"... Vorrei farmi interprete del grido che sale da ogni parte
della terra, da ogni popolo,
dal cuore di ognuno, dall'unica grande famiglia che è
l'umanità,
con angoscia crescente: è il grido della pace!...
Vivo con particolare sofferenza e preoccupazione le tante
situazioni di conflitto
che ci sono in questa nostra terra, ma, in questi giorni, il
mio cuore
è profondamente ferito da quello che sta accadendo in Siria
e angosciato per i drammatici sviluppi che si prospettano.
Rivolgo un forte Appello per la pace, un Appello che nasce
dall'intimo di me stesso!
Quanta sofferenza, quanta devastazione, quanto dolore ha
portato e porta l'uso delle armi
in quel martoriato Paese, specialmente tra la popolazione
civile e inerme!...
C'è un giudizio di Dio e anche un giudizio della storia
sulle nostre azioni a cui non si può sfuggire!
Non è mai l'uso della violenza
che porta alla pace.
Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza!...
Che cosa possiamo fare noi per la pace nel mondo?...
Una catena di impegno per la pace unisca tutti gli uomini e
le donne di buona volontà!
È un forte e pressante invito che rivolgo all'intera Chiesa
Cattolica,
ma che estendo a tutti i cristiani di altre Confessioni,
agli uomini e donne di ogni Religione e anche a quei
fratelli e sorelle che non credono:
la pace è un bene che supera ogni barriera, perché è un bene
di tutta l'umanità...
Ripeto a voce alta: non è la cultura dello scontro, la
cultura del conflitto
quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i
popoli, ma questa:
la cultura dell'incontro, la cultura del dialogo; questa è
l'unica strada per la pace.
Il grido della pace si levi alto perché giunga al cuore di
tutti
e tutti depongano le armi e si lascino guidare dall'anelito
di pace.
Per questo, fratelli e sorelle,
ho deciso di indire per tutta la
Chiesa, il 7 settembre prossimo,
vigilia della ricorrenza della Natività
di Maria, Regina della Pace,
una giornata di digiuno e di preghiera
per la pace in Siria,
in Medio Oriente, e nel mondo intero,
e anche invito ad unirsi a questa
iniziativa, nel modo che riterranno più opportuno,
i fratelli cristiani non cattolici, gli
appartenenti alle altre Religioni
e gli uomini di buona volontà.
Il 7 settembre in Piazza San Pietro,
dalle ore 19.00 alle ore 24.00,
ci riuniremo in preghiera e in spirito
di penitenza
per invocare da Dio questo grande dono
per l'amata Nazione siriana
e per tutte le situazioni di conflitto
e di violenza nel mondo.
L'umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire
parole di speranza e di pace!
Chiedo a tutte le Chiese particolari che, oltre a vivere
questo giorno di digiuno,
organizzino qualche atto liturgico secondo questa
intenzione".
Queste le parole che, domenica 1
settembre, il Santo Padre Francesco ha indirizzato ai fedeli cattolici e a
tutti gli uomini di buona volontà, credenti e non credenti, in occasione della
recita dell'Angelus in Piazza San Pietro.
Il Rinnovamento nello Spirito
aderisce con profonda convinzione e con gratitudine all'appello di Papa
Francesco, ribadendo l'efficacia insuperabile che la preghiera comune e
accordata ha sempre dimostrato nei momenti drammatici della storia umana.
Con Papa Francesco, sabato 7
settembre, anche noi vogliamo costruire un grande "muro di fuoco, un muro d'amore" (Santa Caterina), una grande
muraglia di preghiera costruita dalle pietre vive degli oranti, degli uomini e
delle donne di preghiera.
Noi
crediamo e confessiamo per esperienza
che, nonostante le apparenze, nel nostro mondo la preghiera è un fenomeno di
vastissime proporzioni, un'ossigenazione sapienziale che non apre solo il cuore
alla bontà, ma le menti e le volontà alla costruzione del bene comune.
Noi
crediamo e confessiamo per esperienza
che la preghiera è come la vita. Solo chi prega impara a vivere e difende la
vita da ogni minaccia di morte. Solo chi prega si conosce in quanto uomo e impara
a riconoscere che l'altro è un dono, sempre, mai un problema, una minaccia, un
nemico da combattere e abbattere.
Noi
crediamo e confessiamo per esperienza
che gli uomini e le donne della preghiera sono la più grande riserva di
speranza e di sapienza per questo nostro mondo. Sono gli uomini e le donne
della preghiera gli ambasciatori dell'amore e della pace, che solcano la storia
aprendola ai sentieri invisibili di Dio, del Dio a cui nulla è impossibile. Sono
gli uomini e le donne della preghiera i veri difensori dei valori più autentici
dell'umanità, perché è nella preghiera che la coscienza vuole la misericordia e
la verità, la giustizia e la pace, perché la terra, la nostra terra, sia un
vero spazio di fraternità universale, al di là di ogni confine sociale e
culturale, etnico e religioso.
Per queste ragioni, chiediamo a tutti i Gruppi e le Comunità
del Rinnovamento nello Spirito Santo di vivere la giornata del 7 settembre con
speciale riguardo al digiuno e alla preghiera, secondo le possibilità di
ciascuno.
Esortiamo
i responsabili e gli animatori del Movimento a farsi promotori di iniziative locali
a sostegno dell'appello del Pontefice.
Al contempo, si invitano i fratelli e le sorelle del Lazio e delle aree limitrofe ad
accogliere l'invito di Papa Francesco a confluire in Piazza San Pietro, dalle
ore 19.00 alle ore 24.00, per il gesto di preghiera da Lui indetto.