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La tappa di Bari "Non commettere atti impuri" 
Da Avvenire di domenica 16 giugno
Mons. Cacucci e il presidente Martinez - Clicca per ingrandire...

Dopo gli appuntamenti di Rns a Roma, Napoli, Verona e Milano, ieri sera riflessioni e spettacoli nel centro del capoluogo pugliese. Martinez: peccati, ma anche reati che offedono il bene comune Comandamenti in piazza: pedofilia e prostituzione inquinano l'uomo e la società «Non commettere atti impuri», ieri sera al centro dell'iniziativa di Rinnovamento nello Spirito Cacucci: l'amore chiede scelte di fedeltà e castità

L'umiltà e la purezza dei costumi sono ali che elevano fino a Dio e quasi ci divinizzano. Vogliamo praticare la semplicità e l'umiltà, non curarci dei giudizi del mondo, serbando sempre, gelosamente la purezza del corpo e del cuore». È uno stralcio - tratto dagli scritti di San Pio da Pietrelcina - dell'atto di affidamento finale per la città di Bari dove ieri, alla presenza di alcune migliaia di persone, si è parlato del quinto appuntamento di "10 Piazze per 10 Comandamenti". Dopo Roma, Napoli, Verona e Milano, il progetto del Rinnovamento nello Spirito Santo, promosso in collaborazione con Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, sotto l'egida della Cei, ha fatto tappa nel capoluogo pugliese per affrontare il VI comandamento: "Non commettere atti impuri". «Di fronte al valore del corpo e dell'amore - ha spiegato l'arcivescovo Cacucci - la Bibbia ci presenta una religione del corpo. Il cristianesino è la religione del corpo perché Gesà si è fatto carne». «E allora - ha proseguito l'arcivescovo di Bari - potremmo trasformare così questo comandamento: "Abbi capacità di essere fedele e limpido attraverso la fedelta e la castità"». «Un comandamento scomodo», lo ha definito Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito, eppure di «straordinaria attualità». Un comandamento che nel significato letterale e corrente, sembrerebbe dire soltanto «non commettere adulterio e non fornicare». In realtà, ha sottolineato Martinez, l'uso «impuro del corpo» si estende anche «a quelle prassi improprie che degenerano spesso in vere piaghe sociali: la prostituzione, la pedofilia, il femminicidio, la tratta delle persone, l'affamare i corpi degli ultimi del mondo». Non a caso ieri a Bari hanno portato la loro testimonianza , intervistati dalla conduttrice della serata Lorena Bianchetti, don Ferdinando Di Noto, presidente dell'associazione Meter, particolarmente impegnato nella prevenzione e lotta agli abusi sui minori, e Giovanni Paolo Ramonda, presidente dell'associazione Papa Giovanni XXIII, attiva sul fronte della tratta degli esseri umani, e delle donne in particolare. Su quest'ultimo argomento si è concentrata la testimonianza di una donna liberata dalle catene della prostituzione. L'altra testimonianza di ieri è stata portata da una coppia che ha vissuto la riconciliazione dopo il divorzio. Castità, concupiscenza, interiorità e amore sono stati i temi toccati dalle letture dell'attore Remo Girone che ha prestato la voce a scritti di Gandhi, sant'Agostino, Kierkegaard e Prevert. Come nelle altre piazze, anche a Bari sono giunti i videomessaggi di Papa Francesco e dell'arcivescovo Rino Fisichella, presidente del dicastero per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e, sul palco, si sono alternate le testimonianze di personaggi della cultura e dello spettacolo: lo psichiatra Alessandro Meluzzi, l'attrice Claudia Koll, il giornalista e conduttore televisivo Paolo Brosio. A fare dell'incontro di ieri una vera festa hanno contribuito la cantante Annalisa Minetti e la band DieciperDieci RnS. Ha portato il suo saluto il sindaco, Michele Emiliano. Come nelle tappe precedenti, l'appuntamento di ieri è stata un'altra grande occasione d'incontro «tra credenti, "quasi credenti" e coloro che dicono di non credere, ai quali certamente non sfuggirà che molti di questi comandamenti, se non osservati, non sono solo peccati che violano la legge di Dio, ma reati che violano le leggi dello Stato e denigrano la dignità integrale e trascendente dell'uomo», ha detto Martinez. Far dialogare Chiesa, stato e società civile è, inoltre, uno dei fini dell'iniziativa. Il luogo scelto per l'incontro di Bari, piazza della Libertà, è parso proprio sintetizzare questo obiettivo poiché è situato a ridosso della prefettura e del municipio e a due passi dall'episcopio, dalla zona commerciale di Bari e dalla città vecchia, cuore della città e da alcuni anni ritrovo di migliaia di giovani nel fine settimana. Prossimo appuntamento sabato 22 giugno a Genova, in piazza De Ferrari, alla presenza del cardinale Bagnasco con il settimo comandamento: "Non rubare".

(16.06.2013)