Richiamando al significato profondo della Celebrazione
domenicale quale dono che la Chiesa ci invita a condividere con i fratelli,
mons. Angelo Spinillo, che ha celebrato la Santa Messa nella giornata
conclusiva della Conferenza, ha spezzato la parola dal Vangelo di Luca. Evangelista
che «è stato sempre riconosciuto – ha detto il Vescovo - come colui che ha
particolarmente evidenziato l’atteggiamento di misericordia di Gesù, il Messia
mandato per annunziare il regno di Dio ai poveri, per andare incontro ai
peccatori». E nell’episodio dell’incontro e del dialogo tra Gesù e Zaccheo, continua mons. Spinillo, viene
evidenziato questo «venire incontro di Dio alla vita dell’uomo, alla nostra
ricerca di verità e di bontà, con la grandezza propria del Padre, infinitamente
capace di attenzione premurosa e rispettosa sempre, anche verso un figlio che si allontana e si perde».
Zaccheo era un peccatore, ma era evidentemente alla ricerca
della verità e del senso del vivere, tanto che sale su un sicomoro per vedere
Gesù, perché nella sua presenza percepisce qualcosa di nuovo. E quando il
Signore gli dice che vuole fermarsi a casa sua, l’uomo «scese in fretta e lo
accolse pieno di gioia». In Gesù – continua il Vescovo – Zaccheo aveva
incontrato Colui che gli comunicava la
possibilità di poter vivere ciò che sperava. Un futuro che assume una
prospettiva regolata da un giudizio nuovo, orientata su interessi nuovi: «Ecco
Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e se ho rubato a qualcuno,
restituisco quattro volte tanto». Così Zaccheo ci appare come il modello
dell’uomo che cerca la pienezza del bene, della vita; che si apre alla sua vera
realizzazione, orientato alla speranza nel regno di Dio. Concludendo, mons.
Spinillo afferma che è lo Spirito Santo la pienezza dell’amore di Dio. Lui
infatti guida alla verità tutta intera; «santifica i pensieri e i sentimenti,
la vita. Orienta e modella tutto ciò che è nella nostra vita e apre ogni nostra
speranza al poter essere pienamente partecipi della carità di Dio Padre e del
Cristo suo Figlio». Elena Dreoni
(03.11.2013)