A conclusione della Celebrazione eucaristica il Coordinatore nazionale ha portato ai volontari del servizio il saluto suo, del Presidente nazionale e del CNS. «Il Signore ci ha parlato attraverso la sua Parola nell'Eucaristia - ha detto Mario Landi -, ma le sue non sono parole generiche, sono rivolte a noi, in questo contesto, per il servizio, per il ministero che compiamo».
Richiamando l'impegno forte delle giornate che precedono e preparano la Conferenza, il Coordinatore nazionale ha esortato gli oltre duecento presentia sentirsi un solo corpo e un solo spirito (cf Ef 4, 4), come chiede la parola di Dio e avivere il ministero, il servizio assegnato da responsabili di questa Conferenza che è dono di Dio.Richiamando le parole di don Guido Pietrogrande nella sua omelia, ha ricordato che lo Spirito viene in aiuto della nostra debolezza, delle nostre fragilità e ha sottolineato ancora che «Il servizio che facciamo o è in comunione con il progetto di Dio o non serve».
«Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. A colui che in tutto ha potere di faremolto più di quanto possiamo domandare o pensare,secondo la potenza che già opera in noi,a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesùper tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen» (Ef 3, 17-21), questa pienezza l'abbiamo ricevuta nell'Eucaristia, ha affermato ancora Mario Landi, dopo aver proclamato la parola di Dio.
Prima di chiudere il suo intervento il Coordinatore nazionale ha invitato i volontari del servizio a entrare nel senso profondo «di quello che vivremo in queste giornate: comunione ed evangelizzazione, anche dal posto in cui saremo chiamati a servire». Subito dopoin un intenso momento di preghiera si è voluto affidare e sostenere ogni persona, ogni servizio, ogni momento e ogni luogo di questa Conferenza. Infine un gesto molto significativo, segno di unità e comunione nello Spirito: tutti i presenti si sono presi per mano proclamando a una voce: «Un solo corpo, un solo Spirito, un solo Signore».
Elena Dreoni
(31.10.2013)