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Signore, insegnaci a pregare! 
La Celebrazione eucaristica presieduta da don Guido Pietrogrande per i Volontari del Servizio
37a Conferenza Nazionale Animatori - Don Guido Pietrogrande - Clicca per ingrandire...

«Lo Spirito Santo dà il suo aiuto a chi è debole e a chi non sa pregare». È il giorno che precede la 37ª Conferenza nazionale animatori e con queste parole don Guido Pietrogrande, consigliere spirituale nazionale RnS, introduce la sua omelia in occasione della Celebrazione per il popolo dei Volontari del Servizio. La sala adibita a cappella, nel Palacongressi di Rimini, è completamente piena di persone i cui cuori sono già pronti a rendersi utili affinché "Tutti siano una cosa sola perché il mondo creda" (cf Gv 17, 21). «Per i volontari del servizio, non è sempre questa la Messa più bella dell'intera Conferenza?», chiede sorridendo don Guido ai presenti. E in risposta a questa domanda dall'assemblea s'innalzano canti di lode, di preghiere e il grazie personale di ciascuno professato all'unisono.
Ci sono due debolezze, afferma poi don Guido, ma non entrambe sono motivo di sostegno da parte dello Spirito. «C'è una debolezza colpevole che non viene aiutata dallo Spirito Santo» ed è quella di chi non prega, di chi non si avvicina ai sacramenti e non ascolta la Parola di Dio. «E c'è una debolezza costitutiva, di chi si sente "piccolo", di chi è umile come lo è stata Maria, di chi riconosce la sua limitatezza anche nella preghiera. Ed è questa la debolezza che viene aiutata dallo Spirito Santo». E proprio in questa nostra debolezza, si manifesta la potenza di Dio. E il Consigliere spirituale invita i volontari a interrogarsi: «Qual è la nostra debolezza? La prima o la seconda?». È solo sapendo farsi piccoli e riconoscendo l'incapacità di rivolgersi a Dio, che lo Spirito Santo ascolta la preghiera.
Nella preghiera, come nel servizio prezioso dei volontari, bisogna saper diventare "essenziali", cioè saper fare ciò che conta. E nel Rinnovamento essere essenziali significa vivere ciò che il Rinnovamento è; nel volontariato essere essenziali vuol dire essere "leggeri" così da poter essere mossi dallo Spirito; vuol dire essere così piccoli da poter passare attraverso la "Porta stretta" che è Gesù; significa essere qui non per essere serviti ma per servire.

Daniela Di Domenico

(31.10.2013)