge”, comunicano i sentimenti di affetto, di bontà, di prossimità che sono nel cuore di chi crede. A partire dal Papa.

È in atto, nella Chiesa, una “rivoluzione d’amore”, una riscrittura vitale e ed esperienziale del Vangelo di Gesù Cristo; si stanno rinnovando i prodigi come di una “nuova Pentecoste”: ne siamo testimoni; ne sono spettatori anche coloro che non credono! Il Rinnovamento nello Spirito continuerà a sostenere con consapevolezza e zelo Papa Francesco nel suo ministero petrino, nella sua missione universale. Se il Pontefice constata “il bene che facciamo”, intensificheremo gli sforzi perché sia sempre più diffuso».

31 luglio 2013

AVVENIRE – “Vivere la fede e curare l’uomo”

Don Falabretti, della pastorale giovanile della Cei: messaggi forti che i ragazzi italiani si portano a casa

In Brasile i giovani italiani hanno raccolto «un forte appello a vivere una fede che non sia intimistica e chiusa in se stessa, ma che sia in grado di prendersi cura del mondo». In questo appello, secondo don Michele Falabretti, direttore del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei, sta il cuore dell'esperienza vissuta dai pellegrini che hanno preso parte alla Gmg di Rio de Janeiro. Com'è andata questa esperienza? È andata molto bene fin dalle esperienze missionarie nelle diverse diocesi del Brasile, che sono state molto intense, soprattutto grazie alla calorosa accoglienza ricevuta. È incredibile come molte persone, anche se spesso in situazioni molto vicine alla miseria, si siano fatte in quattro per far sentire a casa i nostri ragazzi. Questa accoglienza ha creato degli ottimi presupposti per permettere ai pellegrini italiani di capire che tipo di Chiesa si sono trovati davanti qui in Brasile. E che tipo di Chiesa hanno trovato? Una Chiesa sicuramente più calda nelle sue manifestazioni esteriori, con celebrazioni caratterizzate da canti, balli e movimento. Qui le persone sono più espansive e questo si riflette nel modo di vivere la religiosità, che ha radici popolari ed è profondamente legata alle devozioni. Tutte caratteristiche presenti anche nella vita liturgica delle parrocchie urbane della grande metropoli di Rio. Che tipo di esperienza hanno vissuto i giovani nei giorni della Gmg in città? Le giornate di Rio sono state davvero molto belle. La città è enorme e noi fatichiamo a comprendere la grandezza degli spazi, anche se in realtà saltano agli occhi anche le contraddizioni forti di questo luogo così complesso, dove enormi palazzi moderni convivono con le caotiche e difficili favelas, con tutte le implicazioni sociali che questo comporta. Eppure per molti aspetti questa città ha affascinato i pellegrini italiani: basti pensare alla novità di una Gmg vissuta praticamente tutta in riva al mare, dove si è radunato un numero incredibile di persone. Va aggiunto che questi giorni hanno contribuito a creare un legame speciale e forte con papa Francesco. E la pioggia non ha rovinato l'entusiasmo? Sì, la pioggia ha creato qualche difficoltà e messo alla prova i pellegrini. Ma i ragazzi sanno andare molto oltre questi ostacoli e non si sono persi d'animo. E appena è uscito il sole si sono dimenticati del tutto i disagi provocati dalla pioggia. È vero che l'accoglienza nelle famiglie ha fatto la differenza? Certo. Grazie alla generosità di molti fedeli delle parrocchie della città moltissimi giovani hanno potuto dormire in un letto e non con il sacco a pelo a terra. I nostri pellegrini sono stati accolti come amici nelle case di Rio e questo ha fatto di sicuro la differenza. Dei momenti principali della Gmg di Rio cosa ha colpito di più i ragazzi italiani? So che le celebrazioni centrali della Gmg sono piaciute molto, anche perché sono state caratterizzate da uno stile vicino alla sensibilità carioca con musiche, colori e scenografie. Anche qui gli italiani hanno apprezzato un modo particolare e diverso di vivere la fede. E tra i temi toccati dal Papa c'è qualcuno che spicca per importanza? Direi che i giovani sono rimasti colpiti da un'immagine particolare, quella dell'allenamento che il Papa ha applicato alla vita di fede. E poi tutte le parole legate alla dimensione della tenerezza, della cura, dell'accompagnamento, della condivisione delle «croci» della vita. In genere dei poveri e degli emarginati abbiamo paura e invece alla Gmg di Rio i ragazzi hanno raccolto il forte invito a prendersi cura dell'uomo, di tutti gli uomini, nella storia. L'immagine della spiaggia di Copacabana affollata ai piedi della città, infatti, secondo me è il simbolo della Chiesa che vuole rimanere in mezzo agli uomini, nei luoghi in cui essi vivono. Che percorsi di pastorale giovanile partono da Rio 2013? Percorsi tesi a spendere nella vita di tutti i giorni la ricchezza ricevuta in Brasile. Un mandato che provoca anche le comunità locali e gli adulti: spero, infatti, che i ragazzi siano in grado di far fruttare la Gmg, ma spero anche che essi trovino comunità capaci di accoglierli e accompagnarli non lasciando che la Gmg rimanga un episodio ma diventi quotidianità.

Marco Felice di seguirlo

Tra gli oltre 8mila giovani italiani a Rio 2013 era pressoché impossibile sentirsi levare qualche lamento per le condizioni climatiche difficili di questa Jornada (nemmeno alla Gmg di Colonia 2005 aveva piovuto così tanto). L'acqua dal cielo, anzi, ha offerto ai ragazzi spunti per letture da esegeti neotestamentari sul seme, la terra e le risorse idriche necessarie per veder spuntare il germoglio. Marco, 21enne studente romano di giornalismo, si gode sulla spiaggia dopo la Messa di domenica le prime ore di sole dopo una settimana di diluvi. «La pioggia? Nessun problema, ci mancherebbe che facciamo storie: abbiamo avuto la grazia di poter vivere quest'esperienza memorabile di fede. Poter ascoltare e vedere un grandissimo papa come Francesco vale ogni sforzo. Ci ha detto quello che occorreva sentirsi dire: che dobbiamo uscire, c'è una missione che ci attende. È bello essere responsabili di questo impegno». E poi, ad attenderlo a Rio c'era una gioia imprevista: «Mi sono sentito felice vedendo tanti giovani che vogliono seguire il Papa e la Chiesa. Non è incredibile?». (F.O.)

Crux Un dono per l'Angola

«Prima, ero un "cristiano della domenica". Andavo a Messa, poi uscivo e la mia vita riprendeva come se Gesù non ci fosse». Crux è arrivato a Rio da Cambambe, nel nord dell'Angola, per partecipare alla Gmg. Un'esperienza che l'informatico 24enne aveva già fatto a Madrid, due anni fa. «È stato tutto molto intenso. Quella volta, pur in mezzo alla grande confusione, avevo avuto l'occasione di riflettere su di me. E avevo capito che qualcosa non andava nel mio modo di essere cristiano». Tornato a casa, il lavoro, la famiglia, gli amici, hanno riassorbito Crux. «Dentro di me, però, sentivo che qualcosa non andava. Così ho deciso di ripartire per la Gmg. Il tema della Giornata, il dovere di essere missionari, calzava a pennello alla mia storia. In questi giorni ho capito che Gesù non si accontenta di una nostra adesione formale. La fede ci cambia e questo cambiamento si deve vedere nella vita di ogni giorno. Nel rapporto con gli altri, in particolare con i più emarginati. Appena tornato a casa voglio fare del volontariato e impegnarmi nel sociale». (L.Cap.)

Danilo La semplicità unisce

«Tempo di rientro? Ancora no. È tempo di "missione"». L'accento marchigiano di Danilo, 28enne della provincia di Fermo, traspare da ogni parola. «Ma ora spero di prendere un po' l'inflessione brasiliana», ride. Ha deciso di prolungare il soggiorno nel Paese fino a settembre. «Perché? Ho scelto di fermarmi per ancora quattro o sei settimane in una favela, nel nord-ovest di Rio. Svolgerò una serie di ricerche con un laico missionario cileno. L'obiettivo è comprendere la sua realtà sociale in modo da poter pensare, nel futuro, a progetti urbanistici in linea con la volontà e la sensibilità degli abitanti», spiega. Danilo, infatti, sta concludendo Architettura. «L'idea è poi quella di mettere la mia professione al servizio del Sud del mondo. Per farlo, però, è imprescindibile conoscere le persone che lo popolano. Che cosa ho imparato dalla Gmg? La bellezza della semplicità. Francesco ci ha dato una lezione straordinaria di come l'essere semplici sia il presupposto per aprirti e incontrare l'altro. Le maschere, le ipocrisie a cui purtroppo ci stiamo abituando, dividono. La semplicità unisce». (L.Cap.)

Debora

Donare l'amore di Gesù agli altri

Un sorriso timido illumina la faccia di Debora: ha 15 anni e questo per lei è il primo viaggio importante. «Sono venuta senza i miei genitori ma con il gruppo che frequento - racconta -. E non per fare una vacanza ma per realizzare un cammino di fede». Non ha paura di utilizzare termini «forti» l'adolescente di La Paz, in Bolivia. «La settimana della Gmg è stata molto intensa: mi ha aiutato a capire che voglio impegnarmi per portare Cristo ai miei amici, ai miei compagni di scuola, a chi incontro. Il mio proposito per il post-Giornata? Accostarmi a chi ha bisogno. E non solo di un aiuto materiale ma anche a chi attraversa un periodo di sofferenza interiore». Debora nasconde la stanchezza dietro un paio di occhiali da sole. «Quest'esperienza è stata troppo grande per tenerla per me. Ho sentito l'amore di Gesù. E, come ha detto il Papa, non posso tenerlo solo per me. Voglio donarlo agli altri». (L.Cap.)

Francisco

Il cristiano non si rassegna al dolore

«Qual è il messaggio più forte che mi porto via dopo questa settimana brasiliana? Che il cristiano non si rassegna al dolore. Lo vive in comunione con Gesù nella consapevolezza che il male non vince. Credo che questa consapevolezza mi sarà molto utile nel mio lavoro». Francisco ha 22 anni, vive ad Asunción, in Paraguay e studia psicologia. Per pagarsi l'università lavora part time come segretario in una scuola privata. E, nel poco tempo libero, fa volontariato con i giovani della sua parrocchia. «Mi è capitato spesso di confrontarmi con la sofferenza. Nel futuro, penso che mi capiterà ancor di più se riuscirò a realizzare il mio sogno e a diventare uno psicologo. A volte non sapevo bene come comportarmi, che cosa dire o fare», afferma il ragazzo. Poi ha ascoltato il discorso di Francesco durante la Via Crucis. «Le sue parole mi hanno aiutato a vedere il dolore in un'altra prospettiva: quella della Resurrezione. Il mio dovere come cristiano è di accostarmi alla sofferenza per consolare e condividere. Seguendo l'esempio di Gesù». (L.Cap.)

Vitor Cristiano Chiamata da Macao

Da Hong Kong e Macao a Rio passando per Roma. Questo è stato il lungo viaggio di 15 giovani per la Gmg. Il loro accompagnatore padre Joseph Tham racconta: «Siamo passati per Roma perché il volo era più economico, così abbiamo visto molti luoghi sacri e ho proposto riflessioni prendendo spunto dalla cultura, dall'arte, dalla storia mondiale e quella cinese, ma cercando di rendere il messaggio attuale». Hong Kong e Macao sono due realtà differenti: nella prima solo il 5% della popolazione è cattolica, mentre la seconda è stata una colonia portoghese, per questo alcuni di loro conoscono anche qualche parola di portoghese. Vitor Cristiano Campos Ngi, studente di Scienze politiche di 20 anni, spiega: «Roma mi ha affascinato molto, ma è stata solo una tappa di questa avventura. In questa città abbiamo toccato con mano la spiritualità, la fede e la preghiera. Siamo più consapevoli che essere praticanti è una possibilità e una scelta che dobbiamo compiere. Ma essere credenti è anche un diritto fondamentale dell'umanità e penso che i cinesi, da questo punto di vista, debbano fare dei passi avanti. Il cattolico è chiamato a pensare all'essenzialità a seguire il Vangelo e i comandamenti, ma ora viviamo in una società frenetica, dove l'unico valore è il denaro». Nella capitale hanno assistito all'Angelus di papa Francesco, sono rimasti particolarmente colpiti dalla bellezza di San Pietro, dalle catacombe, ma hanno anche apprezzato molto il nostro gelato e la vera pizza. Campos Ngi continua: «Ho partecipato a questa Gmg perché voglio capire in cosa credono i miei coetanei di tutto il mondo. In questo momento sento la pace nel cuore, perché ho scelto di aderire a questa iniziativa che ha lasciato un segno nella mia persona e nel mio modo di vivere». (P.Fum.) Rinnovamento i movimenti Neocatecumenali «Io ho visto i primi risultati di questa semina, altri gioiranno con il ricco raccolto!». Le parole pronunciate da papa Francesco al suo congedo da Rio cominciano a realizzarsi. Uno dei primi frutti della Gmg sono stati infatti i tremila ragazzi e le mille ragazze che hanno risposto di sì alla chiamata vocazionale del Cammino neocatecumenale, nell'incontro che sì è tenuto lunedì sera nella metropoli brasiliana. Una messe sovrabbondante, tanto che l'ampio palco del Centro congressi non riusciva a contenere i giovani disposti ad entrare in Seminario e le ragazze disponibili alla vita consacrata. Anche il numero delle presenze alla riunione presieduta dall'arcivescovo di Rio, Orani João Tempesta, e guidata dagli iniziatori del Cammino - Kiko Argüello, Carmen Hernández e padre Mario Pezzi - ha superato le aspettative, circa ottantamila persone. E mentre il Pontefice, nell'incontro con i giornalisti sul volo di ritorno da Rio, ha sottolineato l'importanza per lui di compiere un viaggio in Asia (in quel continente, ha detto, «si deve andare»), Kiko ha evidenziato che questa chiamata vocazionale è destinata soprattutto all'Asia. (C.Gen.) «Siamo profondamente grati a papa Francesco per le parole di stima e di gratitudine che, sul volo di ritorno da Rio, ha voluto esprimere all'indirizzo del Rinnovamento nello Spirito, più generalmente conosciuto come Rinnovamento carismatico cattolico». Lo ha detto Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito. Bergoglio, nel colloquio con i giornalisti domenica scorsa, aveva parlato con molta franchezza della sua diffidenza iniziale nei confronti del movimento carismatico, incontrato in Argentina. E di come negli anni avesse conosciuto meglio questa realtà, cambiando radicalmente il suo giudizio. «Non posso dimenticare - ha detto Martinez - il mio primo incontro con Francesco, presso la parrocchia di Sant'Anna in Vaticano, quattro giorni dopo la sua elezione. Salutandomi, senza esitare affermava: "Sono stato il referente (episcopale) del Rinnovamento in Argentina". Dunque un'amicizia consolidata nella collaborazione ecclesiale quella che ha legato il Rinnovamento al cardinale di Buenos Aires, ora Papa».

il tweet di Francesco ai giovani

Adesso, ragazzi, dobbiamo continuare a vivere giorno per giorno quello che abbiamo professato insieme alla Gmg   

LA SICILIA – “Il Rinnovamento serve alla Chiesa”

«Il Rinnovamento serve alla Chiesa». Salvatore Martinez, presidente del Movimento di Rinnovamento nello Spirito, esulta dopo le parole di Papa Francesco in aereo con i giornalisti. Il Papa in aereo aveva detto di aver visto con sospetto i movimenti carismatici e poi di essersi ricreduto, perché «in questo momento della Chiesa credo che i movimenti siano necessari». Secondo Martinez, «il Papa ha visto il "cuore" (il profondo ed esperienziale amore per Gesù) e la "volontà" (impegno feriale per l'evangelizzazione e la missione) del Movimento e in speciale modo i frutti ampi e duraturi prodottisi. Soprattutto in tre direzioni, guardando all'America Latina: frenare l'emorragia di cattolici delusi verso i pentecostali e gli evangelici; combattere, sul terreno della spiritualità, il proliferare di sette e nuovi movimenti religiosi; dare vita ad una sistematica opera di evangelizzazione mediante nuovi metodi ed espressioni legati ai media e alla musica, con uno straordinario coinvolgimento di giovani». Martinez spiega che «Papa Francesco vede nel Rinnovamento, e certo in altri Movimenti, l'esaudimento» dell'attesa della Conferenza Episcopale di Aparecida del 2007, in cui era stata messa al centro del programma della Chiesa latino-americana la missione evangelizzatrice della Chiesa «che già il Concilio Vaticano II annunciava e che il Pontificato del Beato Giovanni Paolo II ha promosso». Afferma il presidente di RnS: «È in atto, nella Chiesa, una "rivoluzione d'amore", una riscrittura vitale ed esperienziale del Vangelo di Gesù Cristo; si stanno rinnovando i prodigi come di una "nuova Pentecoste"». Andrea Gagliarducci  

(02.08.2013)