Al termine della Celebrazione eucaristica, i cuori dell'assemblea sono riscaldati dalla testimonianza di due differenti gruppi di giovani, uniti nel testimoniare la gioia dell'annunciare il Signore. «Quanti giovani hai chiamato ad affidarti la vita!... Quanti ne hai chiamati a impegnarti per il tuo Vangelo!», sono solo alcune delle grida festanti che si levano all'ingresso in sala del "gruppo futuro numero uno", composto dai ragazzi partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù svoltasi a Rio de Janeiro nel luglio scorso e del concomitante evento di Bagno a Ripoli (FI). Portavoce dei numerosissimi giovani saliti sul palco sono Giustino e Valeria, testimoni del calore e della forza evangelizzatrice dello Spirito: «Nel mese di luglio Papa Francesco ci ha convocati a Rio e a Bagno a Ripoli perché aveva qualcosa da dirci - spiega Giustino - ma noi sapevamo che la chiamata arrivata per sua voce era la chiamata del Signore. Vogliamo oggi testimoniarvi la fiducia del Signore in noi, il bisogno che egli ha di noi, della nostra gioia e del fervore del nostro Spirito». «Come ci ricorda continuamente il Santo Padre - conclude Valeria - dobbiamo servire senza paura ed essere costruttori del regno di Dio! E senza paura noi andiamo a servire il Signore perché lui ci accompagna in ogni nostro passo».
I canti di lode che accompagnano i ragazzi all'uscita, lasciano il posto alla divertente ma toccante testimonianza di tre bambini (Benedetto, Giacomo e Maria) facenti parte del gruppo "Il Giardinetto di Maria", che accoglie al suo interno bambini di ogni età. È il presidente Martinez che si intrattiene con loro, rivolgendogli alcune domande su come l'azione dello Spirito possa manifestarsi in loro, piccoli evangelizzatori: «Noi del Giardinetto siamo dei fiori - spiega Benedetto, il più grande dei tre - e Gesù si prende cura di noi per allevarci e farci crescere». Il Presidente si rivolge poi a Maria, teneramente imbarazzata, che ricorda come le mani dei piccoli partecipanti si alzino durante i canti di lode per il Signore. «Durante le preghiere del Giardinetto ci si sente bene - dice Giacomo - e sento lo Spirito entrare in me». Alla domanda di Salvatore Martinez su come possa essere alimentato il Giardinetto, Benedetto risponde dicendo che «le persone vengono invitate, accolte e, dopo l'invocazione dello Spirito Santo... sono invitiate a cena!».

Damiano Mattana