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La “famiglia” al “centro” per Nazareth 
Martinez alla conferenza dei vescovi latini delle regioni arabe
Martinez con i vescovi della CELRA - Clicca per ingrandire...

Giovedì 19 settembre il presidente nazionale Martinez ha incontrato i vescovi latini delle regioni arabe riuniti a Roma in questi giorni. Il soggiorno romano della CELRA è dovuto alle celebrazioni dei 50 anni dalla sua creazione.

I vescovi delle regioni arabe si trovano in Italia per affrontare numerosi temi e questioni: l’Anno della fede da diversi punti di vista, tra i quali principalmente la nuova evangelizzazione, la famiglia e l’esercizio della carità. Tra i conferenzieri invitati nelle tavole rotonde previste in queste giornate, oltre al Card. R. Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum; il Card. Peter K. Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace; Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, Martinez è stato invitato a relazionare sul tema del Centro Internazionale per la Famiglia a Nazareth, in qualità di presidente della Fondazione Vaticana Centro Internazionale Famiglia di Nazareth.

Un tema di grande interesse per i vescovi coinvolti, sia per la pertinenza geografica del progetto, che per la questione della “famiglia”, argomento al centro delle loro riflessioni. Dopo un video di presentazione della storia del Centro Internazionale per la Famiglia a Nazareth, il Presidente ha ripercorso le varie fasi che hanno accompagnato l’iniziativa: dalla genesi del sogno di Giovanni Paolo II espresso nell’Incontro Mondiale delle Famiglie nel 1997 a Rio de Janeiro, alla concretizzazione dell’iniziativa per opera del defunto Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, il card. Alfonso López Trujillo e poi del suo successore, card. Ennio Antonelli, fino alla benedizione della prima pietra da parte di Benedetto XVI durante il suo viaggio pastorale a Nazareth nel 2009. Fu proprio il card. Trujillo a fare richiesta formale al Rinnovamento nello Spirito di assumere la responsabilità dell’erezione e della guida del Centro (richiesta ribadita poi dal card. Ennio Antonelli e dalla Segreteria di Stato vaticana nel 2009) ma i passi decisivi si sono compiuti negli ultimi anni, soprattutto con l’istituzione della Fondazione Vaticana, affidata alla gestione del Rinnovamento nello Spirito Santo, in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Famiglia, fortemente voluta da Benedetto XVI e finalmente istituita nell’ottobre del 2012. Un segno positivo «perché un’opera di un livello e di un’importanza tali, un sogno portato avanti dai diversi pontefici che si sono succeduti, ha bisogno di una struttura operativa forte e autorevole» – afferma Martinez , spiegando che «la Fondazione Vaticana Centro Internazionale Famiglia di Nazareth è retta da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque membri di cui tre nominati dall’Associazione Rinnovamento nello Spirito Santo e due nominati dal Pontificio Consiglio per la Famiglia. La Fondazione Vaticana si è insediata presso il Pontificio Consiglio per la Famiglia in data 18 gennaio dando corso ai primi adempimenti statutari, deliberando – tra le altre cose – la costituzione di tre Comitati che affiancheranno il lavoro del Consiglio di Amministrazione (d’Onore, Promotore e Scientifico) con esperti provenienti dai cinque continenti, e la creazione di un Portale della Famiglia».

Inoltre, il presidente Martinez spiega che «la Fondazione Vaticana Centro Internazionale Famiglia di Nazareth ha lo scopo di promuovere la formazione spirituale e l’evangelizzazione delle famiglie, nonché di sostenere la pastorale familiare in tutto il mondo e, segnatamente, nella Terra Santa». È questo il nodo fondamentale della questione e i vescovi sembrano accogliere con gioia e commozione la volontà di costituire un Centro che possa essere di sostegno, formazione e promozione della crescita delle famiglie. I presenti esprimono la loro difficoltà a lavorare con le famiglie in Israele, un posto in cui molto spesso non esistono delle vere e proprie “famiglie” ma ci sono lacerazioni e divisioni dovute al conflitto, alla povertà. Così c’è bisogno di supporto, di aiuto, di accompagnamento, di promuovere percorsi specifici, ad esempio per i giovani, prima che fuggano altrove per cercare lavoro.

Cominciano a nascere sinergie e proposte dall’incontro di ieri, nonché un grosso interesse per l’ambizioso progetto. Concludendo, Martinez ha ribadito il significato dell’iniziativa che il RnS ha scelto di intraprendere insieme al Pontificio Consiglio per la Famiglia: «Abbiamo accolto con grande gioia e non poca trepidazione, consapevoli della grande sfida che ci sta dinanzi, l’invito a costruire, gestire e animare la “Casa del Papa in Terra Santa”, una speciale dimora spirituale per le famiglie di tutto il mondo e un segno di vicinanza concreta e particolare alle famiglie del Medio Oriente, di Terra Santa, memoria vivente e benedetta delle origini del cristianesimo».

Il desiderio, riconfermato anche dall’incontro con i vescovi della CELRA è che «il  “Centro Internazionale Famiglia di Nazareth” divenga un luogo privilegiato per la diffusione del “Vangelo della Famiglia”, una “vetrina” di tutto il bello, il buono, il vero, il giusto che la famiglia propone e testimonia nel mondo, coinvolgendo attivamente gli Uffici pastorali delle Diocesi del mondo, le Università, i Centri Studi dedicati alla famiglia; i Movimenti, le Comunità, le Associazioni di scopo, tanti benefattori che vedono nel trinomio “Papa, Famiglia, Terra Santa” un’opportunità nuova e interessante per sostenere generosamente la causa della famiglia. In definitiva, una sfida che lanciamo alla nostra coscienza ecclesiale, per dare corso, insieme, alla Nuova Evangelizzazione».

(20.09.2013)