“PROCLAMATE LE SUE OPERE
MERAVIGLIOSE”
Domenica 29 ottobre,
a Cadine (TN), si è svolto l’annuale incontro regionale dei gruppi
di Rinnovamento nello Spirito del Trentino Alto Adige.
“I movimenti
ecclesiali sono una pagina aperta del vangelo dello Spirito Santo”.
Così ha esordito Salvatore Martinez, Coordinatore nazionale
RnS,
all’inizio
del suo atteso intervento di fronte ai gruppi di Rinnovamento nello
Spirito del Trentino-Alto Adige, convocati per il loro Convegno
annuale a Cadine (Tn), presso il centro Mariapoli.
E di autentico ed
intenso evento ecclesiale si è trattato, di un’occasione preziosa di
confronto e di comunione non solo fra i gruppi del Rinnovamento in
regione ma anche con le realtà diocesane cui essi appartengono. Con
attestazioni di fraternità e di festosa gratitudine, i circa 150
partecipanti al convegno hanno così accolto la visita, nel
pomeriggio, del vicario vescovile della diocesi di
Bolzano-Bressanone, don Giuseppe Rizzi, che ha concelebrato
la Santa Eucarestia con don Gigi Carfagnini di Bolzano, e dei
carissimi amici dei Focolari di Trento e di Bolzano, nella loro
duplice veste di premurosi “padroni di casa” e di visitatori. Per
loro e per Chiara Lubich Martinez ha avuto parole particolarmente
affettuose e riconoscenti.
Il clima di “festa di
famiglia” che si è potuto respirare nel corso della lunga giornata
ha avuto inizio con l’accoglienza del mattino e si è alimentato
della gioia che proviene dalla lode comunitaria nello Spirito,
predisponendo l’assemblea all’ascolto delle parole di Salvatore
Martinez ispirate al tema della Convocazione: Voi siete …il
popolo che Dio si è acquistato perché proclami le sue opere
meravigliose. (cfr. 1 Pietro 2, 9)
Martinez,
richiamandosi anche ai versi 21 e ss. del decimo capitolo del
vangelo di Luca, al Deuteronomio (4, 20; 7, 7-8), a diversi passi
dei libri di Isaia, Ezechiele, Osea e ai Salmi, ha chiarito che Dio
sin dalle origini ha scelto di legarsi nel vincolo dell’alleanza al
“più piccolo di tutti i popoli” (Dt. 7,7), a un popolo di poveri e
di umili, a quei “piccoli” per i quali Gesù esulta di gioia
incontenibile nel citato capitolo 10 di Luca: il “popolo” dei
sofferenti e degli emarginati, dei privi di senso e di speranza,
proprio per questi il Signore manifesta la sua preferenza. E per
fare l’esperienza dell’amore di predilezione che il Figlio di Dio ha
per il popolo “che si è acquistato con il suo sangue” (cfr. Atti 20,
28), ossia la sua Chiesa, anche noi siamo chiamati a riconoscerci
tra i poveri e i piccoli del Vangelo. Il popolo che appartiene a Dio
– ha continuato il Coordinatore nazionale – è infatti un popolo
“sottratto”, “attratto” e “attraente”: “sottratto”, ossia
“separato” da in mezzo agli altri popoli per divenire proprietà
eletta di Dio, chiamato e continuamente richiamato da Lui al suo
amore esclusivo, un popolo “santo” perché a Lui consacrato e da Lui
“liberato” dalla schiavitù dei suoi peccati (cfr. Ger. 31, 31-34;
Ebrei 8, 10; Luca 1, 77); un popolo “attratto” dalle infinite
meraviglie del suo amore che sempre Dio ci manifesta – ed al
riguardo Martinez ha sottolineato che i nostri gruppi di
Rinnovamento in particolare e le comunità ecclesiali in genere
dovrebbero divenire “il palcoscenico dello Spirito Santo,
delle meraviglie di Dio, della gioia e della grazia che abitano
questo popolo” -, e “attraente”, capace cioè di portare al
mondo l’amore dinamico, continuamente in azione del cuore di Dio,
amore da “raccontare” in modi sempre nuovi e con gioia contagiosa in
ogni tempo, così come fece la donna samaritana dopo avere incontrato
il Signore al pozzo (cfr. Gv. 4). E allo stesso modo della
Samaritana che proclama con meraviglia a tutti quelli che trova per
strada: Mi ha detto tutto quello che ho fatto, anche noi
sentiamo l’ardore di annunciare a chiunque che nessuno ci ha mai
amati come Lui! Con questa appassionata esortazione Salvatore
Martinez ha concluso quindi il suo intervento: “Abbiamo perciò più
audacia nel desiderare questo amore; sentiamo di più il desiderio di
essere guidati da un tale amore!”.
Sempre nella
mattinata, prima dell’intervento di Salvatore Martinez, un momento
di intensa commozione era stato segnato dal fragoroso applauso che
aveva accolto, come in un affettuoso abbraccio collettivo,
l’ingresso in sala della Coordinatrice regionale Laura Trevisson
Veronese, da mesi forzatamente assente dalla vita dei gruppi perché
provata da una grave malattia; ed al pomeriggio, una breve scenetta
preparata dai bambini insieme alle loro animatrici, nel canto
assicurava ai presenti: Non aver paura, vieni anche tu, c’è posto
per tutti in braccio a Gesù.
A conclusione della
giornata, la parola del Vangelo della 30° domenica “per annum” (Mc.
10, 46-52): Coraggio, alzati, ti chiama!, ha confermato il
“piccolo popolo” del Rinnovamento del Trentino-Alto Adige a
seguirlo per la strada (Mc. 10, 52) con rinnovata fiducia e con
un desiderio più vivo di poter proclamare ancora le opere
meravigliose di Lui che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua
ammirabile luce. (cfr. 1 Pietro 2, 9)
Andrea Vitali
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