I vescovi di Sicilia
visitano il Fondo degli Sturzo destinato al reinserimento lavorativo
degli ex detenuti
Si è aperta ieri con le
comunicazioni del Presidente, Card. Paolo Romeo, la sessione primaverile
della Conferenza Episcopale Siciliana. L’assise dei Vescovi di Sicilia è
ospite della diocesi di Caltagirone presso l’Hotel Villa Sturzo.
Nel tardo pomeriggio i
vescovi di Sicilia hanno iniziato la visita, presso il Fondo Russa dei
Boschi, dell’Opera sociale per il recupero dei detenuti e per il loro
reinserimento sociale “Polo di Eccellenza di Promozione Umana e della
Solidarietà ‘Mario e Luigi Sturzo’”, promosso dalla fondazione “Mons.
Francesco Di Vincenzo” di Enna, il cui presidente è il dott. Salvatore
Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, che ha
guidato la visita. I vescovi hanno apprezzato l’iniziativa pionieristica
in favore del mondo carcerario che opera in sintonia con il principio di
sussidiarietà auspicato dalla dottrina Sociale della Chiesa. Il progetto
fino ad oggi è andato avanti grazie ai fondi della Caritas Italiana e
della Diocesi di Piazza Armerina. Con gli operatori e gli ex detenuti i
vescovi hanno poi condiviso la cena.
L’Azienda Agricola Russa
dei Boschi, che si estende per oltre 52 ettari tra le colline di
Caltagirone (CT), al confine con la Riserva Naturale Orientata Bosco di
Santo Pietro, fu residenza estiva degli Sturzo ed è di proprietà del
Seminario vescovile della Diocesi di Piazza Armerina. È stata ceduta in
comodato alla Fondazione per realizzare il progetto per il recupero e il
reinserimento sociale di detenuti ed ex detenuti. Produce olio di oliva,
arance rosse, mandorle,
grano duro, erbe aromatiche, ortaggi, confetture
e conserve, oltre alle famose ceramiche calatine, prodotti tutti che
vengono commercializzati attraverso alcuni negozi.
Il progetto nasce da una
convenzione stipulata dalla Fondazione e il Ministero della Giustizia
che ha dato vita all’ANReL, l’Agenzia Nazionale per il reinserimento e
lavoro per detenuti ed ex detenuti. L’ANRel è una vera e propria agenzia
di collocamento che opera fuori dalle carceri attraverso percorsi
personalizzati di formazione e di avviamento al lavoro con l’obiettivo
di ridurre la recidività dopo l’uscita dal carcere. L’obiettivo è
instaurare buone prassi sociali per la rigenerazione del mondo
carcerario: una interazione tra Enti e Istituzioni per il concreto
recupero umano, spirituale e sociale dei detenuti, ex detenuti e delle
loro famiglie.
Caltagirone, 17 aprile
2012