“E’
ora giunto il momento di dirvi addio, o piuttosto, arrivederci! Vi
ringrazio tutti per aver partecipato alla Giornata Mondiale della
Gioventù (GMG) 2008, qui a Sydney, e spero di rivedervi fra tre anni. La
Giornata Mondiale della Gioventù 2011 si svolgerà a Madrid, in Spagna.
Fino a quel momento, preghiamo gli uni per gli altri, e rendiamo davanti
al mondo la nostra gioiosa testimonianza a Cristo. Dio vi benedica tutti”.
Con
queste parole Benedetto XVI ha salutato i ragazzi che hanno partecipato
alla XXIII GMG dando appuntamento alla successiva edizione. Il passaggio
di consegne avverrà la prossima Domenica delle Palme, in Piazza San
Pietro, quando una delegazione di giovani australiani consegnerà ai
coetanei spagnoli il simbolo della GMG, la Croce, che Giovanni Paolo II
donò ai giovani alla fine del Giubileo straordinario del 1984.
Prima
di proiettarci a Madrid per la XXIV Giornata Mondiale della Gioventù, a
riflettori non ancora spenti, vediamo cosa è successo a Sydney, capitale
mondiale dei giovani, dal 15 al 20 luglio scorsi.
Ecco
alcuni numeri che ci aiutano a capire le dimensioni dell’evento: 170 le
Nazioni rappresentate, 500mila le persone che hanno dato il benvenuto al
Pontefice, 150mila quelle che hanno assistito alla Messa di apertura,
400mila a quella finale, 235mila i partecipanti alla veglia, 450 gli
eventi del Festival della Gioventù in più di 100 luoghi, tra questi
anche il Festival YAI. Ed ancora: 4mila fra sacerdoti e diaconi, di cui
mille hanno amministrato le confessioni, 420 vescovi, 26 cardinali,
8mila volontari e 2mila media accreditati.
Tanti
i temi trattati da Benedetto XVI in quei giorni: dalla non violenza allo
sviluppo sostenibile, dalla giustizia alla pace, dall’ambiente alla
pedofilia, ai problemi etici. Ma uno solo è stato il vero protagonista:
lo Spirito Santo.
“Avrete
forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni”
(Atti 1,8) è, infatti, il titolo della GMG 2008. Sono proprio queste
parole pronunciate da Gesù Risorto ad essere state scelte come filo
conduttore. Il Santo Padre nell’omelia della Messa conclusiva le ha
ampiamente commentate.
In
particolare, si è soffermato sul potere dello Spirito Santo: “È
il potere – ha affermato il Papa – della vita di Dio”. “È
il potere che conduce noi e il nostro mondo verso l’avvento del regno di
Dio”. Ed ancora ha chiarito che “la grazia dello Spirito non è
qualcosa che possiamo meritare o conquistare; possiamo solamente
riceverla come puro dono”.
Inoltre, ha spiegato cosa vuol dire ricevere il sigillo dello
Spirito Santo: “Significa essere indelebilmente segnati,
inalterabilmente cambiati, significa essere nuove creature.
Il
Pontefice ha esortato i giovani ad essere “profeti di questa nuova
era, messaggeri del suo amore, capaci di attrarre la gente verso il
Padre e di costruire un futuro di speranza per tutta l’umanità”. Ha
anche ribadito che la Chiesa ha bisogno di un rinnovamento attraverso la
fede, l’idealismo e la generosità dei ragazzi per poter essere sempre
giovane nello Spirito.
Al
termine della funzione conclusiva Benedetto XVI ha salutato, come
consuetudine, tutti i pellegrini nelle loro lingue. A quelli italiani si
è rivolto dicendo: “Tornate a casa rinvigoriti della forza dello
Spirito Santo. Siate testimoni di Cristo Risorto, speranza dei giovani e
dell’intera umanità”.
Tra
i tanti pellegrini c’erano anche i ragazzi del Rinnovamento nello
Spirito Santo (RnS) accompagnati, tra gli altri, dal presidente
nazionale RnS, Salvatore Martinez, assai soddisfatto della straordinaria
esperienza australiana.
“Mai
era capitato che in così breve tempo - ha commentato il presidente
Martinez – la persona dello Spirito Santo venisse tanto fortemente
ricordata, evocata, invocata e sperimentata. Il Papa non si è smentito,
perché nel messaggio che aveva inviato un anno fa ai giovani aveva detto
che bisognava prendere lucida coscienza della presenza e dell’azione
dello Spirito Santo”.
“Il Santo Padre – ha proseguito Martinez –
ci ha invitato a riconoscere la vera identità dello
Spirito Santo, ripartendo dalla Parola di Dio e provando a cogliere la
sua presenza, non soltanto nella storia della Salvezza, come appunto la
Bibbia è capace di testimoniarci, ma nella vita di ogni giorno”.
“C’è
bisogno – ha concluso Martinez – ed i giovani di questo sono
stati fortemente portatori a Sydney, di una generazione che non soltanto
riscopra il valore della fede, ma che sia capace di donarla, attraverso
la creatività che proprio viene dallo Spirito”.
Allora
arrivederci tutti a Madrid, in attesa, prima o poi, di poter fare una
GMG anche in Africa.
Antonietta
Oriolo