Si è svolta martedì 1 ottobre 2013 la conferenza stampa di
presentazione dell’iniziativa 10 Piazze per 10 Comandamenti,
iniziativa del Rinnovamento nello Spirito Santo che toccherà la città di Torino
sabato 5 ottobre alle ore 20.30, in piazza Vittorio Veneto.
Ancora una diretta televisiva su TV2000 come
accaduto in tutte le piazze italiane raggiunte da 10 Piazze per 10
Comandamenti, per una serata dedicata al Comandamento “Non avrai altro Dio
all’infuori di me”. Allo spettacolo condotto da Lorella Cuccarini
parteciperanno mons. Cesare Nosiglia, il sindaco di Torino Piero
Fassino, il presidente nazionale Salvatore Martinez, il Fondatore
del Sermig Ernesto Olivero, il sociologo Massimo Introvigne,
la psicologa e scrittrice Maria Rita Parsi, il giornalista e scrittore Carlo
Nesti, la cantante Alexia, l’attore Davide Silvestri e altri
ospiti e testimoni.
La presentazione si è svolta in mattinata, alle ore 12,
presso la Sala Artistica del Seminario Metropolitano di Torino, alla presenza
di mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino; il vice sindaco Elide
Tisi e il presidente nazionale RnS, Salvatore Martinez.
Dopo il saluto del rappresentante della Città, vice sindaco Tisi,
che ha ringraziato il Rinnovamento “per aver voluto promuovere anche a Torino
l’iniziativa che lega diverse città italiane, in un momento in cui c’è bisogno
di riportare all’attenzione la spiritualità, la centralità dell’uomo, non solo
nel mondo cattolico ma anche in quello laico e politico”, il presidente Martinez
ha spiegato il senso dell’iniziativa nazionale e il significato che assume
nella città di Torino con il I Comandamento: “Un comandamento che potrebbe
racchiudere in se stesso tutti gli altri, dal momento che la sua violazione
inficia la tenuta di tutti gli altri comandamenti. In molti modi, infatti,
l’uomo cerca di liberarsi di Dio, di sostituirsi a Dio, spesso senza rinunciare
al desiderio di assoluto, così che superstizione, surrogati di spiritualità,
idolatrie umane finiscono con il prendere il posto di Dio, disumanizzando
l’uomo e rendendo la società pagana e politeistica più che atea. Nel corso
della serata, pertanto, saranno affrontate le idolatrie vecchie e nuove che
attentano alla dignità dell’uomo, sotto le tre grandi categorie del “piacere,
del potere, dell’avere”. Al contempo saranno mostrati modelli virtuosi di
“adorazione”, cioè di riconoscimento dell’unicità di Dio e del suo primato
d’amore su ogni uomo, credente e non credente”.
Ancora mons. Nosiglia si è espresso sull’importanza
del tema: “un argomento oggi centrale anche nel dialogo che Papa
Francesco e Papa Benedetto hanno avviato con esponenti della cultura
laica, non credenti . Il tema di Dio e del Dio della Bibbia che non se ne sta
chiuso in se stesso in cielo ma partecipa alla vicende storiche del suo popolo
e dell’umanità fino a farsi uomo in Gesù Cristo è un fatto troppo
importante, per confinarlo in una sfera privata di tipo religioso, perché
incide attraverso i credenti nel tessuto concreto e storico della vita delle
persone e della società e cambia spesso anche radicalmente la loro esistenza e
storia”.