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Caltagirone, agenzia per il riscatto

Articolo pubblicato su Avvenire l'8 settembre 2009

 

AVVENIRE – 8 settembre 2009

Caltagirone, agenzia per il riscatto

Rinnovamento

Parte l’iniziativa per il reinserimento degli ex carcerati

Martinez : gesto di bene per dire no alle contrapposizioni

DA MILANO GIULIO I SOLA

U n’occasione di riscatto per chi ha sbagliato. Perché, come dimostrano le statistiche e l’esperienza di chi lavora nelle carceri, è solo attraverso il lavoro che si può azzerare la recidiva. In concreto, un fondo terriero di 50 ettari a Caltagirone (Catania) trasformato in una cittadella dove i detenuti e le loro famiglie potranno vivere e dedicarsi ad attività agricole o artigianali. Un’opportunità per «dare ai detenuti la possibilità di un riscatto morale», come ha commentato il ministro della Giustizia Angelino Alfano, in occasione della presentazione dell’Agenzia nazionale per il reinserimento e il lavoro (A.N.R.e.L).
Pagina di Avvenire, clicca per ingrandire...L’iniziativa – frutto di una proposta del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) sostenuta dal Pontificio consiglio dei Laici, dalla Caritas italiana, dalle diocesi di Catania, Caltagirone, Piazza Armerina, dal Progetto culturale della Cei e da altre importanti realtà ecclesiali – sarà inaugurata il 4 ottobre durante la giornata conclusiva del “Convegno internazionale sturziano” (in programma tra Catania e Caltagirone dal 2 al 4 ottobre). Inoltre, nella stessa occasione, verranno inaugurate le due residenze storiche della famiglia Sturzo (completamente restaurate): un complesso rurale, alle porte di Caltagirone, che ospiterà il polo di eccellenza della solidarietà e della promozione umana “Mario e Luigi Sturzo” dedicato ai detenuti e alle loro famiglie; e la casa museo Sturzo.
«Stiamo perseguendo con forza con questo progetto – ha osservato il presidente di Rinnovamento Salvatore Martinez – perché nel tempo della crisi non è lecito rassegnarsi a una sorta di “recessione dello spirito”, ma occorre un sussulto di passione, un sentimento più alto, così da ripristinare un nuovo contatto con gli ideali e con le buone prassi. È urgente rinnovare quel “metodo cristiano” tanto caro a Sturzo di cui l’Italia del Sud e il Mediterraneo si sono avvalsi da secoli».
Il progetto avrà lo scopo di favorire contesti formativi, di accoglienza e di accompagnamento umano e spirituale a favore di detenuti, ex detenuti e rispettive famiglie. L’Agenzia è prevista da una convenzione quadro tra il ministero di Grazia e Giustizia e la fondazione istituto di promozione umana “Monsignor Francesco di Vincenzo”, realtà nata nell’ambito del Rinnovamento, con la collaborazione di Acli, Coldiretti e Caritas italiana.
«La nostra collaborazione con tutte le forze politiche, a livello centrale e periferico, per offrire agli ex detenuti e alle loro famiglie un futuro di speranza – riprende Martinez – si inquadra in quella logica positiva che, anche secondo la dottrina sociale della Chiesa, vede con favore ogni sforzo finalizzato a cercare occasioni concrete per il recupero umano e sociale di chi ha sbagliato. In questa prospettiva il RnS accoglie con soddisfazione il sostegno di quelle rappresentanze del mondo politico che, al di là degli schieramenti, si mostrano in sintonia sui valori e sulle scelte etiche di fondo. Lo spirito che ci anima, improntato alla Cultura della Pentecoste, risponde alla logica della fraternità come risposta alla sfida di una concreta “sussidiarietà orizzontale”, la sola che può disarcionare mafie e potentanti territoriali. Ecco perché – conclude Martinez – è triste assistere al tentativo di strumentalizzare dichiarazioni come nella vicenda legata al direttore Boffo, soprattutto nei confronti di chi, come noi, lavora da sempre per rimuovere la nozione di inimicizia e far emergere il comune servizio alla gente». L’agenzia creerà e gestirà una banca dati contenente i profili dei soggetti adottati, adottabili e al fine immessi nella società civile dopo apposita selezione, preparazione e avviamento al lavoro. L’iniziativa sarà estesa, oltre che a tutta la Sicilia, ad altre quattro regioni: Campania, Lazio, Lombardia e Veneto.