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Un cammino verso la luce 
Testimonianza del card. Vinko Puljić
S.E.R. Card. Vinko Puljić - 36a Convocazione Nazionale RnS - Clicca per ingrandire...

«Un uomo che ha vissuto anni tragici e che ben conosce la misericordia e la provvidenza di Dio». Viene così presentato il Cardinal Vinko Puljić, Arcivescovo di Vhrbosna (Sarajevo), in Bosnia ed Erzegovina, dal presidente Martinez, che introduce la sua toccante testimonianza: «Sono davvero impressionato da questa riunione - esordisce il Cardinale - e anche se il mio italiano non è fluente cercherò di esprimermi al meglio con voi!». Memore delle dure prove affrontate dal suo Paese, dalle atrocità delle due guerre mondiali, passando per il regime comunista fino alla fratricida guerra bosniaca degli anni '90, il Cardinal Puljić si sofferma, in particolar modo, su come il ruolo della famiglia fosse fondamentale per la ricostruzione della vita e della Chiesa: «In tutte quelle difficoltà, la cosa più importante che si è mantenuta è la fede nelle famiglie, alimentata con permanenti preghiere domestiche. Lì dove si prega e si confida in Dio, si crea il luogo privilegiato per far germogliare i nuovi semi delle vocazioni». L'Arcivescovo prosegue la sua testimonianza ricordando come, nonostante le terribili condizioni sociali della Bosnia, la famiglia costituisse un incrollabile nido d'amore e di affetto: «Anche se sono cresciuto in tempi di crisi, quando non erano sufficienti pane e indumenti, tanto amore e unità familiare erano due elementi immancabili; direi che per un bambino sono le cose più importanti». Confidare in Dio nonostante la morte e le ingiustizie erano gli ingredienti della rinascita e, proprio tra le atrocità e le devastazioni della guerra, il giovane sacerdote scopre la sua missione: «Piano piano ho cominciato a scoprire la mia missione nel testimoniare la speranza che emergeva dalla fiducia in Dio. C'era bisogno di consolare, incoraggiare e alzare la voce contro l'ingiustizia e la morte, per difendere la gente». Forte di un'illimitata fiducia nell'opera di Dio, il cardinal Puljić ha saputo fronteggiare l'eredità della guerra, ricostruendo i Seminari di Sarajevo «perché senza sacerdoti la Chiesa non può vivere». La testimonianza si conclude con un sentito ringraziamento all'Italia, tra i pochi paesi a porgere una mano caritatevole a un popolo dilaniato e sofferente: «La Croce non è tragedia ma è la scuola d'amore. Tutte le difficoltà della vita sono le sfide nelle quali possiamo dimostrare con che spirito viviamo».

Damiano Mattana

(25.04.2013)