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Una speranza nuova 
Omelia di mons. Vincenzo Paglia
Mons. Vincenzo Paglia - 36a Convocazione Nazionale RnS - Clicca per ingrandire...«Stare qui con voi fa riscoprire la bellezza dei discepoli che si ritrovano con il loro Signore, e che sanno cantare con forza la bellezza e la gioia di essere discepoli di Gesù. Ce bisogno di questo: c'è bisogno che noi cristiani, noi discepoli di Gesù, diamo una speranza nuova a questo mondo». Nella gioia della condivisione della Concelebrazione eucaristica, mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, ha salutato il popolo del Rinnovamento nell'omelia dell'ultima giornata della Convocazione nazionale. Non bisogna lasciarsi travolgere dal pessimismo e, citando Papa Francesco, mons. Paglia ricorda il monito del Santo Padre: «"Abbiamo la ferma certezza che lo Spirito Santo dona alla Chiesa il coraggio di perseverare e anche di cercare nuovi metodi di evangelizzazione, per portare il Vangelo fino agli estremi confini della terra". Voi siete uno dei doni che il Signore ha fatto alla sua Chiesa in questo tempo - ha aggiunto mons. Paglia -, per evangelizzare questo mondo che fa fatica a essere lieto, gioire, persino a vivere». Tanti gli esempi di povertà umana, spirituale, di disumanità che la cronaca presenta quotidianamente; tante le persecuzioni per i cristiani nel mondo. Eppure, mai devono mancare la speranza e la gioia per testimoniare la salvezza e l'amore di Cristo. «Quel che conta è salvarsi! Siamo qui per non rassegnarci al mondo, e il Signore ci affida fratelli e sorelle che sono nella tristezza. Noi non viviamo per noi stessi ma perché il nome di Gesù attraversi le strade del mondo e, soprattutto, il cuore degli uomini e delle donne». Citando il vangelo di Giovanni: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati» (15, 12), mons. Paglia ha sottolineato con forza che «Gesù ha dato la vita per noi e non ha trattenuto nulla. Ha versato "sangue e acqua", non trattenendo per sé neanche una goccia. Questa misura totale dell'amore è quella di cui ha bisogno il mondo». E ne ha bisogno soprattutto oggi, in un mondo in cui l'individualismo e l'egoismo lo invadono dando vita alla "dittatura dell'io", mentre «è scomparso il "noi" sin dalla prima cellula, la famiglia». Ed è proprio la famiglia al centro del progetto della Fondazione Vaticana "Centro Internazionale Famiglia di Nazareth" affidato al Rinnovamento, «un Centro che fa ricordare alle famiglie la Sorgente della felicità e dell'amore. Il cuore di ogni famiglia è Gesù, è il suo amore che vive in noi. Mostrare la gioia della famiglia, l'amore di Gesù, è la gioia da dire al mondo. E lo vogliamo fare il prossimo mese di ottobre (26-27), quando ci uniremo al Santo Padre, a Roma, nel Pellegrinaggio delle famiglie per vivere con la famiglia la gioia della fede».

Elsa De Simone

(28.04.2013)