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RASSEGNA STAMPA

Articolo pubblicato dal quotidiano Avvenire il 09.02.2010

 

AVVENIRE - 9 febbraio 2010

«Chi aiuta l’unità della famiglia tutela i diritti dei bambini»

DA ROMA LUCIANO MOIA

Il bene autentico dell’infanzia e la preparazione al matrimonio nell’udienza di Benedetto XVI al Pontificio Consiglio per la famiglia

Promuovere e difendere i diritti dell’infanzia significa promuovere e difendere la famiglia. Non c’è dono e aiuto più grande, per un bambino, che essere amato da una mamma e da un papà, e quindi abitare e crescere in una famiglia unita e stabile, aperta alla vita e all’accoglienza reciproca. Infanzia, famiglia e matrimonio, strettamente correlati in un’umanità illuminata dalla fede, sono stati i cardini intorno a cui si è snodato il discorso che Benedetto XVI ha rivolto ieri ai partecipanti all’Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la famiglia e che pubblichiamo integralmente in questa pagina.

Sempre dalla parte dei «piccoli». Sotto gli affreschi tardo-rinascimentali della Sala Clementina, il Papa ha messo l’accento sul tema che oggi e domani sarà affrontato dai membri del dicastero pontificio – in maggioranza coppie provenienti dai cinque continenti, da tempo impegnate per far crescere la consapevolezza del fondamentale valore della famiglia nella vita della Chiesa e della società – per ricordare la necessità di tutelare la dignità e i diritti dei minori. «La Chiesa lungo i secoli si è presa cura di essi. Purtroppo, in diversi casi, alcuni dei suoi membri – ha ammesso il Papa con un accento di amarezza – agendo in aperto contrasto con questo impegno, hanno violato tali diritti: un comportamento che la Chiesa non manca e non mancherà di deplorare e di condannare».

Valore sociale, non confessionale. A rendere più difficile e talvolta più amaro il futuro dei piccoli non ci sono però soltanto i 'tradimenti' di qualche uomo di Chiesa. Nella società del relativismo e della provvisorietà etica, anche separazione e divorzio – ha osservato ancora il Pontefice – «non sono senza conseguenze per i bambini», perché la figura paterna e quella materna sono complementari in qualsiasi progetto educativo. Ecco perché i genitori non devono «perdere mai di vista le ragioni profonde e la sacramentalità del loro patto coniugale – ha proseguito il Papa – e a rinsaldarlo con l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera, il dialogo costante, l’accoglienza reciproca ed il perdono vicendevole». Difendere e sostenere la tenuta del matrimonio non è quindi soltanto una preoccupazione confessionale – come spesso messo in luce con una punta di di- sprezzo dagli osservatori laicisti – ma rappresenta un valore profondamente sociale. Laddove le famiglie svolgono al meglio i propri compiti educativi è l’intera società a beneficiarne. Non è un caso che la Chiesa guardi con grande attenzione alla preparazione al matrimonio e si prepari a rilanciare la proposta di un itinerario per la formazione e la risposta alla vocazione coniugale che comprenda, come prima tappa, una «preparazione remota» rivolta ai bambini, agli adolescenti e ai giovani. E poi una tappa «prossima e una immediata», in base al momento in cui i giovani arrivano all’altare. Il tema è stato anche al centro, ieri pomeriggio, di una sezione dei lavori del Pontificio Consiglio per la famiglia.

Antonelli: vademecum, lavori in corso. L’obiettivo, come ha messo in luce il cardinale Ennio Antonelli, presidente del dicastero vaticano per la pastorale familiare, è quello di arrivare alla preparazione di un vademecum di base che poi le varie conferenze episcopali del mondo potranno adattare secondo le esigenze locali. «Le esperienze di preparazione al matrimonio – ha sottolineato Antonelli nel suo intervento di apertura ai lavori della plenaria – sono così diverse tra loro, che riesce difficile confrontarle persino nell’ambito della stessa nazione». Il prossimo vademecum dovrebbe prevedere sia «itinerari di formazione simili al catecumenato», «sia altri percorsi brevi di catechesi proporzionati alle risorse e alle necessità locali».

Bertone: proteggere l’infanzia. Durante la  Messa celebrata nella cappella della casa romana  Pastor bonus il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, ricordando i 20 anni dalla Convenzione Onu per i diritti dell’infanzia ha notato che sono ancora troppi i gravissimi problemi che colpiscono «una larga parte dei bambini nel mondo» e che solo «la capillare solidarietà è la risposta veramente adeguata » a tale situazione.

L’inizio dei lavori, dopo la Messa, è stato anche l’occasione per presentare i nuovi membri e consultori di un organismo profondamente rinnovato. Tra i laici italiani ne entrano a far parte tra gli altri, come consultori, Francesco Belletti, presidente del Forum delle famiglie; il filosofo Francesco D’Agostino; il sociologo Pierpaolo Donati, l’economista Stefano Zamagni, la psicologa Eugenia Scabini, il presidente del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez ; la psichiatra Dina Nerozzi Frajese. Sono invece da tempo membri del Pontificio Consiglio per la famiglia, i coniugi Alberto e Anna Friso, che sono anche rappresentanti di Famiglie Nuove dei Focolari.


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