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“Scienza e fede nella visione del mondo dei giovani di oggi”

Loreto, Casa "Famiglia di Nazareth", 23-25 gennaio 2004

 

Clicca per ingrandire...Viviamo in un contesto culturale che presenta condizioni favorevoli, ma anche urgenti, per un dialogo fra le scienze, la teologia e la filosofia. Parliamo di condizioni favorevoli, perché sono caduti molti pregiudizi e condanne, e si manifesta una buona apertura ai vari tipi di razionalità, ma anche di urgenza, in quanto, mentre aumentano i problemi dell’umanità e dell’ambiente, sembra che le persone oscillino fra una mentalità tecnocratica e una mentalità magica. Questa urgenza era già stata colta dopo la seconda guerra mondiale: “Quando noi consideriamo che cosa significhi la religione per l’umanità e che cosa significhi la scienza, non è esagerato dire che il corso futuro della storia dipende dalla decisione della nostra generazione riguardo ai loro rapporti” (Whitehead, 1945).

Questo convegno è stato organizzato in collaborazione dal ministero per l’impegno sociale (settore cultura e società) e dal ministero giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo, in particolare per i giovani universitari. Le due relazioni principali sono state:

Clicca per ingrandire..."Recenti sviluppi nel dialogo fra teologia e pensiero scientifico" di don Giuseppe Tanzella-Nitti, Professore di Teologia Fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma, e curatore di una delle più importanti opere sul nostro tema, il “Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede”, Urbaniana University Press – Citta Nuova Editrice (2002).

 L’ampia e ricca relazione di don Giuseppe, iniziata con l’esortazione a credere e perseguire un’unità nel sapere, a far dialogare nel proprio intimo quello che si crede e quello che si conosce, ci ha presentato una carrellata sulle varie sfaccettature del rapporto scienza/teologia: il lato storico, i segni di mutamento percepiti anche dall’opinione pubblica, i fattori di cambiamento significativi interni alla scienza (come l’abbandono del meccanicismo determinista), il mutato atteggiamento della teologia nei confronti delle scienze. In conclusione si è parlato anche del versante pastorale, di come è possibile parlare di Dio all’uomo (al giovane in particolare) formato nella scienza. Molti degli interessanti temi specifici, che sono stati appena accennati, si possono approfondire consultando il portale dedicato a queste tematiche (www.disf.org).

Clicca per ingrandire...“La strada stretta tra determinismo e caos” di Carla Calvi Parisetti, Professore di Probabilità e Statistica Matematica presso l’Università di Parma. In questa relazione si è privilegiato il taglio storico, ed è stato presentato in particolare il cambiamento, verificatosi nel secolo scorso, dell’immagine scientifica del mondo, quando si è capito che vi sono livelli di realtà non descrivibili se non in termini probabilistici. Questo, invece che produrre il disorientamento che da sempre associa la teoria probabilistica al caso, apre impensati spazi di libertà non solo all’uomo ma, in qualche senso, anche alla natura. La prof. Calvi Parisetti ha concluso affermando che la scienza non è direttamente in relazione con la fede, ma con il mistero, con l’inesauribile, che può aprire la strada ad un atteggiamento di fede, di ricerca dell’incontro con il volto di Dio.

Il convegno si è concluso con una tavola rotonda, coordinata da p. Mario Panciera scj, Lucia Alessandrini e Emilia Palladino, in cui tutti gli intervenuti hanno espresso le loro proposte per altri incontri di questo tipo, ritenuti particolarmente utili per i giovani (e non solo).


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